Parlare con trasparenza, trovare soluzioni adatte, proporre giochi che aiutino i bambini a condividere sentimenti di paura e preoccupazione: ecco i consigli degli esperti
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Il Coronavirus ha mandato letteralmente in tilt milioni di famiglie in Italia, costrette a rimanere a casa con i propri figli a causa della chiusura delle scuole. Anche se diverse ricerche internazionali hanno evidenziato che il virus non è letale soprattutto per i più piccoli, c’è molta apprensione: come fare per aiutare i bambini a fronteggiare queste paure?
Comunicazione, innanzitutto: parlare in totale trasparenza con i propri figli rappresenta la priorità per affrontare un tema delicato come quello del Coronavirus. Renderli partecipi con proposte di gioco, come il “glitter experiment”, in cui il glitter è il batterio da spargere sulla mano per vedere come si diffonde da una persona all’altra, o il “tris del virus”, dove si disegna con carta e penna, è l'ideale per consentire ai più piccoli di entrare nel vivo del problema in maniera leggera sdrammatizzandolo e trasformandolo in momenti piacevoli, alleviando i timori.
Il web ci viene in aiuto: internet può essere una risorsa molto valida perché i genitori possono guardare siti e video adeguati all’età del bambino per intavolare una discussione sull'argomento. Per combattere al meglio la psicosi è necessario che i genitori dialoghino con i propri figli e li stimolino attraverso attività finalizzate alla risoluzione delle difficoltà che la vita può proporci di volta in volta, affrontando con curiosità e senza paura ciò che non si conosce, come spiega Eva Balducchi, co-fondatrice del Baby e Junior College.
Disegnare è facile e importante: utilizzare lo stop forzato dalla scuola in maniera pratica e intelligente è utile per coinvolgere i più piccoli in maniera divertente. L'idea simpatica? Invitiamoli a disegnare le forme bizzarre che questo virus può avere: sarà un gioco stimolante e perfetto per renderli più partecipi e attivi.
Calma e serenità: ricordiamo che quando genitori e familiari hanno a che fare con un’emergenza come questa è necessario diffondere calma e serenità, rassicurando chi ci circonda, ma soprattutto i bambini. Creare un clima positivo è essenziale per garantire il benessere psicofisico e allontanare stress e ansia.
Una nuova quotidianità: stare a casa con i propri bambini in questi giorni particolarmente difficili è utile per cercare di vivere il tempo ritrovato, riscoprendo il vantaggio di una quotidianità tra le mura domestiche. La pedagogista Mariarosa Porro sottolinea che è l’occasione perfetta per insegnar loro a prendere le cose nella maniera più giusta e per quello che sono, rispondendo alle loro domande e dando risposte adatte alla loro curiosità. Attenzione però a non andare oltre e a sottolineare che, come in tutte le storie, ci deve essere il lieto fine.