Eterna giovinezza

Cinque riti tibetani, la fonte dell’eterna giovinezza

Dalla tradizione dell’antico Tibet, cinque esercizi facili per migliore il benessere di anima e corpo

17 Set 2014 - 09:00

Le cinque asana (posizioni) dello yoga promettono un rinnovato vigore al corpo e alle mente attraverso la stimolazione dei chakra, i centri energetici situati, secondo la cultura tradizionale indiana e tibetana, in corrispondenza di ghiandole endocrine e gangli nervosi. Secondo la filosofia indiana (che è alla base dello yoga), ogni persona possiede un “corpo fisico” e un “corpo sottile” (le emozioni e i pensieri). Questi due corpi, se opportunamente stimolati, sono capaci di regalare beneficio a tutto l'organismo.

Cinque riti tibetani, la fonte dell’eterna giovinezza

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© Corbis
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Primo
A cosa serve -
È il più potente dei Cinque tibetani, capace di risvegliare il corpo con la sua carica.
Come si fa - In piedi, unite i palmi e avvicinate al petto i pollici, tenendo i gomiti alzati, per qualche secondo: vi aiuta a concentrarvi. Poi aprite le braccia con i palmi verso il basso e cominciate a ruotare su voi stesse in senso orario. Fermatevi quando volete, riunendo le mani. Girare è come avviare un motore: accelera il movimento a vortice di tutti i chakra (centri di energia del corpo).

Secondo
A cosa serve -
Stimola la tiroide, i reni, gli organi del sistema digestivo e le ghiandole sessuali. Ha un effetto positivo inoltre sui problemi intestinali, la circolazione e la respirazione.
Come si fa - Per iniziare, sdraiatevi a pancia in su con le braccia lungo il corpo. Inspirando, premete i talloni a terra e sollevate insieme la testa e le gambe tese, con il bacino e le spalle aderenti al suolo.

Terzo
A cosa serve -
Agisce sulla flessibilità della schiena e del collo, che però migliora con la pratica. Inoltre aiuta la tiroide, rende più profonda la respirazione tonificando il diaframma e allevia i disturbi mestruali.
Come si fa - In ginocchio, le dita dei piedi ancora a terra, inspirando lasciate cadere il collo all'indietro, bocca aperta. Poi, espirando, flettete il capo verso la fossetta alla base del collo. Quindi, inspirate di nuovo mentre flettete il busto all'indietro e portate le mani sui glutei. I gomiti si avvicinano, facendo chiudere le scapole e, quindi, aprite il petto. Espirando, tornate con il busto e la testa dritti, poi ricominciate.

Quarto
A cosa serve -
Allevia i dolori del collo e delle spalle. Inoltre dà tono al muscolo cardiaco, all'addome, al diaframma, alle gambe e alle braccia. Migliora la circolazione sanguigna e linfatica.
Come si fa - Sedetevi con il busto a 90 gradi rispetto alle gambe, palmi a terra. Inspirando, flettete il mento verso il petto e premete le mani e i talloni sul pavimento per slittare con il bacino in avanti. Intanto sollevatelo da terra: le ginocchia si piegano fino a formare una linea orizzontale con il busto e le cosce. In apnea, flettete il capo all'indietro, poi espirando tornate in posizione iniziale.

Quinto
A cosa serve -
Attiva tutti i chakra, quindi tutte le ghiandole sono stimolate. Ha un effetto positivo sulla circolazione linfatica che, se ben funzionante, consente al sistema immunitario di svolgere al meglio i suoi compiti. Tonifica tutti i muscoli del corpo e aiuta a prevenire l'artrite.
Come si fa - Mettetevi carponi, con le mani a terra un po' più avanti rispetto alla linea delle spalle, le punte dei piedi ripiegate. Inspirando, alzate la testa ed espirando sollevate in alto il bacino allungando la schiena e le gambe e spingendo i talloni a terra. Inspirando, abbassate il bacino e poi avvicinate il pube al pavimento senza però appoggiare il corpo, facendo leva sulla punta dei piedi e sulle mani con le braccia tese, la schiena inarcata, la testa all'indietro e la bocca aperta. Poi ricominciate.

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