Leggere e snelle

Linea e salute: cinque consigli contro la ritenzione idrica

Che cosa fare per combattere lo sgradevole senso di pesantezza e gonfiore

18 Mag 2023 - 05:00
 © Istockphoto

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La ritenzione idrica è un problema tipicamente femminile, tanto che ne soffre una donna su tre, ma a volte può colpire anche gli uomini. Gli effetti sono ben noti: senso di pesantezza, gonfiore, affaticamento alle gambe, aumento di peso. Perché il nostro organismo tende ad accumulare l’acqua in eccesso e come fare per liberarsene? Ecco cinque consigli che, senza promettere miracoli, possono aiutarci davvero a drenare meglio liquidi e tossine, e sentirci più leggere. 

CHE COS’E’ LA RITENZIONE IDRICA

 È una tendenza delle cellule a trattenere i fluidi in eccesso e ad accumularli negli spazi che fanno da interstizio tra cellula e cellula, causando un edema, ossia un gonfiore anomalo. Di solito l’acqua in eccesso tende a ristagnare negli stessi punti nei quali si creano i “cuscinetti” adiposi, ovvero pancia, gambe, fianchi, glutei, caviglie. Gli accumuli di liquido sono spesso carichi di tossine, per cui è bene non trascurare il problema, per non compromettere il metabolismo cellulare. 

LE CAUSE DELLA RITENZIONE IDRICA

 Nel corpo femminile la principale causa del problema è di natura ormonale ed è legata agli estrogeni: questo è il motivo per cui ci si “gonfia” soprattutto nei giorni che precedono il ciclo mestruale, durante la gravidanza e in menopausa. Nell’uomo, invece, è per lo più legata alla eccessiva alimentazione e quindi al sovrappeso. Un’altra causa, valida per entrambi i sessi, è lo squilibrio tra i due sali minerali, potassio e sodio: quando il sodio è in quantità troppo elevata rispetto al potassio, tende a trattenere più acqua. A questo punto può innescarsi un circolo vizioso: l'aumento dei liquidi provoca un peggioramento della funzionalità circolatoria venosa e linfatica, fatto che rende ancora più difficile il deflusso dei fluidi carichi di tossine e sali. Il gonfiore, o edema, riduce l’ossigenazione dei tessuti interessati, e ciò rende ancora più difficoltoso il microcircolo locale. 

LE SOLUZIONI – Non esistono soluzioni miracolose per vincere la ritenzione idrica. Se il disturbo non è sintomo di un problema più grave, come infiammazioni croniche o disturbi cardiaci e renali, di pertinenza strettamente medica, si può cercare di migliorare la situazione con alcuni accorgimenti anche piuttosto semplici e alla portata di tutti, che però possono fare davvero la differenza.

 1 – L’ACQUA – Il primo modo per eliminare l’acqua in eccesso è la stessa acqua. Se non soffriamo di insufficienza renale, bere in abbondanza durante la giornata favorisce la diuresi e aiuta a eliminare i liquidi in eccesso. I classici 2 litri di acqua al giorno sono il primo rimedio: per invogliarci ad assumere liquidi possiamo consumare anche tisane, tè verde, acqua aromatizzata alla menta, al limone o alla frutta, purché non zuccherata. Tra le tisane, possiamo sfruttare il naturale effetto drenante di alcune erbe, come il tarassaco, la betulla, l’ortica, il carciofo, il finocchio e molte altre ancora. 

2 – LIMITARE IL SALE – Seguire un’alimentazione iposodica non solo significa evitare di aggiungere il sale ai nostri piatti, ma anche eliminare i cibi nel quale il sodio si nasconde, come patatine, cibi in scatola, dadi da cucina, affettati e formaggi stagionati e molto saporiti. Il quantitativo di sodio al di sotto del quale l’OMS raccomanda di mantenersi è pari a 1,5-2 gr al giorno, corrispondenti a 5 grammi di sale da cucina, in pratica il quantitativo contenuto in cucchiaino da tè. 

3 MANGIARE SANO – La frutta e la verdura di stagione sono invece ottimi alleati di un’alimentazione drenante: contengono molta acqua e hanno un’azione depurativa. Via libera in particolare ad ananas, melone, asparagi, cetrioli, lattuga, mela, frutti rossi e pomodori. Va bene anche lo yogurt, a cui aggiungere magari una manciata di frutta secca. Seguire un’alimentazione sana ed equilibrata ci aiuta anche a combattere il sovrappeso, causa a sua volta di ritenzione idrica. 

4 LO SPORT - L'attività fisica, anche moderata purché costante, stimola la circolazione in modo naturale: tra le attività più indicate ci sono il nuoto, l’acquagym o l’acquabiking: oltre a mettere in movimento tutti i distretti muscolari del corpo, il fatto di essere immersi nell’acqua regala un salutare massaggio drenante che stimola il ritorno venoso e migliora la circolazione linfatica. Se preferiamo stare all'asciutto, un'ottima disciplina è la camminata sportiva. In alternativa la bicicletta, anche sotto forma di cyclette da palestra, e tutto ciò che mette in movimento gli arti inferiori. E, a fine allenamento, è ottimo un buon massaggio linfodrenante, effettuato dalle mani di una massaggiatrice esperta. 

5 GLI STILI DI VITA – Infine qualche consiglio spicciolo di vita quotidiana. Se soffriamo di ritenzione idrica è meglio evitare gli abiti troppo attillati, compresi i pantaloni e i collant, che comprimono i tessuti e ostacolano il microcircolo. No anche ai tacchi altissimi, specie se li indossiamo per molte ore, come pure le scarpe raso terra. 

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