Regola il tono dell'umore, ma anche sonno, appetito e sessualità, oltre a essere importante per la creatività, l'empatia e la memoria
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La serotonina è una molecola che agisce come neurotrasmettitore e ormone. Presente in molti tessuti tra cui il cervello, il tratto gastrointestinale, i polmoni, i reni e le piastrine, è stata isolata per la prima volta negli anni '30 del secolo scorso nella mucosa intestinale. Questa preziosissima sostanza deve il suo nome alla fusione della parola latina “siero” con quella greca “tonico”.
La serotonina è un neurotrasmettitore presente in molti tessuti tra cui il cervello, il tratto gastrointestinale, i polmoni, i reni e le piastrine ed è comunemente conosciuto come “l’ormone della felicità”.
L'aumento della disponibilità cerebrale di questa molecola porta buonumore, riduce ansia e aggressività, migliora la percezione degli altri e dell’ambiente circostante, rendendo di conseguenza più propensi ad aprirsi alle relazioni interpersonali. Viceversa, quando ve ne è carenza possono manifestarsi depressione, insonnia, emicrania, ipertensione e ansia.
PERFETTA PER LA DIETA E CONTRO LA FAME NERVOSA: cervello e intestino sono direttamente collegati, così come lo sono l’appetito e l’umore. Alla base di questa combinazione vi è proprio la serotonina, prodotta soprattutto nel tratto gastroenterico, ma anche nel cervello. In quest'ultimo regola il tono dell’umore, la qualità del sonno, la temperatura corporea, la sessualità e l’appetito; la sua mancanza, viceversa, determina depressione, disturbi ossessivo-compulsivi, ansia, emicrania, fame nervosa e bulimia, e perfino eiaculazione precoce. Chi soffre di depressione e melanconia spesso ha un intestino compromesso e la fame nervosa comporta anche un’alterazione del metabolismo della serotonina, il precursore della melatonina, la sostanza che regola il sonno indispensabile per sentirsi carichi di energia positiva. La serotonina è importante anche nella stimolazione dell’appetito e del senso di sazietà: la “fame di dolci”, che si avverte soprattutto dopo aver mangiato un pasto ricco di proteine, nasce dal bisogno di aumentare la serotonina e quindi il buonumore. Attenzione, però: più si mangia e si pasticcia, più facilmente si aumenta di peso, si hanno problemi intestinali, disturbi del comportamento alimentare e anche sessuale. Possiamo stimolare la produzione di serotonina, scongiurando così gli attacchi di fame conservando il peso forma, attraverso gli alimenti amici: cioccolato fondente, semi oleosi e frutta a guscio, oltre ai cibi ricchi di vitamine del gruppo B, tra cui banane, avocado e zenzero, la carne bianca, il pesce azzurro sono i nostri migliori alleati. Può essere utile il triptofano, presente nei cereali integrali, compresa la pasta, legumi e verdure a foglia verde.
ALLEATA DEL PREZIOSO MICROBIOTA INTESTINALE: nell’intestino la serotonina controlla la motilità, l’igiene e il benessere intestinale e una sua eventuale carenza favorisce la stipsi cronica, alterazioni della digestione e il rallentamento del transito intestinale. La composizione del microbiota intestinale dipende dalla nostra alimentazione, che a sua volta influenza la produzione di serotonina intestinale. Recenti studi e ricerche hanno dimostrato che il microbiota intestinale svolge numerose e importantissime funzioni per tutto l’organismo, fornisce protezione alla crescita di patogeni, regola il metabolismo e il senso di sazietà, protegge l’apparato cardiocircolatorio, elimina le tossine, favorisce il corretto processo digestivo e contribuisce attivamente alla biosintesi di varie vitamine, in particolare la vitamina B12. Un'alterazione della composizione del microbiota intestinale può compromettere il trasporto della serotonina nel cervello modificando umore e comportamento.
PER UN SONNO RISTORATORE E CONTRO LO STRESS: tra le tante virtù di questa molecola anche quella di essere precursore della melatonina, l'ormone che regola il ritmo sonno-veglia. Secondo gli ultimi studi, prima dei muscoli del corpo, sarebbe il cervello a percepire la sensazione della stanchezza fisica attraverso la mediazione della serotonina. Se vi è scarsa secrezione si ha difficoltà a staccare la spina e quindi a entrare in uno stato di riposo e calma interiore, soprattutto prima di addormentarsi. Quando si è rilassati è più semplice ridimensionare le preoccupazioni e pensieri negativi, che spesso impediscono l’addormentamento. Come precursore della melatonina, la serotonina ne condivide indirettamente anche altre funzionalità: mantiene efficiente il sistema immunitario e ha una potente azione anti invecchiamento in generale e in particolare sulla pelle dove, tra l’altro, ne regola la corretta idratazione.
ESERCIZIO FISICO E ATTIVITÀ ALL'ARIA APERTA: molti studiosi concordano nel ritenere che l’aumento della diffusione della depressione nelle società contemporanee sia legato all’aumento della sedentarietà e alla diminuzione dell’esposizione al sole, tipica delle società di un tempo. Non è infatti da sottovalutare l’esposizione alla luce del sole nella produzione dell’ormone della felicità: per stimolare la secrezione della serotonina basta esporsi tutti i giorni alla luce naturale, meglio se di buonora. La luce del mattino, ricca di luce blu e ultravioletta, inibisce la secrezione di melatonina a favore della serotonina, mentre quella del tramonto, con predominanti la luce rossa e infrarossa, la sopprime a vantaggio della melatonina. Anche l'attività fisica costante è riconosciuta come un ottimo modo per migliorare il tono dell’umore e prevenire le malattie mentali, oltre che potenziare la forma fisica. Perfetta anche una passeggiata quotidiana: rispetto ad attività più intense, inclusa la corsa, fare quattro passi stimola una minor produzione di radicali liberi pur liberando una buona dose di serotonina. Infine, anche l’attività sessuale, come attestano diverse ricerche scientifiche, stimola un maggior rilascio di “ormoni della felicità”: dopo l’orgasmo, infatti, la zona del cervello associata all’attività mentale si spegne regalando calma e senso di benessere proprio grazie al rilascio di serotonina, oltre che di ossitocina.