Il cambio di “fuso orario” è un momento di stress per il fisico, ma il disagio si può alleviare con qualche accorgimento
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Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo dobbiamo ricordarci di spostare in avanti le lancette dell’orologio per il cambio stagionale dell’ora: passeremo direttamente dalle 2.00 alle 3.00 del mattino e manterremo questo orario fino a domenica 27 ottobre, quando torneremo all’orario solare. Il cambio di “fuso orario” ci regala sessanta minuti di luce naturale in più, ma comporta anche qualche disturbo, specie se siamo soggetti sensibili: dovremo portare pazienza fino al 2021, quando diventerà operativa l’abolizione del cambio orario approvata in questi giorni dal Parlamento europeo. Per il momento non ci resta che mettere in atto qualche accorgimento per alleviare il più possibile il disagio del jet.lag da ora legale.
COME E PERCHE’ – Scopo dell’ora legale è quello di farci sfruttare meglio la luce diurna e di risparmiare sul consumo di energia elettrica. Il primo ad avere l’idea è stato Benjamin Franklin nel 1784, ma la sua iniziativa ebbe successo e fu accantonata fino al 1907: in questa data fu riproposta dal britannico William Willet, questa volta riscuotendo un certo interesse. L’ora legale fu introdotta nel 1916 dalla Gran Bretagna e nello stesso anno anche dall’Italia.
EFFETTO JET LAG – Innanzi tutto occorre sottolineare che i disturbi legati al cambio dell’ora, per quanto lievi e destinati a svanire in pochi giorni, sono reali e comuni a moltissime persone. Anche se meritano qualche strategia per trovare sollievo, ricordiamo che non si tratta di uno stato patologico e che non serve assumere farmaci: basta armarsi di un po’ di pazienza e cecare semmai di organizzare le nostre attività per concedere all’organismo il tempo di adattarsi. I disagi principali sono legati alla perturbazione del sonno notturno: quando entra in vigore l’ora legale si tende a ritardare l’ora di andare a dormire, perché ancora non abbiamo sonno, ma la sveglia di fatto suona un’ora prima.
I RITMI CIRCADIANI – E’ ormai noto, e confermato da numerosi studi, che lo spostamento in avanti di un’ora dell’alba e del tramonto agisce sulla produzione di melatonina da parte del nostro organismo. Questa sostanza, sintetizzata durante le ore di buio, regola i ritmi del riposo e ci aiuta a dormire bene: è facile comprendere che la maggiore illuminazione dovuta all’allungarsi delle giornate nella bella stagione e lo spostamento in avanti dell’orario di alba e tramonto hanno un impatto sulla sintesi della melatonina e, di conseguenza, sulla qualità del nostro riposo. Non a caso le persone che risentono maggiormente del jet-lag da ora legale sono quelle abituate ad addormentarsi tardi la sera. Per contenere il problema, può essere utile giocare di anticipo e approfittare già di questo fine-settimana per allenarci al nuovo orario, anticipando la sveglia di una mezz’ora e cercando di anticipare il momento di andare a dormire.
GLI ALTRI DISAGI – La mancanza di concentrazione, la sonnolenza e il mal di testa che a volte ci colpiscono durante i primi giorni di ora legale sono per lo più una diretta conseguenza del cattivo riposo notturno. In particolare, il primo lunedì dopo l'entrata in vigore dell'ora legale può rivelarsi critico. Come ha evidenziato uno studio realizzato nel 2012 e pubblicato sul Journal of Applied Psychology, in questa specifica giornata negli uffici si registra un incremento significativo del cosiddetto “cyber-ozio”, ovvero la tendenza a navigare sui social e su siti di intrattenimento privi di attinenza con le normali attività lavorative. Un altro studio, realizzato dell'Università dell'Indiana, ha dimostrato che, nel giorno successivo al cambio dell'ora, gli studenti ottengono punteggi del 2% più bassi nei test. Insomma, un calo di concentrazione e di efficacia nelle performances è da mettere in conto: può valere la pena organizzarsi per tempo, pianificando, per quanto possibile, un’agenda meno serrata e meno carica di appuntamenti che richiedono precisione e puntualità.
ATTENZIONE ALLA FRETTA – Un altro sgradevole “effetto collaterale” dell’ora legale è l’incremento di incidenti stradali che tutti gli anni si verifica il lunedì successivo al cambio orario. Ci svegliamo malvolentieri, a volte scopriamo di aver dimenticato di spostare la sveglia e ci scopriamo di un’ora in ritardo: insomma, finiamo per precipitarci al lavoro assonnati e in tutta fretta, a scapito del codice della strada e delle norme di prudenza. Meglio prevedere un po’ di attenzione e di sangue freddo in più.
QUALCHE CURA IN PIÙ – Per aiutarci a superare i disturbi da ora legale basta concedersi qualche attenzione in più. Cerchiamo di alimentarci in modo corretto, evitando i cibi e le cotture elaborare per favorire la digestione e predisporci a un buon riposo serale; evitiamo le bevande eccitanti come alcolici e caffè in dosi massicce nelle ore pomeridiane. Soprattutto fruttiamo il vantaggio dell’ora di luce serale per fare un po’ di attività fisica all’aperto: basta una bella passeggiata dopo l’ufficio per smaltire lo stress della giornata lavorativa e predisporci a un sonno ristoratore. La luce solare ha benefici effetti sulla regolazione dei ritmi circadiani, rilassa la mente, stimola il buon umore e favorisce la sintesi della vitamina D. Nel giro di qualche giorno ci saremo perfettamente adattati al nuovo orario e ci godremo appieno il piacere di pomeriggi più lunghi.