Occhi, pelle e riposo

Luce blu: difendiamoci dai danni da “tintarella da pc”

Facciamo il punto sugli effetti delle frequenze luminose emesse dagli schermi di computer, tablet e cellulari

16 Giu 2020 - 05:00
 © istock

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In questo periodo di reclusione domestica abbiamo trascorso inevitabilmente molto tempo davanti agli schermi di computer, smartphone e televisori. La tecnologia ci ha permesso di lavorare, mantenere rapporti sociali e anche divertirci, ma l’uso massiccio degli schermi elettronici ci ha esposti per molte ore agli effetti della luce blu, emessa dai diversi device: queste particolari radiazioni elettromagnetiche possono avere effetti nocivi sul benessere degli occhi, ma anche sulla salute della pelle e, soprattutto, sul corretto equilibrio sonno veglia. Vediamo come possiamo difenderci e a limitare gli eventuali danni. 

CHE COS’È LA LUCE BLU – Come dice il suo stesso nome, la luce blu è una componente dello spettro luminoso visibile che corrisponde a questo colore e che si colloca tra le frequenze del verde e quelle del violetto. Per la precisione si tratta di radiazioni elettromagnetiche comprese tra i 380 e i 500 nm (nanometri). Quando si colloca tra i 390 e i 455 nm ha un’intensità particolarmente elevata e è quindi più dannosa. Anche se le radiazioni blu fanno parte della normale luce che percepiamo durante il giorno e, quindi, di per sé non sono pericolose, non dobbiamo dimenticare che fino a qualche decennio fa eravamo esposti ad esse solo durante le ore diurne. Le lampadine di ultima generazione, come i led, le luci allo xeno e quelle a risparmio energetico, hanno una forte componente blu e, insieme agli schermi dei device elettronici, hanno modificato lo spettro luminoso a cui siamo esposti, con effetti a lungo termine ancora non conosciuti. A queste particolari frequenze luminose siamo quindi esposti anche nelle ore serali e notturne.

GLI OCCHI – Sono l’organo che ne risente di più. Fino a qualche tempo fa si riteneva che la luce blu potesse danneggiare il cristallino e persino la retina, ma alcuni studi recenti hanno smentito questa tesi, almeno in parte. L’occhio, in ogni caso, per difendersi da questa aggressione, reagisce istintivamente restringendo la pupilla, battendo le palpebre e manifestando il suo disagio con un senso di stanchezza, ma una esposizione troppo massiccia può provocare infiammazioni delle congiuntive e altri disturbi. Per questo è opportuno attenersi alla buona pratica di riposare la vista effettuando una pausa di circa dieci minuti ogni ora e mezzo trascorsa davanti a uno schermo. 

LA PELLE – Anche la pelle non gradisce l’esposizione troppo prolungata alla luce blu la quale, penetrando in profondità, un po’ come accade per i raggi ultravioletti acuisce lo stress ossidativo, aumenta la probabilità di comparsa e di intensificazione di macchie, e provoca disidratazione e infiammazioni. Infine, la “tintarella da pc” favorisce la formazione dei radicali liberi, causa di un precoce invecchiamento cutaneo.  Per proteggere l’epidermide da questo tipo di danni, come suggerisce il portale di bellezza Treatwell, possono essere utili alcuni cosmetici specifici che proteggono la pelle dalle radiazioni solari e da quelle blu.  Oltre a intensificare l’idratazione cutanea con una accurata beauty routine, si possono utilizzare trattamenti schiarenti capaci di riequilibrare la distribuzione di melanina sulla superficie cutanea, per contrastare la formazione di macchie o per intervenire su quelle già esistenti. Un altro boost di bellezza e di rilassamento può venire dal massaggio kobido, un antico rituale giapponese che, per mezzo di pressioni e frizioni sui punti linfatici di viso e collo, stimola la circolazione, ottimizza la distribuzione dell'ossigeno e dei nutrienti contenuti nel sangue con effetti antirughe e anti-stress. Aiuta inoltre le cellule della pelle a rigenerarsi più velocemente, aumentando anche la produzione di collagene.

PROTEGGIAMO IL RIPOSO – Uno dei principali effetti della luce blu sull’organismo umano, dimostrato scientificamente e in modo unanime, è l’interferenza sulla produzione di melatonina, l’ormone secreto dalla ghiandola pineale, che regola il ritmo sonno-veglia. Esporsi a questa gamma di frequenza nelle ore che precedono il sonno può interferire sul ritmo dei cicli circadiani e quindi rendere difficile addormentarsi e riposare bene. Per questo gli esperti raccomandano di spegnere tutti i device almeno due ore prima dell’ora del riposo notturno. 

LE CONTROMISURE – Il modo più semplice per difendersi dagli effetti negativi della luce blu è limitare l’esposizione ai surplus di questa frequenza, soprattutto quando viene meno la luce diurna. Per la bellezza della pelle, curiamo con particolare attenzione l’idratazione del viso con una beauty routine ad hoc. Per proteggere gli occhi, oltre a limitare l’uso dei device elettronici e fare ogni tanto una pausa per distogliere lo sguardo dallo schermo durante le ore di lavoro al pc, può essere utile anche utilizzare un collirio leggero, tipo lacrima artificiale, per detergere e rinfrescare l’occhio: Si possono anche utilizzare gli appositi occhiali che schermano selettivamente le frequenze nocive o una delle numerose App disponibili che hanno la stessa funzione per gli schermi dei telefonini.  Per dormire sonni tranquilli, prendiamo l’abitudine di rilassarci dopo cena con un buon libro, lasciando il cellulare o il tablet fuori dalla camera da letto. Infine, se amiamo leggere utilizzando gli e-reader, scegliamo un modello che permetta di modulare la composizione della luce, preferendo le componenti rosse e gialle per conciliare il sonno. 
 

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