Effetto detox

Tintura madre: sai come usarla?

Rimedi naturali per aiutare il lavoro del fegato, depurare e drenare, ecco le cose da sapere.

12 Gen 2017 - 17:56

La tintura madre aiuta a depurare, può dare sollievo all'insonnia e contrasta i sintomi legati alla menopausa: tanti utilizzi per un ingrediente naturale in grado di aiutare il benessere dell'organismo. Attenzione, prima dell'assunzione è bene confrontarsi con un esperto evitando l'utilizzo in caso di gastrite, ulcere alla bocca e reazioni allergiche. Ecco le cose da sapere.

CHE COS'È - La tintura madre è ottenuta per macerazione. Attraverso un solvente idroalcolico, generalmente alcol e acqua, viene effettuata l'estrazione e la lavorazione della droga fresca. Il fattore legato alla quantità è fondamentale, perché il rapporto fra droga e solvente dovrebbe essere 1:10 per poter considerare tale la tintura madre.

COME SI USA – Grazie ai principi benefici contenuti nelle piante la tintura madre può essere utilizzata per il benessere dell'organismo. Le occasioni in cui sperimentare gli effetti benefici sono tante. Malanni e problematiche respiratorie, ansia, infiammazioni della pelle, difficoltà nella digestione costituiscono alcune delle aree in cui può rivelarsi utile il supporto della tintura madre.

EFFETTI BENEFICI – È possibile versare alcune gocce di tintura madre e assumere con un bicchiere d'acqua. La tintura madre a base di tarassaco o carciofo è preziosa per l'effetto detox, perché aiuta il lavoro del fegato, disintossica e depura. Da provare camomilla, passiflora e lavanda per rilassare e combattere l'insonnia. Desideri dare sollievo ai sintomi della menopausa? Punta su angelica, timo e salvia, nota come la piante delle donne, connessa alla sfera del femminile.

DOVE SI ACQUISTA – La tintura madre è disponibile in erboristeria oppure in alcune farmacie. Sai che è possibile prepararla anche a casa? È necessario raccogliere la pianta nel periodo balsamico e utilizzare un barattolo di vetro scuro a chiusura ermetica con una soluzione idroalcolica. È necessario tener conto di un periodo di macerazione da venti a quaranta giorni: la gradazione alcolica varia a seconda del tipo di fiore.

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