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La tua dieta non funziona? Forse fai questi errori

Le piccole cose a cui non diamo peso, ma che possono compromettere il successo del nostro regime alimentare

04 Nov 2021 - 05:00
 © Istockphoto

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A noi pare di essere a stecchetto, ma la bilancia non ci dà ragione: l’ago è immobile o scende con una lentezza esasperante: dove stiamo sbagliando? Le ragioni possono essere numerose, soprattutto se stiamo seguendo una dieta fai-da-te. Se il nostro obiettivo si limita a perdere quattro o cinque chili, possiamo provare anche in questo modo, ma se i chili da perdere sono di più, la guida di un nutrizionista è indispensabile, per ottenere un buon risultato e soprattutto mantenerlo nel tempo. Vediamo comunque quali sono gli errori più comuni che possono ostacolarci nel perdere peso.

OBIETTIVI RAGIONEVOLI – L’idea di dover perdere otto chili o magari di più ancora, può essere deprimente e spingerci a mollare tutto prima ancora di cominciare. Se il cammino si annuncia lungo, suddividiamolo in obiettivi più piccoli e più immediati: ad esempio, questa settimana dobbiamo perdere un chilo. La settimana prossima si vedrà. L’importante è non avere fretta: un dimagrimento sano, che ci porti a stabilizzare il peso raggiunto, richiede tempo: perdere uno-due chili a settimana è un ottimo risultato, anche se è normale che, dopo un primo periodo in cui il peso scende abbastanza rapidamente, il dimagrimento rallenti. Un calo di peso troppo veloce non si stabilizza e spesso in breve tempo ci ritroviamo al punto di partenza o ancora peggio. 

COME USARE LA BILANCIA – Per essere davvero indicativa, la pesata deve essere fatta secondo certe regole: usiamo sempre la stessa bilancia, preferibilmente al mattino a digiuno e dopo aver utilizzato la toilette. Uno o due controlli a settimana sono sufficienti: il peso ha delle fluttuazioni quotidiane fisiologiche che possono confonderci e darci un’idea sbagliata del modo in cui procede la nostra dieta. Insieme alla bilancia possiamo usare il centimetro, per apprezzare la diminuzione dei volumi. 

NON SALTARE I PASTI – Saltare la prima colazione, o addirittura uno dei pasti principali, è un errore comune: saremo tormentati dalla fame per tutto il giorno e, quando finalmente ci siederemo a tavola, finiremo per mangiare più del giusto. Sa siamo affamati è anche molto più difficile resistere alle tentazioni e si “sgarra” più facilmente.

SÌ ALL’ACQUA – Se dobbiamo stare attenti a quello mangiamo, non dobbiamo lesinarci l’acqua da bere. Due litri al giorno, anche con l’aggiunta di qualche foglia di menta o di un po’ di succo di limone, sono l’ideale: il pomeriggio o la sera prima di andare a dormire possiamo prepararci una tisana calda (senza zucchero), che metterà “tranquillo” lo stomaco e ci aiuterà a resistere agli attacchi di fame nervosa.  

GLI ZUCCHERI NASCOSTI – Oltre alle bevande gassate, agli alcolici e ai dolciumi vari, facciamo attenzione ad alcuni alimenti in apparenza insospettabili, ma che contengono quantità anche rilevanti di zuccheri: la salsa di pomodoro, i prodotti per la prima colazione (in particolare certi tipi di cereali), gli yogurt alla frutta, l’aceto balsamico sono solo alcuni esempi. Leggiamo con attenzione le etichette siamo consapevoli che sono tutte calorie da aggiungere al nostro bilancio giornaliero.  

LA FRUTTA – La frutta merita un capitolo a parte. È un alimento sano e ricco di nutrienti preziosi, dei quali non possiamo e non dobbiamo fare a meno: è però molto zuccherina, per cui va consumata con consapevolezza. Meglio evitarla a fine pasto, ma riservarla agli spuntini, piccoli e preziosi pasti spezza fame, da consumare a metà mattina e a merenda. La parsimonia è comunque d’obbligo: sì a una mela o una pera di medie dimensioni o a una fetta di ananas fresco: no alla maxi-ciotola di macedonia o ai frutti molto zuccherini, come i cachi o le banane.  

 
I FALSI AMICI – Ci sono alimenti che sembrano light, ma in realtà non lo sono affatto: uno di questi è il mais. Non è un legume, come potrebbe sembrare, ma un carboidrato: va quindi “trattato” alla stregua di pane, pasta e patate. Anche il già citato aceto balsamico non va utilizzato quando si è a dieta. Lo stesso vale per i cosiddetti cibi light: per compensare il limitato apporto di grassi, contengono di solito più zuccheri e l’apporto calorico è quasi lo stesso degli alimenti tradizionali. 

FORMAGGI E OLIO – I formaggi contengono molti grassi, soprattutto le varietà più stagionate. Meglio evitarli, quindi: anche il latte va scelto nella varietà scremata. Stesso discorso vale per lo yogurt. Sì all’olio EVO per condire: non versiamolo direttamente nel piatto, ma su un cucchiaino, per misurarne l’effettivo consumo. 

DORMIRE A SUFFICIENZA – Una corretta igiene del sonno è indispensabile quando si è a dieta. Durante il riposo, infatti vengono liberati alcuni ormoni; tra questi la leptina, che favorisce il senso di sazietà, Se il riposo non basta, invece, aumentano cortisolo, l’ormone dello stress, responsabile anche dell’aumento del grasso viscerale e la grelina, che fa aumentare il senso di fame.

ALLENAMENTO CON GIUDIZIO – Muoversi di più è indispensabile per bruciare calorie e favorire il dimagrimento. Scegliamo uno sport che ci piace e dedichiamogli almeno tre sessioni di allenamento a settimana. La passeggiata? Va bene solo se è fatta in modo “sportivo”: ossia a passo sostenuto e senza interruzioni lungo il cammino per almeno 45 minuti. Ricordiamo che lo sport fa aumentare la massa muscolare magra, la quale pesa più di quella grassa. Se la bilancia ce lo segnala, è un ottimo segno: avremo sostituito il grasso con muscoli più sani e tonici. 

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