Cambio di stagione

Primi brividi d'autunno: come “allenarci” al cambio di stagione

Le strategie per affrontare le prime giornate fresche con il sorriso e senza cedere alle Autumn Blues

28 Set 2021 - 05:00
 © Istockphoto

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Anche se le temperature sono ancora miti, l’autunno astronomico è già cominciato; il cambio di stagione comincia a farsi sentire, con giornate in cui le ore di luce diminuiscono e il clima è più instabile. A questi cambiamenti il nostro organismo reagisce con sbalzi di umore, insonnia o, al contrario, desiderio di dormire più a lungo, irritabilità e difficoltà di concentrazione. A questo si aggiungono lo scombussolamento delle abitudini e l’ansia legata alle regole ancora imposte dalla pandemia: il risultato è che, più degli anni passati ci stanchi, insoddisfatti, preoccupati. Per fortuna, qualcosa si può fare per alleggerire questo peso e affrontare con serenità la fisiologica malinconia del primo autunno. 

CHE COSA SUCCEDE NEL NOSTRO ORGANISMO – Con il minore numero di ore di luce, il nostro organismo rimodula i suoi ritmi circadiani: la produzione di alcuni ormoni, in particolare la melatonina che regola il rapporto sonno-veglia, è legata infatti alla presenza della luce solare. Questa fase di passaggio può creare qualche disturbo, soprattutto nei soggetti più sensibili, tra cui una lieve instabilità emotiva, la tendenza alla malinconia, l’acuirsi di stati ansiosi. E’ ormai consueto definire questo stato come Autumn Blues:  non si tratta di una malattia, ma è comunque un fenomeno noto e piuttosto diffuso. Quando le manifestazioni si fanno più intense e fastidiose si parla invece di Seasonal Affective Disorder (SAD): secondo i dati raccolti nel Regno Unito dal National Health Service, colpisce una persona su 15 nei mesi invernali.

UN PERIODO PARTICOLARE – Alla delicatezza intrinseca del momento di passaggio stagionale si aggiungono le problematiche legate alla fase attuale della pandemia, con il ritorno a scuola in condizioni a volte critiche, il rientro sul posto di lavoro dopo mesi di smart working e i timori legati alla circolazione di un virus che continua a condizionare il nostro modo di vivere. Aggiungiamo alla lista delle difficoltà iil fatto che quest’anno le vacanze non sono state serene e appaganti come in passato e che quindi abbiamo “ricaricato le batterie” meno del solito. Abbiamo quindi tutte le ragioni per sentirci già affaticati e nervosi, anche se la nuova annata è appena ricominciata. Il primo passo è affrontare tutto con la maggiore serenità possibile e con la convinzione che la situazione è destinata a evolvere verso il meglio. 

CAMBIARE LE PROSPETTIVE – Per non cedere ai primi segnali di Autumn Blues, ricordiamo innanzitutto a noi stessi che si tratta di uno stato fisiologico e passeggero, al quale non dare troppo peso. Anche gli impegni di studio e di lavoro, per quanto gravosi, devono essere interpretati come un segnale di recupero della normalità perduta. Se la fatica ci sembra eccessiva, cerchiamo di riprendere le nostre attività in modo graduale: in fondo dobbiamo “allenarci” nuovamente a ritmi che ci erano abituali, con le giornate passate fuori casa, in ufficio o a scuola. Lo abbiamo sempre fatto, quindi sappiamo come farlo ancora.  Cerchiamo anche di sfruttare le ultime giornate soleggiate per stare il più possibile all’aria aperta, proprio per sfruttare al massimo gli ultimi raggi solari, dispensatori di salute e di buon umore. 

IL PRIMO AIUTO VIENE DALLA TAVOLA – Alimentarsi in modo corretto è il primo aiuto che possiamo offrire a noi stessi. In a Bottle, il portale web dedicato all’acqua e all’idratazione, ha chiesto consiglio a un panel di nutrizionisti e psicologi, tra cui il dottor Luca Piretta, nutrizionista e gastroenterologo, specialista in Scienza della nutrizione umana all'Università Sapienza di Roma, il quale spiega: “Col cambio di stagione subentrano diversi fattori, sia climatici che alimentari, che influenzano l’organismo e stressano il sistema immunitario. Una sana alimentazione ed una corretta idratazione possono influire sul cambio della flora batterica intestinale. Con la minore esposizione ai raggi solari occorre tenere sotto controllo l’apporto di vitamina D e di calcio: è consigliato quindi il consumo di latte, formaggi, uova, pesce”. Sono molto utili anche legumi e farine integrali, raccomandate per il loro basso indice glicemico e per il buon contenuto di fibre, minerali, proteine e melatonina. Via libera anche a frutta secca, come mandorle, noci e nocciole, ricche di melatonina e magnesio, utili per ridurre l’irritabilità e il malessere tipico di questa stagione. Infine, per garantirsi un momento di felicità, non neghiamoci qualche quadretto di cioccolato fondente.

L’IMPORTANZA DELL’IDRATAZIONE - Uno studio internazionale, condotto da ricercatori americani e francesi e pubblicato sulla rivista scientifica "Appetite", ha dimostrato che bere acqua fa bene all’umore e all’individuo stesso. Molto utili sono le acque ricche di minerali come calcio e magnesio per mantenere il benessere dell’organismo e favorire la concentrazione anche in periodi così intensi come questi.

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