Un'alternativa casalinga agli omogeneizzati industriali
© Istockphoto
Quando il bambino finisce di essere allattato esclusivamente al seno, inizia il delicato (e controverso) periodo dello svezzamento. A tal proposito, i pareri e le scuole di pensiero sono differenti. Si spazia dallo svezzamento più "tradizionale" sino alla pratica dell'autosvezzamento, sempre più seguita dalle nuove generazioni di mamme. In ogni caso, quando il bambino ha circa sei mesi, le pappe diventano il leitmotiv di quasi tutte le conversazioni tra mamme. Si apre, così, il dilemma riguardante gli omogeneizzati industriali. Questi ultimi sono sicuri, equilibrati dal punto di vista nutrizionale e, soprattutto, pratici. Però è possibile sostituirli, o alternarli, con le pappe fatte in casa. Non si tratta di un lavoro particolarmente impegnativo, soprattutto se ci si organizza per tempo e considerati gli indubbi vantaggi: scelta della materia prima, esclusione di sale e zucchero, costi minori.
La frutta - Per chi segue lo svezzamento classico, la frutta è il primo alimento solido a essere introdotto nella dieta del bambino. Di solito, le indicazioni del pediatra stabiliscono una sorta di "ordine" riguardo all'introduzione delle diverse tipologie di frutti. Nel primo periodo, via libera a mele, pere e banane. Gli omogeneizzati di frutta possono essere preparati tranquillamente, e con pochissima fatica, a casa. Anzi, spesso la frutta non richiede neppure una vera e propria omogeneizzazione. Per esempio, la mela può essere semplicemente grattugiata. Così come la banana viene facilmente ridotta in purea, schiacciandola con la forchetta. Il plus di queste preparazioni è che non vengono aggiunti né conservanti, né zuccheri. Inoltre, è possibile scegliere personalmente la frutta di stagione e la sua provenienza geografica.
Il brodo vegetale - Tutte le pappe per lo svezzamento, richiedono la preparazione del brodo vegetale. Quest'ultimo può essere cucinato utilizzando svariati tipi di verdura. Di norma, si inizia facendo bollire una patata, una zucchina e una carota. E, soprattutto, non aggiungendo sale. Il brodo vegetale è la base della pappa ma comporta un certo impiego di tempo quotidiano. Un'idea vincente, per avere una buona scorta di brodo, è prepararne una grande quantità nel weekend surgelandolo, poi, in pratiche monoporzioni.
Le verdure - Le prime pappe prevedono il brodo vegetale come base, con aggiunta di creme di cereali (riso, tapioca, mais..) e verdure passate, oppure omogeneizzato di verdura. Per evitare di acquistare sempre gli omogeneizzati a base di ortaggi, si possono preparare in casa gustose creme di verdure di stagione (tenendo sempre conto delle indicazioni del pediatra, riguardo all'ordine di introduzione dei cibi). Per preservare le proprietà degli ortaggi, è consigliabile cuocerli al vapore e poi ridurli in purea. Inoltre, la verdura utilizzata per preparare il brodo non andrebbe mai scartata ma frullata e conservata in monoporzioni congelate (per esempio, utilizzando la vaschetta del ghiaccio).
Carne e pesce - Per quanto riguarda le proteine di origine animale, di norma le prime pappe prevedono l'aggiunta di carni molto digeribili (bianche) e poi, di seguito, l'introduzione del pesce (merluzzo, sogliola, platessa). Ovviamente, sono previsti anche i formaggi freschi e, in ultimo, le uova. In commercio, sono numerose (e ben calibrate dal punto di vista sia dei nutrienti, sia delle quantità) omogeneizzati e liofilizzati di carne o pesce da aggiungere alle pappe. Però, è possibile preparare tutto anche in casa. Basterà utilizzare la giusta quantità di carne o pesce freschi (in accordo con le indicazioni del pediatra) e cuocere il tutto al vapore, per poi omogeneizzare (la consistenza muterà a seconda dell'età del bambino).