Un’indagine analizza il rapporto tra gli italiani e i regimi dimagranti e svela che i cibi più consolatori sono pizza, pasta e parmigiana
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La dieta per gli italiani è un peso davvero difficile da portare, mitigato solo dal cosiddetto “giorno libero” (o per lo meno dal “pasto libero”), in cui si dimenticano calorie e bilancia e finalmente si può mangiare qualcosa che sia davvero buono. Naturalmente, un regime a calorie controllate ha il suo lato positivo, perché ci aiuta a tornare in forma, a restare in salute e a rendere più gradevole la nostra silhouette, ma senza quella finestra di libertà alimentare, rispettare il regime imposto dal nutrizionista senza sgarri sarebbe davvero difficile.
CHE COSA RAPPRESENTA LA DIETA PER GLI ITALIANI? A questo tema è dedicata un’indagine, condotta da SWG per Deliveroo, in vista del “No Diet Day”, che ricorre il 6 maggio, ovvero la giornata in cui si celebra il giorno settimanale in cui si interrompe la dieta e si può mangiare liberamente (senza esagerare, per non vanificare gli sforzi fatti fino a quel momento). La Giornata è stata istituita per sensibilizzare contro la tendenza a trasformare in ossessione il peso e il rapporto con la bilancia, e per favorire l’accettazione di sé e del proprio corpo. L’analisi di SWG e Deliveroo ha studiato il rapporto complesso e a volte contrastato degli italiani con le diete.
CHI SI METTE A DIETA E PERCHÉ - La maggioranza degli intervistati preferirebbe, per migliorare il proprio aspetto, puntare sull’attività fisica; uno su due, però, ritiene di doversi impegnare per migliorare la propria alimentazione. I più propensi a modificare il proprio stile di vita, rendendolo più sano ed equilibrato, sono i giovani: se si considera invece la popolazione nel suo complesso, per un connazionale su tre la dieta è qualcosa che non riguarda la propria vita quotidiana; per un altro terzo significa “provarci senza riuscirci” e per il 7% rappresenta, invece, un vero e proprio incubo. Nonostante tutto questo, il 19% degli intervistati (quasi uno su cinque) ha dichiarato di seguire una dieta specifica. Tra le ragioni che conducono gli italiani a seguire un determinato regime alimentare figurano, soprattutto, la necessità di perdere peso, il desiderio di alimentarsi in maniera sana e il desiderio di stare bene con se stessi.
COME ALLEVIARE IL “PESO” DELLA DIETA – Che cosa si può fare rendere la dieta dimagrante e la routine alimentare meno faticosa e più accettabile? Tra quanti hanno dichiarato di seguire un regime ipocalorico, uno su due riesce a resistere proprio grazie al cosiddetto “giorno libero”, quello in cui – sempre con equilibrio e moderazione – è possibile mangiare quello che si desidera. Secondo le dichiarazioni degli intervistati, sono oltre la metà (58%) quelli che affermano di poter godere di questo “no diet day” settimanale. Indagando sui piatti scelti con più frequenza per consolarsi è emerso che si tratta delle cosiddette 3 P: pasta, pizza e parmigiana. La pizza rende felice il 46% del campione, soprattutto tra i più giovani per i quali la percentuale sale al 73%. Il 29% sceglie invece un buon piatto di pasta e il 27% la parmigiana.
Spiega la dottoressa Francesca La Farina, nutrizionista, biologa e consulente del progetto Luiss Nutritional Care dell’Università Luiss Guido Carli: “Le diete restrittive, costruite sulla conta delle calorie, sono non solo sbagliate da un punto di vista scientifico e inefficaci, ma pericolose per la salute psicofisica. Non è l’eccezione a fare la differenza bensì la routine quotidiana che quindi va inserita dentro un discorso più ampio di educazione alimentare. Quindi, ben venga il giorno libero, ma sempre con moderazione ed equilibrio”.
DIETA: INCUBO O COMPAGNA DI VIAGGIO? - Secondo la ricerca SWING/Deliveroo, inoltre, un italiano su due vorrebbe mangiare meglio. Un italiano su cinque (il 19%) segue, in maniera più o meno continuativa, una dieta dimagrante. Di questi, il 41% lo fa ovviamente per perdere peso, una percentuale che tra le donne sale al 50%, ma c’è anche un consistente 34% di intervistati che è spinto dal desiderio di “mangiare sano”. Secondo oltre un italiano su quattro (per la precisione per il 28%) la dieta può diventare un’ottima compagna di viaggio: la pensano così soprattutto i giovanissimi (37%); per il 33% è una cosa a cui non dare troppo importanza, mentre per il 7% è ragione di incubo e di ossessione. Per fortuna, tra quanti seguono una dieta, prevale il numero di chi si affidano un regime personalizzato, prescritto da un nutrizionista, a cui si affida il 39% del campione, mentre sceglie il fai-da-te solo il 19% degli intervistati.
PERCHÉ AMIAMO TANTO IL CIBO? - Il cibo evoca sempre sentimenti positivi. Il sapore e il profumo di un buon piatto generano un senso di soddisfazione e di felicità che non si potrebbe appagare con altro. La pensa così oltre un italiano su due: un buon pasto, infatti, soddisfa il 57% e, per il 28%, è motivo di vera e propria felicità.