Ci sono tanti modi in cui trascorrere il tempo libero: il 26% si dedica allo sport o al fitness, il 12% alla cura di sé e ai trattamenti estetici
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Salute e benessere sono sempre più al centro della nostra attenzione: nel 2022, secondo i dati dell’Osservatorio Compass, più della metà degli intervistati (56%) ha investito tempo e denaro nel wellness e nella cura del proprio corpo, ma l’attenzione verso sé stessi, in senso più ampio, potrebbe addirittura aumentare nel 2023, sia per quanto riguarda le iscrizioni a palestre e centri sportivi che per i trattamenti: dai massaggi alle terme, dal dietologo al chirurgo estetico.
Secondo l’ultimo Osservatorio Compass, gli italiani hanno speso nel 2022 in media 458 euro per il proprio benessere psicofisico, ma l’importo risulta più elevato per chi si è dedicato allo sport, con una spesa media di 483 euro per palestre, piscine e centri sportivi.
Nel 2023 il budget dedicato all’attività fisica potrà aumentare con una potenziale crescita di quasi il 30% delle iscrizioni alle palestre. Le formule di dilazione dei pagamenti supporteranno gli italiani nella realizzazione dei loro buoni propositi: un italiano su quattro valuta la formula del Buy Now Pay Later come fattore incentivante per dedicare un budget più cospicuo allo sport e al benessere.
Ecco dunque nel dettaglio cosa emerge dallo studio.
ITALIANI E SPORT: QUALI SONO LE SPESE E LE ABITUDINI ATTUALI E FUTURE: praticare sport può essere un impegno non solo fisico, ma anche economico e pur di combattere sedentarietà e pigrizia a volte è necessario mettere mano al portafogli. Nel 2023 circa un intervistato su tre tra coloro che non sono mai stati iscritti in palestra o a un centro sportivo (29%) valuterà di farlo, con una maggiore propensione rilevata da parte degli uomini (34%), della Gen X (35%) e dei giovani della Gen Z (44%). Ad allontanare dal fitness sono in generale le difficoltà economiche e l’età avanzata, anche se quest’anno un italiano su due, specialmente tra le nuove generazioni, afferma di voler dedicare più tempo all’attività fisica, prevedendo una spesa di circa 600 euro, in crescita rispetto al 2022.
ITALIANI E BENESSERE: IN COSA SI INVESTIRÀ NEL 2023? La cura del proprio corpo non passa solo da palestre, piscine e centri sportivi. Il 56% degli italiani nel corso del 2022 si è rivolto a dietologi e nutrizionisti (15%), a centri estetici (21%) e termali (15%). A spendere in trattamenti estetici sono soprattutto le donne (32% contro il 9% degli uomini), anche se si registra una sostanziale parità di genere nel ricorso agli interventi chirurgici (4% per entrambi i sessi), una tipologia di servizio particolarmente costosa per cui nel 2022 la spesa si è aggirata sui 1.400 euro. E per il 2023? Il comune denominatore è “prendersi maggiormente cura di sé”, con la metà degli italiani che dedicherà più attenzione all’alimentazione (53%) o che si concentrerà sull’attività fisica (50%). Il 30%, invece, provvederà al proprio benessere anche attraverso trattamenti estetici. Nel confronto generazionale la Gen X si mostra molto più attenta al corpo (39%), mentre la Gen Z predilige lo sport (70%) e la cura del benessere psicofisico (68%).
BUY NOW, PAY LATER: UNO STRUMENTO CHE INCENTIVA LE SPESE PER LA CURA DELLA PERSONA: si tratta di una soluzione di pagamento che permette di dilazionare una spesa senza costi aggiuntivi per il cliente, è conosciuto da quattro italiani su 10, valore che aumenta tra i Millennials (51%) e può rappresentare un ulteriore strumento per investire sulla cura di sé. Un intervistato su 10 ne ha già usufruito, con il 44% che lo ritiene particolarmente utile per rendere più accessibili i trattamenti benessere. Ma il dato positivo è che circa un italiano su quattro vede in questa soluzione un fondamentale incentivo per poter praticare più sport, con un picco del 34% tra chi ha già in programma di fare attività fisica e del 35% tra chi ha già una buona conoscenza del servizio. Una soluzione ritenuta particolarmente vantaggiosa, al punto che il 35% di chi si iscrive in palestra e il 39% di chi ricorre a trattamenti benessere ed estetici non esclude di prenderla in considerazione anche per incrementare la spesa complessiva.