Profumata e fragrante, la sua spiga e l’olio essenziale hanno moltissime proprietà benefiche e possono essere usati in mille modi diversi
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La lavanda ha un’infiorescenza a spiga, bellissima da vedere grazie al suo colore viola chiaro e profumatissima: è ricca di proprietà benefiche, molte delle quali sono conosciute da tempo immemorabile, sia sotto forma di pianta che come olio essenziale: dai sacchettini per profumare la biancheria alle tisane dalle proprietà rilassanti, da rimedio per il mal di testa a ingrediente per biscotti o altri alimenti, può diventare una grande amica delle nostre giornate, specie di quelle più frenetiche e stressanti. Proviamo a osservarla più da vicino e a conoscerla meglio.
LA PIANTA DELLA LAVANDA - Il suo nome scientifico, Lavandula angustifolia, deriva dal gerundio latino del verbo "lavare". Alla lettera quindi "lavanda" significa "che deve essere lavata": questo ci dice che la pianta è stata utilizzata nell'antichità per detergere il corpo. L'aggettivo "angustifolia" significa "dalle foglie strette" e descrive la caratteristica forma delle foglie della lavanda officinale. Ne esiste anche una varietà a foglie più grandi, chiamata Lavandula latifolia. In entrambi i casi si tratta di un arbusto sempreverde della famiglia delle Lamiaceae. con infiorescenze fortemente aromatiche a forma di spiga di 3 – 8 cm di lunghezza. I cespugli sono alti fino a una cinquantina di centimetri. La lavanda è diffusa in tutta l'area del Mediterraneo, nell'Africa settentrionale e nella Penisola Arabica: in Europa è molto presente in Francia, mentre in Italia è diffusa soprattutto in Toscana, ma la sua coltivazione si va estendendo in zone sempre più ampie. Predilige i terreni asciutti, calcarei e alcalini, mentre non ama i terreni acidi.
L’OLIO ESSENZIALE DI LAVANDA – La prima cosa a colpire di questa bellissima pianta è lo splendido colore, accompagnato da un profumo intenso e molto caratteristico. Dai fiori, sia freschi che secchi, si estrae un olio essenziale ricco di numerose sostanze, tra cui il linalolo, il limonene, la canfora, tannini, flavonoidi e sostanze amare. All’olio essenziale sono attribuite molte proprietà, documentate anche da numerosi studi, tra cui un’azione antidolorifica e di blanda sedazione, che si attua anche per semplice inalazione. L'olio di lavanda ha inoltre proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche, cicatrizzanti e lenitive, per cui è indicato per alleviare il prurito delle punture di insetti e per ridurre le irritazioni del cavo orale. Ha inoltre il potere di migliorare la qualità del sonno e stabilizzare l’umore.
COME UTILIZZARE LA LAVANDA IN CASA – Il modo più semplice per godere dei benefici della lavanda è utilizzare i classici sacchettini di stoffa pieni di fiori secchi per profumare i cassetti, disinfettare leggermente la biancheria e tenere lontani gli insetti. Per profumare gli ambienti si possono disporre ciotole colme di fiori secchi in vari angoli della casa, oppure utilizzare l’olio essenziale nei diffusori e nei bruciatori per i profumi. Qualche goccia di olio essenziale o un apposito spray con cui nebulizzare leggermente il cuscino aiuta il rilassamento e migliora la qualità del sonno.
LA LAVANDA AMICA DEL BENESSERE – Una tisana o un infuso di lavanda, preparato con un cucchiaio raso di fiori essiccati per 100 millilitri di acqua, bevuto fino a tre volte al giorno, aiuta a placare l'ansia e l’agitazione, oppure per favorire il riposo. Una trentina di gocce di tintura madre di lavanda diluite in acqua, da assumere fino a tre volte al giorno, possono alleviare disturbi come meteorismo, dolori addominali e mestruali. L'olio essenziale di lavanda (da una a tre gocce, eventualmente mescolate a un cucchiaio di olio) può essere massaggiato delicatamente sulla pelle in caso di scottature ed eritemi solari, oppure per piccole ustioni, ferite, punture d'insetti e irritazioni cutanee che causano prurito e bruciore.
LA LAVANDA IN CUCINA - La varietà di lavanda più comunemente utilizzata per scopi alimentari è la lavandula angustifolia (lavanda vera o lavanda officinale), dal sapore delicato e aromatico, adatto per scopi culinari. Altre varietà, come la lavandula stoechas, non sono invece raccomandate per l’uso in cucina a causa del sapore amaro e per la sua possibile tossicità. La lavanda officinale adoperata in cucina ha un sapore dolce e floreale, dal lieve sentore di agrumi, con note erbacee: il suo profumo è molto intenso, per cui deve essere usata con moderazione per evitare che il gusto risulti troppo dominante nei piatti: basta una punta di cucchiaino di fiori secchi da aggiungere, ad esempio, all’impasto di torte e biscotti, e il gioco è fatto. Può essere usata, tra l'altro, per aromatizzare il pane fresco, per insaporire carni bianche o pesce, o arricchire semifreddi, sorbetti, dolci lievitati.
PRECAUZIONI E CONTROINDICAZIONI – La lavanda, come ogni altro prodotto fitoterapico può avere controindicazioni ed effetti indesiderati: non dovrebbe perciò essere utilizzata nel caso di allergie o ipersensibilà, e richiede particolare cautela durante la gravidanza e l’allattamento.
COME COLTIVARE LA PIANTA DI LAVANDA – La lavanda non è difficile da coltivare, sia in giardino che in vaso. Ama avere un certo spazio intorno a sé, per cui in giardino occorre distanziare un po’ le pianticelle, mentre per la coltivazione in vaso occorre sceglierne uno di dimensioni medio grandi, con fori di drenaggio sul fondo, e prevedere un rinvaso. La lavanda ama il sole e il caldo, per cui dobbiamo riservarle un angolo ben soleggiato e con molta luce: è bene annaffiarla con cautela, evitando al massimo i ristagni di acqua che potrebbero far marcire la pianta. Al termine della fioritura deve essere potata fino a circa un terzo della lunghezza, eliminando tutte le parti secche. Nei mesi invernali le innaffiature devono essere ridotte, limitandosi a non far seccare il terreno. La lavanda resiste allo smog e all’aria salmastra, quindi può essere coltivata sia in città che in zone marine.