Fanno sorridere i bambini e creano un’aria di festa, ma portano anche significati profondi. E, strano a dirsi, tra loro c’è pure il leone
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La Pasqua è simboleggiata spesso da piccoli animali dall’aspetto grazioso e tenero, che piacciono ad adulti e bambini e che evocano subito l’idea di nuova vita e di speranza. Oltre a essere la ricorrenza più importante del periodo primaverile, la festa pasquale nella sua accezione cristiana celebra il momento della Resurrezione di Gesù e quindi il passaggio dalla morte a una nuova vita: molti simboli, animali compresi, si rifanno proprio a questo concetto. Accanto agli animaletti che siamo abituati ad associare immediatamente alla Pasqua, come l’agnello, il pulcino e il coniglietto, ce ne sono però altri, ad esempio il leone e il cardellino, che possono apparire sorprendenti e decisamente meno scontati.
AGNELLO E CAPRETTO – L’agnello è il simbolo della Pasqua per eccellenza, tanto nella religione cristiana quanto in quella ebraica. La Pasqua ebraica segna la liberazione di Israele dalla schiavitù in terra d'Egitto: come racconta il Libro dell'Esodo, il Signore ordinò al suo popolo di sacrificare un agnello o un capretto, consumarlo per cena e fare un segno con il suo sangue sullo stipite della porta. Nella notte, l'Angelo del Signore uccise tutti i primogeniti del regno d'Egitto, uomini o animali, risparmiando però le case contrassegnate con il sangue dell'agnello. Il mattino successivo il Faraone, anch'egli privato del suo figlio maggiore, concesse a Mosè il permesso di partire con il suo popolo verso la Terra Promessa. Da qui nasce la tradizione, passata nella tradizione cristiana e viva ancora oggi, di consumare agnello o capretto nel pranzo pasquale. L'agnello, con il suo aspetto tenero e mansueto, è simbolo di primavera e di nuova vita: la tradizione siciliana lo raffigura con marzapane e pasta di mandorle per un dolcissimo dessert pasquale.
IL CONIGLIETTO - Il tenero coniglietto pasquale appartiene invece alla cultura germanica e a quella anglosassone e costituisce l'evoluzione di un antico simbolo pagano di fertilità. È un animaletto, dolce ma anche molto dispettoso, che porta in dono ai bambini un cesto di uova colorate, ma divertendosi a sparpagliarle per tutto il giardino: la mattina di Pasqua ai piccoli non resta che cercarle con pazienza e radunarle nella tradizionale caccia pasquale alle uova. Le leggende relative a questa bestiola e al suo curioso rapporto con le uova sono numerose: una delle più graziose è legata al un'antica divinità sassone associata alla Primavera, di nome Eostre, o Ostara, la cui radice è strettamente collegata a Easter, la parola inglese che indica la Pasqua. Secondo la leggenda, la dea per far divertire un gruppo di bambini, trasformo un uccellino in coniglietto. I bambini apprezzarono il gioco, ma il piccolo volatile chiese di tornare alle sue fattezze originarie. Per ottenere la nuova trasformazione, però fu necessario attendere il ritorno della bella stagione, dato che ormai l'autunno era inoltrato e la dea era troppo esausta per completare il secondo incantesimo. In segno di gratitudine l'uccellino depose delle uova colorate che regalò ai bambini e alla dea.
PULCINI E GALLINELLE - La simbologia dell’uovo come sorgente di vita e del pulcino che nasce da esso come promessa di rinnovamento è una delle più antiche, presente in molte culture e religioni fin da tempi assai remoti. Nella dottrina cristiana l’uovo è simbolo di Cristo che risorge dalla morte ed esce dal sepolcro facendo rotolare via la pietra: l'uovo, inerte e inanimato, racchiude una nuova vita, il pulcino, appunto, proprio come il sepolcro di pietra ha racchiuso il Cristo fino al momento della Resurrezione. La consuetudine di regalare uova si collega quindi a questo auspicio di nuova vita.
COLOMBA - Anche la colomba è uno dei simboli della Pasqua, soprattutto se portatrice di rami d’ulivo. Questo grazioso uccello è associato alla divinità fin dai tempi precristiani, e compare nell’Antico Testamento come messaggera di pace e di speranza. il suo significato nella dottrina cristiana è fortemente legato alla volontà di Dio di comunicare la sua benevolenza al genere umano: è incarnazione dello Spirito Santo e simbolo di pace tra Dio e l’uomo, ma anche tra uomo e uomo. Un significato molto più nobile della consuetudine che ne ha fatto un delizioso dolce pasquale.
LEONE – Non è così immediato ricollegare alla Pasqua l’animale re della foresta. Eppure, leggendo il libro dell’Apocalisse, al versetto 5,5 si legge “Allora uno degli anziani mi disse: ‘Non piangere più; ha vinto il Leone della tribù di Giuda, il Germoglio di Davide, e aprirà il libro e i suoi sette sigilli'" Il riferimento è al Cristo, chiamato Germoglio di Davide perché discendente dalla sua stirpe. Nella tradizione ebraica, Giuda (non Giuda Iscariota, il traditore che vendette il Cristo per trenta denari) era il quarto figlio di Giacobbe e fondatore di una tribù che aveva come emblema il leone. Il Leone di Giuda, quindi, è lo stesso Gesù.
CARDELLINO - Il cardellino è un altro uccellino associato alla Passione di Cristo e quindi alla Pasqua, utilizzato soprattutto dagli artisti che hanno affrontato la complessità del mistero pasquale inserendo nelle loro opere degli elementi naturalistici che la simboleggiassero. Uno di questi è la Madonna del Cardellino, dipinta da Raffaello Sanzio nel 1506: il quadro ritrae Maria che osserva Gesù Bambino e San Giovannino intenti a giocare con un cardellino. Il nome di questo piccolo uccello richiama il cardo una pianta spinosa che evoca la corona di spine con cui il Cristo fu torturato nella Passione: una tradizione racconta che questo uccellino e il pettirosso si macchiarono di sangue nel tentativo di estrarre una spina particolarmente profonda dalla fronte di Gesù.
BILBY - Il bilby è un piccolo marsupiale australiano che in quel continente è utilizzato come simbolo pasquale in sostituzione del coniglio, tanto da essere chiamato "Coniglietto pasquale australiano". Questo piccolo animale ha grandi orecchie senza peli, simili a quelle di un canguro, zampe posteriori lunghe e sottili e una pelliccia morbida e setosa, colorata di grigio-blu. Dato che in molte regioni dell'Australia la sua sopravvivenza è messa a rischio proprio dal coniglio, specie non autoctona e dagli impatti devastanti per la sua prolificità, il bilby è stato scelto come simbolo pasquale proprio al posto del classico coniglietto. Chi avrebbe immaginato che un animale pauroso e inetto come il coniglio potesse diventare il cattivo della storia!