Strategie salvavita per tutelare privacy e pace familiare
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In questi ultimi tempi la tendenza a creare ambienti di condivisione all'interno di condomini o aree residenziali, sta prendendo sempre più piede. Basti pensare alla nascita di fenomeni come le social street, per comprendere quanto sia importante l'esigenza di sentirsi parte di una comunità, di un vicinato. E quanto sia giustamente importante conoscere chi ci abita vicino, salutarsi e assicurarsi aiuto nei momenti di bisogno e/o di solitudine. Tutto ciò ha sicuramente un valore positivo e costruttivo. Ma esistono situazioni in cui il vicino diventa una sorta di calamità naturale: quando i vicini sono invadenti e irrispettosi della privacy, vanno fermati al più presto.
Essere chiari sin dall'inizio - Spesso, i detti delle nonne si rivelano veritieri. Tra questi, campeggia a caratteri cubitali "Si dà una mano e si prendono il braccio". Effettivamente, per alcune tipologie di persone, risulta difficile percepire il confine tra gentilezza e perenne disponibilità. Non dovrebbe, però, essere così arduo comprendere chi abbiamo di fronte. Infatti, il vicino invadente si rivela, solitamente, dopo poco che lo si conosce. L'importante, dunque, è chiarire immediatamente (con ferma gentilezza) che si è disponibili nel bisogno ma che si è capaci anche di mettere i necessari paletti.
L'educazione li tiene lontani - Un vicino invadente è spesso mosso dall'insofferenza verso comportamenti giudicati fastidiosi. Il campanello di casa può continuare a suonare perché il vicino è urtato dall'eccesso di rumore, da odori che provengono dalla cucina, dalla lavatrice in funzione nel primo pomeriggio... Una delle prime cose da fare, per tenere alla larga questi vicini potenzialmente invadenti, è quindi essere sempre educati e rispettosi. Se non vi è nulla di oggettivo per cui lamentarsi o farsi vivi, diventa molto difficile (e ingiustificabile) esercitare la tendenza a invadere la privacy altrui.
Mai cedere al pettegolezzo - I vicini che non conoscono il significato della parola privacy, di solito adorano il pettegolezzo condominiale. Per tenerli ben lontani dalle vite altrui (e, di conseguenza, anche dalla propria) è importante chiarire che non si ama la chiacchiera selvaggia sugli altri condomini. Come? Lasciando cadere il discorso, non appena il vicino invadente cerca l'appiglio. Ed è bene mostrarsi intransigenti su questo punto, esternando così quanto valore si dia alla privacy, propria e altrui.
Sfruttare le riunioni condominiali - Se, nonostante educazione e chiarezza, il vicino non dovesse mollare la presa, è importante che se ne discuta apertamente durante le riunioni di condominio. Il tutto, sempre con educazione e diplomazia. "Smascherati" di fronte a tutti i condomini, probabilmente, i soggetti più invadenti di sentiranno finalmente in dovere di modificare il proprio atteggiamento, optando per una maggiore riservatezza.
Il caffè? Che non diventi un appuntamento fisso - Capita a tutti: invitare il vicino per un caffè è quanto di più normale possa accadere nella vita di ogni giorno Eppure, il vicino invadente per antonomasia, trasformerà un saltuario (e desiderato) caffè in un rigido (e indesiderato) appuntamento fisso. Come chiarire che il "caffè" non è una routine ma semplicemente un invito casuale e di cortesia? Verbalizzando il concetto e dandosi appuntamento "a presto": restando, quindi, vaghi su giorno, ora e ulteriori dettagli. Se il vicino dovesse diventare insistente, è bene chiarire che si hanno impegni e che, dunque, ci si farà sentire non appena si avrà un po' di tempo libero.