Le troppe ore fermi davanti allo schermo ci costringono a posizioni viziate che ci fanno accumulare tossine e liquidi in eccesso: ecco come ovviare
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È il mantra di questi mesi: restare il più possibile chiusi in casa, lontani da assembramenti e contatti pericolosi per contrastare i contagi da Covid-19. Lo smart working e il fatto che le giornate si svolgano in larga parte tra le quattro mura domestiche portano con sé purtroppo una serie di conseguenze fastidiose, tra cui un aumento dei dolori da posizione e un peggioramento della ritenzione idrica, con conseguenti gonfiori e senso di affaticamento alle gambe. Dato che la situazione ci costringe al fai-da-te, ecco alcuni rimedi casalinghi per contrastare il problema.
Che cos’è la ritenzione idrica – Il nostro corpo è composto in larga parte da acqua. Quando però questa si accumula eccessivamente negli spazi interstiziali tra una cellula e l’altra, soprattutto nei distretti corporei in cui lo strato adiposo è maggiore e viene eliminata con difficoltà, si parla di ritenzione idrica. Tra le cause più frequenti ci sono una vita troppo sedentaria, un’alimentazione troppo ricca e, non ultimo, una predisposizione individuale. Purtroppo, insieme all’acqua in eccesso si accumulano anche tossine che, alla lunga, possono causare uno stato di infiammazione dei tessuti, dai quali dipendono alterazioni della circolazione venosa e linfatica, con conseguenti gonfiori ed edemi e, non ultimo, la classica cellulite. Eppure, come ci ricorda Treatwell, il portale per la prenotazione di trattamenti di bellezza e benessere, ci sono molte cose che possiamo fare anche da sole per migliorare il problema.
Ginnastica da camera - La prima contromisura è mantenere una posizione corretta, con il busto eretto, le spalle dritte e le gambe non accavallate, appoggiando magari i piedi a un piccolo sgabello o a un cuscino. Cerchiamo anche di fare delle pause in cui sgranchire le gambe, camminando in su e in giù per la stanza, ad esempio mentre parliamo al telefono, stimolando la circolazione. Mentre ci troviamo in piedi, proviamo a oscillare avanti e indietro spostando il peso su punte e talloni. Quando poi ci stendiamo sul divano o sul letto, teniamo sollevate gambe e piedi appoggiandoli su un cuscino, Per non ostacolare la circolazione, evitiamo pantaloni e collant troppo attillati.
Aquagym per i capillari – Tra le aree più colpite dalla ritenzione idrica ci sono glutei, braccia, addome e gambe. Per dare sollievo in particolare alle gambe, possiamo sottoporre i nostri capillari a una salutare “ginnastica”, stimolandoli a dilatarsi e poi a contrarsi. Per ottenere questo risultato bastano il caldo e il freddo, da “somministrare” alle gambe per mezzo dell’acqua. Basta immergere le estremità nella vasca da bagno piena di acqua tiepida e poi, dopo qualche minuto, in acqua fresca, attivando alternativamente la vasodilatazione (in presenza del caldo) seguita dalla vasocostrizione (quando la temperatura diventa più fredda). Per completare il trattamento possiamo aggiungere all’acqua del bagno cinque o sei manciate di sale grosso da cucina, dal riconosciuto potere antinfiammatorio. In alternativa possiamo dirigere sulle gambe il getto della doccia, alternando il caldo e il freddo. Questa salutare “aquagym” stimola e migliora la circolazione: per un risultato ottimale, meglio partire dai piedi e risalire con il getto fino all’inguine, soffermandosi dietro le ginocchia. Se vogliamo un effetto shock. per favorire la vasocostrizione possiamo anche optare per un impacco di ghiaccio, avendo l’accortezza di usare cautela: e di non mettere il ghiaccio a contatto diretto con la pelle, ma utilizzando un panno protettivo per evitare ustioni da freddo.
Scrub – Eseguito con regolarità (l’ideale è una volta ogni due settimane), meglio se a base di sale a cui aggiungere un olio essenziale, può essere un ottimo alleato di benessere: aiuterà a “pulire” la pelle favorendo la detossinazione, anche grazie al massaggio che si opera durante l’applicazione.
Piccoli tips per il massaggio fai-da-te – Quando non possiamo ricorrere alle cure di una massaggiatrice professionista, possiamo comunque ricorrere a un automassaggio. Ecco come procedere, seguendo i consigli dell’esperta, Emanuela Senia.
- Utilizzando un rialzo, ad esempio uno sgabellino, si appoggiano alternativamente le gambe e si applica una crema o un olio idratante, ad esempio di mandorle. Bene anche i prodotti al mirtillo, alla centella asiatica, alla caffeina o all’estratto di ananas.
- Sfioramenti delicati: percorriamo tutta la coscia, dal ginocchio in su, ripetendo i movimenti cinque o sei volte. Si passa a questo punto allo scarico linfatico, esercitando leggere pressioni all’altezza dell’inguine, dove si trovano appunto le ghiandole linfatiche.
- Si posizionano poi le mani sulla coscia in modo che i pollici si trovino al centro nella parte superiore e i palmi ne avvolgano i lati. Facciamo scivolare le mani in modo che abbraccino il retro della coscia, come se si volessero disegnare degli anelli risalendo dal ginocchio in su.
- Dividendo la coscia in tre parti – esterna, centrale e interno coscia – “impastiamo” con le mani ogni area, proprio come se si stesse lavorando la pasta da pane, risalendo la gamba, fino ad arrivare alla zona delle culotte de cheval.
- Torniamo a fare un leggero sfioramento.
- Passiamo alla parte inferiore della gamba: utilizzando le falangi di tutte e due le mani, avvolgiamo la gamba inferiore e cerchiamo di dividere i due muscoli gemelli, passandoci in mezzo e associando una leggera pressione: questa manovra si rivela molto utile per il drenaggio. Facciamo sei o sette passaggi.
- S ricomincia poi a disegnare gli “anelli” partendo dalla caviglia, punto su cui è consigliabile soffermarsi leggermente di più, e si conclude con lo sfioramento, ricordandosi di fermarsi inizialmente dietro il ginocchio, nel cavo popliteo, dove esercitare leggere pressioni, per poi proseguire lungo la coscia.
- Accortezze - Il massaggio può durare in media una decina di minuti e, volendo, si può effettuare anche tutti i giorni. Va evitato invece se ci sono in corso un’infiammazione o una sciatalgia, casi in cui è meglio sospendere. Ricordiamoci di non strafare e non improvvisare: limitiamoci a un leggero massaggio manuale evitando coppette anticellulite o altri strumenti, di competenza dei professionisti dell’estetica.