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Pancia gonfia, addio: come rimediare al fastidioso disturbo

Stitichezza, sovrappeso e intolleranze alimentari possono far gonfiare l'addome: scopri come sbarazzartene per esibire un ventre davvero piatto

26 Nov 2024 - 05:00
 © Istockphoto

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La pancia gonfia, oltre che essere decisamente antiestetica, può risultare perfino dolorosa. D'altra parte, il gonfiore addominale è un fastidio comune che può tormentare a qualsiasi età e che colpisce, in particolare, una parte della popolazione dei Paesi occidentali. Quando la pancia e lo stomaco si gonfiano in generale significa ci si ritrova a combattere con una sgradevole sensazione di pienezza e di tensione. Sovente la causa può risiedere nell'alimentazione, soprattutto quando si eccede con le libagioni, ma talvolta può essere il sintomo di un problema da approfondire con una diagnosi più accurata secondo le indicazioni del medico.

Quando si ha gonfiore addominale, bisogna tenere presente che il gas che si trova nel tubo digerente può avere due origini: l'aria ingerita mentre si mangia, per esempio, e il gas prodotto dalla flora batterica intestinale.

La maggior parte delle persone lo espelle da 10 a 20 volte circa al giorno attraverso la bocca e l'ano, ma c'è chi soffre comunque di problemi come gonfiori, flatulenza e meteorismo. La causa più comune all'origine del meteorismo è la stipsi o stitichezza, che favorisce la permanenza nell'intestino di materiale di scarto, o non perfettamente digerito, che quindi fermenta grazie anche all'azione dei germi esistenti fra gli alimenti introdotti e nell'intestino stesso

SE L'INTESTINO È PIGRO

 dimenticarsi la pancia gonfia è più facile se l'intestino lavora correttamente. Infatti, la pancia può gonfiarsi se si soffre di stitichezza e di difficoltà di evacuazione. Se le feci permangono a lungo nell'intestino, si prolunga anche la loro fermentazione con conseguente produzione eccessiva di gas, con peggioramento del gonfiore. Per ovviare a questo problema, si deve puntare su un'alimentazione che migliori la funzionalità intestinale: ad esempio, mangiare yogurt, molto utile a patto che contenga effettivamente fermenti lattici vivi. Anche le fibre favoriscono il transito intestinale: ne sono ricche, ad esempio l'avena, le verdure crude a foglia verde e i kiwi. Sì anche ad alcuni cereali come l'orzo, il grano saraceno, il riso integrale, il mais e la quinoa: sono privi di glutine, proteina che è meglio evitare perché può peggiorare il gonfiore e per la quale sono frequenti le intolleranze. Attenzione anche a mantenersi adeguatamente idratati: una quantità abbondante di acqua contribuisce a conservare morbide le feci e a favorire la loro eliminazione. 

QUANDO ANSIA E STRESS SI FANNO SENTIRE

 l'ansietà è una delle principali cause di gonfiore addominale. Tenuto conto che l'intestino è considerato un "secondo cervello" dato che possiede gran parte degli stessi recettori nervosi ed endocrini, non stupisce che gli stati emotivi incidano sull'equilibrio dei neurotrasmettitori. In particolare, paura, ansia e stress negativo possono aumentare la densità delle catecolamine e del cortisolo rilasciati dal surrene. Questi interagiscono con l'intestino alterandone la funzionalità. L’eccessiva produzione di cortisolo, l’ormone dello stress, favorisce da un lato la tendenza a ingrassare, accumulando grasso sulla pancia, dall’alto incrementa la sensazione di fame, quella nervosa in particolare, spingendo a ingurgitare alimenti non sani, a partire da quelli che per noi rappresentano i comfort food. In questo caso, per recuperare il ventre piatto, meglio rallentare i ritmi e trovare compensazione in qualcosa di diverso dal cibo: sgranchirsi le gambe con una passeggiata o dedicarsi del tempo tra meditazione e massaggi aiuta a scaricare la tensione e a regalarsi un po' di buonumore.

SE SI HA QUALCHE CHILO DI TROPPO

 quando ingurgitiamo troppe calorie rispetto al nostro reale fabbisogno i depositi di grasso addominale sono tra i primi a formarsi. La buona notizia è che questo tipo di grasso si elimina anche facilmente non appena ci si mette a dieta; diverso è quando questi depositi adiposi si accumulano in profondità, tra la muscolatura e gli organi interni. In questo caso si parla di grasso viscerale, pericoloso per la salute perché ostacola il buon funzionamento degli organi interni, in particolare il cuore, e purtroppo, più ostinato da smaltire.  Per eliminare la tensione addominale legata al sovrappeso non resta che seguire un regime alimentare ipocalorico e attenersi a un’alimentazione sana ed equilibrata, meglio se abbinata ad attività fisica costante.

I PROBLEMI LEGATI A INTOLLERANZE

 
 se il gonfiore addominale è persistente, potrebbe essere collegato a intolleranze alimentari. Quando gli alimenti che il nostro organismo non sopporta vengono a contatto con la flora batterica che li fermenta durante il processo digestivo e assimilativo, formano i gas responsabili di vari disturbi tra cui, appunto, gonfiore e meteorismo. Tra gli alimenti che scatenano questi disturbi ci sono, in primo luogo, il latte e i latticini, gli alimenti che contengono lieviti, oppure zuccheri o, soprattutto glutine. Il problema si risolve evitando di assumere quei cibi per i quali c’è un’intolleranza conclamata o sospetta. Esistono test specifici per individuare le intolleranze alimentari, ma può essere utile eliminare a rotazione quelli sospetti e valutare se i disturbi si attenuano. In questi casi, comunque, è necessario rivolgersi a un gastroenterologo che possa valutare con competenza il quadro generale e individuare le soluzioni più adatte. 

CIBI "SI" E CIBI "NO"

  quando si ha la pancia gonfia, sebbene non vi siano intolleranze note o presunte, è meglio evitare alimenti che tendono a fermentare nell’intestino provocando il gonfiore, e puntare su quelli che invece depurano e sgonfiano. Tra i cibi "no" i broccoli, il cavolfiore, i legumi (ceci, fagioli, lenticchie), le melanzane e le patate. Attenzione anche alla caffeina del caffè, alla teofillina del tè nero, alla teobromina della cioccolata e alle bevande alcoliche. Fra le bibite, per non accentuare il gonfiore, è bene ridurre il consumo delle bevande gassate, soprattutto se ricche di zuccheri, perché contengono anche aria, così come panna montata, gelati confezionati eccetera. Sì a tisane a base di finocchio o anice. Infine, non va sottovalutata la masticazione: sbagliato consumare pranzi e cene in modo sbrigativo, lavorando al computer o davanti alla TV, perché inducono ad assumere posizioni sbagliate, oppure spazzolare quel che si ha nel piatto masticando molto velocemente. Lo stomaco, infatti, ha bisogno di essere preparato a ricevere il cibo: i muscoli devono essere rilassati e la posizione del corpo eretta. Una masticazione lenta, inoltre, dà avvio nella bocca a quella lavorazione del cibo che continuerà durante tutta la digestione facilitando lo smaltimento dei gas.

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