Inizio estate

Scottature ed eritemi: come alleviare il fastidio se siamo stati troppo al sole

Le cure fai da te e i casi in cui serve l’aiuto del farmacista o, addirittura, del medico

28 Giu 2022 - 05:00
 © Istockphoto

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Pelle arrossata, bruciore diffuso e comparsa di bollicine e piccole vesciche sulle spalle, sul viso o in altre parti del corpo: siamo state troppo al sole, oppure abbiamo adoperato una crema con un fattore di protezione troppo basso e, alla fine, ci siamo scottate. È un'esperienza comune, specie nei primi giorni di esposizione, quando siamo presi dalla foga di catturare tutto il sole che possiamo. È uno sbaglio, ma ormai il danno è fatto: vediamo allora che possiamo fare per sentirci meglio e attenuare il fastidio.

A OGNI PROBLEMA LA SUA SOLUZIONE – Ogni situazione richiede una risposta appropriata, a seconda della gravità. Se i fastidi si limitano a un po’ di arrossamento e alla sensazione di avere la pelle molto calda, dovrebbero bastare pochi rimedi casalinghi e la massima cautela nell’esporsi nuovamente al sole nei giorni successivi. Se la pelle presenta invece rossore intenso e diffuso, con la comparsa di bollicine e vescicole, è opportuno chiedere consiglio al farmacista per individuare un prodotto specifico che possa aiutarci. Se invece alla scottatura si accompagnano altri sintomi, come malessere generale, vertigini, mal di testa e febbre, occorre consultare il medico. In ogni caso, vale sempre la regola di bere molta acqua, per aiutare l’organismo a ritrovare il suo equilibrio. 

LE CURE FAI DA TE – Se il bagno di sole troppo prolungato ci ha lasciato in eredità solo un po’ di fastidio, con la pelle un po’ arrossata e calda, possiamo cavarcela con una buona crema idratante e lenitiva, meglio se specifica per il dopo-sole. Un bagno fresco dopo aver disciolto nell’acqua qualche cucchiaio di amido o di bicarbonato, possono aiutarci a provare sollievo. Dopo il bagno possiamo applicare sulla parte arrossata un buon gel di aloe vera,  toccasana in questi casi per il suo potere rinfrescante, lenitivo e anti-arrossamento, oppure qualche goccia di olio essenziale di menta, o di rosmarino o ancora di lavanda. Può essere utile tenere la pelle scoperta il più possibile, evitando il contatto e lo sfregamento con il tessuto degli abiti. Massima cautela, naturalmente, nell’esporsi nuovamente al sole nei giorni successivi, se non vogliamo peggiorare la situazione. 

UN AIUTO IN PIÙ IN FARMACIA – Se la pelle è molto arrossata, dolente e se compaiono bollicine e piccole vesciche, occorre utilizzare un prodotto specifico contro le ustioni solari, da acquistare dietro consiglio del farmacista, il quale valuterà l’entità del danno subito dalla pelle e ci proporrà la soluzione più adatta, per mantenere disinfettata la cute offesa, favorirne la guarigione e, nello stesso tempo, attenuare il dolore. Ricordiamo, in ogni caso che ci sono alcune cose che non si devono assolutamente fare: sulle parti danneggiare non si deve mai applicare ghiaccio, ma eventualmente delle compresse fresche fatte con garze sterili imbevute di acqua fresca. Non si devono mai toccare o peggio ancora rompere le bollicine e le piccole vesciche, che potrebbero infettarsi e per questo motivo è bene anche proteggerle dallo sfregamento con i tessuti: meglio indossare abiti larghi e comodi che non stiano troppo a contatto con la pelle danneggiata. Naturalmente, occorre stare alla larga dal sole finché la situazione non si è normalizzata. Si può eventualmente assumere una compressa di paracetamolo prima di andare a dormire, per alleviare il dolore e regolarizzare la temperatura corporea. 

QUANDO SERVE IL MEDICO – Se, oltre alla scottatura, compaiono sintomi come malessere generale, mal di testa e febbre, nel caso in cui il fastidio non si attenuasse nel giro di qualche ora con il riposo in una stanza fresca e con un antipiretico, può essere opportuno consultare il medico. Lo specialista va interpellato se compaiono vertigini, senso di svenimento, febbre alta e se ci sente molto male. 

UNA CURA SPECIALE PER IL VISO – La pelle del volto è molto delicata e richiede sempre una cura particolare.  Se non ci sono vesciche o bollicine, per le quali vale quanto abbiamo detto sopra, per ottenere sollievo all'arrossamento e al fastidio che ne consegue, oltre a un idratante specifico, si può fare un impacco con il gel di aloe vera, oppure ricorrere ai rimedi della natura: una fetta di patata applicata sulla parte arrossata ha potere anti- arrossamento, come pure il cetriolo o il té verde, con il quale possiamo fare degli impacchi imbevendo nel liquido qualche batuffolo di cotone o di garza.

E PER LA PROSSIMA VOLTA… - Dato che prevenire è sempre meglio che curare, ricordiamoci che ci si abbronza anche con la crema solare protettiva. Ci si scotta anche sotto l’ombrellone e nelle giornate nuvolose. Teniamo conto del vento: quando spira la brezza potremmo non accorgerci di avere caldo e perdere la nozione del tempo in cui siamo state al sole. Infine, la solita raccomandazione: la tintarella mordi e fuggi è insidiosa e poco producente; dopo esserci scottate, infatti, la pelle si desquamerà, lasciandoci pallide come prima. 

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