CHE COSA DICE LA SCIENZA – Per fugare ogni possibile dubbio sull’opportunità di tenere una pianta nell’ambiente in cui riposiamo di notte va ricordato uno studio della NASA: risale alla fine degli anni ‘80, ma i risultati sono ancora pienamente validi. L’Ente Spaziale, studiando il modo di mantenere pura l’aria all’interno dei veicoli e delle stazioni spaziali, verificò che alcune specie di piante potevano essere molto utili allo scopo e garantivano un buon filtraggio e purificazione dell’ambiente. Le piante, oltre a liberare ossigeno, hanno la capacità di assorbire le particelle nocive liberate nell’aria dalle vernici dei mobili e dai fumi dei termosifoni. Sono anche in grado di neutralizzare le radiazioni elettromagnetiche, una proprietà che può risultare molto utile in questo periodo in cui molti hanno dovuto installare in camera da letto una postazione per lo smart-working. Un tocco di verde, infine, abbellisce l’ambiente e lo rende più rilassante e gradevole.