Tradizioni, curiosità e dolci tipici legati alla figura paterna e al giorno di San Giuseppe
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Il 19 marzo è la festa dedicata al papà, una figura fondamentale nella vita di ciascuno di noi. Amatissima, anche se qualche volta controversa, contribuisce in modo determinante alla formazione della nostra personalità adulta. Qui vogliamo pensarla solo in positivo, come dovrebbe essere, a cominciare dal papà che viene proposto come esempio: San Giuseppe, patrono della giornata. In altri Paesi, poi, ci sono usanze diverse, alcune delle quali molto curiose, tutte da scoprire.
PERCHÉ IL 19 MARZO È LA FESTA DEL PAPÀ – La consuetudine di celebrare la figura del padre è diffusa in molte regioni del mondo anche se in date diverse, scelte in accordo con il ruolo della paternità che si intende esaltare: nei Paesi di cultura cattolica la giornata prescelta è quella del 19 marzo, festa di San Giuseppe; nei Paesi anglosassoni e negli Stati Uniti, si celebra invece la terza domenica di giugno; in Russia si pone l’accento sul suo ruolo di protettore della famiglia e quindi ci celebra nel giorno della festa dei Difensori della Patria. Mentre in Thailandia si festeggia nel giorno del compleanno del defunto sovrano Rama IX, venerato come padre della nazione. In altri Paesi ancora la figura paterna è legata a usi e tradizioni locali. In Italia, come in molti Paesi di cultura cattolica, la figura di riferimento è San Giuseppe, sposo della Vergine Maria, che fece da padre a Gesù, Figlio di Dio. Nel Martirologio Romano, il libro che costituisce la base dei calendari liturgici che ogni anno determinano le feste religiose della Chiesa Cattolica, si legge che lo stesso Gesù "volle essere chiamato figlio di Giuseppe ed essergli sottomesso come un figlio al padre. La Chiesa con speciale onore lo venera come patrono, posto dal Signore a custodia della sua famiglia". I primi a celebrare il papà il giorno di San Giuseppe furono i monaci benedettini intorno all’Anno Mille, seguiti dai francescani nel Trecento. La festa è stata poi stesa a tutta la Chiesa nel 1621 da papa Gregorio XV. Il 19 marzo è stata festività anche agli effetti civili fino al 1976; la festa civile fu soppressa nel 1977.
LE CURIOSITÀ - San Giuseppe, nel suo ruolo di padre esemplare, secondo la tradizione popolare è anche protettore degli orfani, delle giovani nubili e dei più sfortunati. Per questo motivo in alcune zone d’Italia è ancora consuetudine invitare i poveri a pranzo. Secondo altre tradizioni, la festa coincide con le celebrazioni di fine inverno, in occasione delle quali si organizzano riti propiziatori, con grandi falò. Un'altra leggenda curiosa spiega perché negli Stati Uniti la Festa del papà sia la terza domenica di giugno: nel 1910, la giovane Sonora Dodd comincio a rendere omaggio alla figura paterna il 19 giugno, data del compleanno di suo padre, ormai deceduto La festa piacque al punto da essere estesa a tutto il Paese nel 1924, e poi spostata alla terza domenica di giugno nel 1966, per iniziativa del presidente Johnson.
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LA FESTA IN DOLCEZZA – In occasione della festa di San Giuseppe molte tradizioni gastronomiche regionali offrono dolci speciali: i più famosi sono le zeppole di San Giuseppe, tipiche della trazione napoletana. Questo deliziosi bignè fritti e ripieni di crema, sono protagonisti di una curiosa leggenda secondo la quale, dopo aver portato al sicuro Maria e Gesù Bambino fuggendo in Egitto, lontano dalle ire di re Erode, san Giuseppe fu costretto a vendere frittelle per garantire il sostentamento della Sacra Famiglia. Tra gli altri dolci tipici dedicati alla giornata del 19 marzo ci sono la raviola (Emilia Romagna), una specie di ciambella coperta di marmellata e poi fritta; la frittella di riso toscana, mentre in Sicilia si preparano le sfince di San Giuseppe e a Roma i bignè di San Giuseppe.
PAPÀ E FIGLI A TAVOLA - In occasione della Festa del Papà, una ricerca SWG per Deliveroo racconta il rapporto padre/figli e il tempo trascorso insieme a casa. Per 9 padri su 10, il tempo in compagnia dei figli rappresenta un’occasione importante per creare momenti speciali, all’insegna della complicità. Quando poi padre e figli si trovano insieme da soli, senza altre persone, secondo l'88% dei rispondenti il momento deve trasformarsi in occasione davvero speciale; secondo 2 padri su 5, diventa un momento di grande complicità in cui fare anche cose che mamma non vuole (50% per padri con figli minorenni che vivono insieme ai genitori). Un momento da condividere anche a tavola, cucinando i piatti preferiti dei figli, se questi sono ormai grandi o se non vivono più insieme ai genitori (41%); con i piccoli invece, nel 18% dei casi, si ordina insieme una cena a domicilio. Il menù che mette tutti d'accordo è la pizza, preferita nel 59% dei casi. Seguono la carne alla griglia (37%) e la pasta (33%). Per chi ha figli piccoli, il gelato (24%) o un succulento hamburger (19%) sono tra le scelte più gettonate.