Cambio di stagione

Mal di primavera: come affrontarlo e contrastarne i disturbi

Le abitudini, gli alimenti e i rimedi naturali per contrastare sonnolenza, irritabilità e affaticamento generale

15 Mar 2017 - 18:25

Le temperature si fanno più miti, le giornate si allungano e le piante si riempiono di foglie e fiori: dovrebbe essere la stagione più bella e piacevole dell’anno, ma per molte persone la primavera è portatrice di una serie di disturbi come ansia, stanchezza diffusa, difficoltà di concentrazione, irritabilità, mal di testa e sbalzi di umore. E’ una vera e propria sindrome, riconosciuta anche a livello clinico, che lo scorso anno ha messo in difficoltà 2 milioni di persone, e che colpisce le donne sei volte più degli uomini. Che si può fare per limitare i danni e godersi serenamente le prime belle giornate?

La causa dei fastidi sta proprio nel cambiamento del clima: gli sbalzi di temperatura, le condizioni meteorologiche instabili e la maggiore quantità di luce destabilizzano l’equilibrio del nostro fisico, il quale ha bisogno di tempo per abituarsi alle nuove situazioni e che può essere messo in crisi dai cambiamenti improvvisi. Lo stress in cui si vive e l’insorgere magari delle prime allergie da pollini sono altri fattori che possono complicare ancora di più la situazione. Tutti questi elementi vanno ad aggiungersi al consueto affaticamento quotidiano, rendendo difficile, ad esempio, alzarsi al mattino quando suona la sveglia. Sono particolarmente esposti al “mal di primavera” i soggetti che soffrono di meteoropatia o di sbalzi di umore e che magari sono in cura per questi disturbi: per tutti loro può essere opportuno recarsi dal medico e “aggiustare” la terapia.

Nella maggior parte dei casi si tratta, però e per fortuna, di disagi passeggeri e di lieve entità, ai quali non dare troppo peso e a cui si può ovviare con rimedi semplici e del tutto naturali. La prima cosa da fare è cercare di passare la maggior quantità possibile di tempo all’aperto: esporsi alla luce diurna è la miglior strategia per abituare il fisico alle condizioni primaverili e per produrre endorfine e serotonina, artefici di buon umore. Il secondo passo è un corollario del primo: cerchiamo di rallentare i ritmi della nostra giornata, in modo da ritagliarsi il tempo per una passeggiata, una pedalata in bicicletta, o un mini pic-nic al parco durante la pausa pranzo. Rimandiamo senza rimorsi gli impegni non indispensabili e concediamoci il tempo di cui abbiamo bisogno per riposare quando ci sembra di essere troppo stanchi, assecondando i ritmi che il nostro organismo ci richiede.

Fare movimento è un altro toccasana, per dare energia al fisico dopo il “letargo” invernale e per migliorare il tono dell’umore: una camminata a passo veloce, una partitella a pallone o a pallavolo con gli amici, una gita nella natura sono un vero toccasana che ci aiuta a scaricare ansia e stress e a combattere la tipica insonnia di primavera.

Un buon aiuto può venire dall’alimentazione. La primavera è la grande stagione del detox: scegli i cibi più adatti tra frutta e verdura di stagione da condire con un filo di olio extravergine d’oliva, succo di limone e qualche spezia, abbandona i piatti elaborati e “pesanti” dell’inverno a favore di pietanze leggere e semplici, come pesce, carni magre e legumi, molto utili per fare il pieno di energia e per combattere l’anemia. E’ importante anche curare una buona idratazione, con tanta acqua e tisane, ma anche con zuppe e minestre.

Se ti sembra che tutto questo non basti, puoi aiutarti con qualche integratore, da assumere dopo aver chiesto il consiglio del medico di famiglia, perché anche i rimedi naturali contengono principi attivi simili a quelli dei farmaci. I nostri migliori alleati in primavera sono il magnesio, che combatte la stanchezza e l’irritabilità, il betacarotene, per il suo effetto antiossidante, le vitamine del gruppo B.

Se preferisci utilizzare i rimedi della medicina naturale puoi sfruttare le proprietà delle cosiddette piante “adattogene”, che ci aiutano cioè ad abituare il fisico alle mutate condizioni esterne. La più importante di tutte è il ginseng, che ha effetti stimolanti simili a quelli del caffè, ma con un’azione più profonda sull’organismo (attenzione però se soffri di insonnia: può creare qualche difficoltà nel prendere sonno): si può assumere in gocce da diluire in acqua o in capsule. Se serve un aiuto al sistema immunitario si può provare l’Eleuterococco, che migliora la resistenza alla fatica e le prestazioni fisiche (non è adatto a chi soffre di ipertensione). Ha effetti simili anche la radice di Rodiola, una pianta di montagna di origine asiatica, presente ora anche sulle Alpi. .Molto usata nella medicina orientale, cinese e tibetana, aiuta a combattere il senso di affaticamento e gli stati in cui ci sentiamo abbattuti e depressi.

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