ABETE NATURALE O FINTO? – Secondo un’indagine di Coldiretti, L'albero di Natale è presente in nove case italiane su dieci: in oltre metà dei casi si trattava di un albero sintetico, in generale di plastica, più facile da gestire, ma non necessariamente più sostenibile rispetto a un abete vero. Fino a qualche anno fa si pensava che addobbare un abete vero equivalesse a sacrificare un piccolo albero, dato che difficilmente l’abete riesce a sopravvivere al periodo delle Feste. Negli ultimi tempi, invece, la coscienza ecologista ha riconsiderato queste convinzioni: gli abeti sintetici, infatti, sono prodotti a partire dal petrolio, sono non biodegradabili e il loro trasporto produce notevoli quantità di inquinamento. Si calcola infatti che per un singolo abete di plastica (di solito PVC e polietilene tereflalato) occorrono circa 20 kg di petrolio mentre il processo di lavorazione rilascia nell’atmosfera 23 kg di CO2. Per non parlare del fatto che, quando vengono buttati via, gli abeti finti devono essere smaltiti nei rifiuti speciali e impiegano anche 200 anni a degradarsi. Se decidiamo di addobbare un albero sintetico, dunque, acquistiamone uno di buona qualità e che davvero ci piaccia, in modo da utilizzarlo per più anni e da non essere indotti alla tentazione di sostituirlo il Natale successivo.