Patchwork, l'arte di arredare casa riutilizzando i tessuti
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Anche tra le mura domestiche vince l'economia circolare: dare nuova vita ai tessuti contamina il design nei complementi di arredo
Il patchwork è assai più che un riutilizzo in chiave eco-sostenibile o un semplice passatempo: oggi è piuttosto un modo di essere, la maniera in cui reinterpretare materiali e arredi restituendo vita a oggetti e complementi in chiave completamente rinnovata e trendy. Se fino a qualche tempo fa a dominare erano solo i tessuti o i filati, adesso il patchwork contamina le scelte di design e si trasferisce sulle pareti di casa, sui rivestimenti delle sedute in cucina o nel living e perfino sui pavimenti dell'abitazione.
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IL "LAVORO CON LE PEZZE": è il patchwork, termine inglese con cui si identifica la tecnica di accostamento di tessuti e colori differenti attraverso la cucitura di parti diverse. In questo modo si ottengono nuovi oggetti o rivestimenti che spesso sono caratterizzati da geometrici. L’accostamento di tessuti e colori diversi è talmente affascinante pare venisse utilizzato già nel Medio Evo, quando le signore inglesi creavano, con l’utilizzo di abiti e biancheria dismessi, dei veri e propri capolavori. Negli anni ’60, negli States le donne erano solite realizzare i quilt, cioè le coperte, trovandosi tutte insieme, creando un gruppo per scambiare quattro chiacchiere evitando nello stesso tempo di sprecare la stoffa: per il patchwork infatti si utilizzano in generale gli scarti dei tessuti, un modo perfetto per evitare sprechi e dare sfogo alla creatività. Eseguire lavori di patchwork è abbastanza semplice, tuttavia richiede una buona preparazione, manualità ma soprattutto tanta pazienza.
MOLTO PIÙ CHE SEMPLICE STOFFA: è totalmente desueto identificare la tecnica del patchwork con l'uso esclusivo di tessuto. Le nuove tendenze puntano sulla contaminazione e il mix and match è diventato un autentico must: ci si può sbizzarrire con il legno, il cuoio, i materiali di costruzione e tanto altro ancora. Piace l'idea di rompere la monotonia, la scontatezza, il déjà-vu e cosa meglio di un nuovo modo di comporre (o di scomporre)? Il patchwork è il nuovo mondo perfino delle piastrelle: muri e pavimenti sono tele su cui comporre trame colorate che conservano il sapore del passato utilizzato in maniera assolutamente nuova contemporanea.
ALTRO CHE STRACCI: vecchie lenzuola ormai lise dai lavaggi o dal tempo, t-shirt irrimediabilmente rovinate da una macchia irremovibile, jeans che non ci entrano più dalla notte dei tempi. Tutti hanno un comune denominatore: la stoffa preziosa a cui possiamo regalare nuova dignità realizzando coperte, cuscini, borse e chi più ne ha, più ne metta. Una volta scelto il colore dominante, il resto lo faranno fantasia e creatività: abilità particolari non ne servono, ma una buona dose di pazienza sarà comunque molto apprezzata!
PER GLI AMANTI DEL TRICOT: un vero classico è quello di tenersi compagnia o rilassarsi mentre si sferruzza o si lavora all'uncinetto. Se non abbiamo bisogno di altri maglioni, se non ci serve una sciarpa nuova oppure non ci piace indossare capi fatti ai ferri, ecco che possiamo dirottare la passione per il tricotage su piccoli o grandi quadrati da comporre per ottenere calde coperte oppure originali scendiletto. Pratiche per proteggere i divani, qualora avessimo bimbi piccoli o animali domestici, queste coperte sono perfette anche come tappeti, per appoggiare i piedi su qualcosa di morbido e caldo senza timore di sporcare o di rovinare il parquet di casa.