In casa ma senza tristezza

Curiosità e tradizioni di primavera legate alla Pasqua

Origini e riti segreti legati alla festa simbolo di rinascita e di bella stagione

10 Apr 2020 - 05:00
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© Istockphoto  |  La Pasqua porta con sé una serie di tradizioni molto antiche
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La Pasqua è una delle feste più antiche del nostro calendario: celebrata “ufficialmente” per la prima volta da Mosè, su indicazione divina, è ancora oggi segno di rinascita e di passaggio da ciò che è vecchio a ciò che è nuovo. Sono tanti i simboli legati a questa festa: alcuni, come la tradizione di consumare agnelli e capretti hanno un’origine strettamente religiosa, altri, come le uova e il coniglietto pasquale, vengono da tradizioni diverse. Scopriamone alcune tra le più conosciute, ma delle quali probabilmente molti ignorano il significato

CHE COSA VUOL DIRE PASQUA – Il nome deriva dall’ebraico Pesach, che significa passaggio. Indica per i fedeli della religione ebraica il passaggio di liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù in terra d’Egitto verso l'inizio di una nuova libertà nel cammino verso la terra promessa. Per i cristiani, invece, la Pasqua indica il passaggio dalla morte alla vita per Gesù Cristo e a una vita nuova per i suoi fedeli. 

LA DATA – La Pasqua non ha una data fissa, ma può cadere, a seconda degli anni, in giorni diversi. Questo avviene perché la sua collocazione è legata al calendario lunare e può oscillare tra il 22 marzo e il 25 aprile. La Pasqua cristiana cade sempre di domenica perché celebra la Resurrezione di Gesù dopo la Crocifissione e i Vangeli riferiscono che il Signore è risorto “il primo giorno dopo il sabato”. Si tratterà quindi della prima domenica dopo il primo plenilunio successivo all’equinozio di primavera (21 marzo). La Pasqua cristiana non corrisponde sempre con quella ortodossa perché gli ortodossi seguono il calendario giuliano mentre i cattolici e i protestanti hanno adottato il calendario gregoriano e i due conteggi dei giorni non sono allineati. 

LE UOVA DI CIOCCOLATO – L’uovo, con il guscio che si schiude e libera il pulcino, è il simbolo della vita che nasce e si rinnova. In un primo tempo, ma in Europa Centrale e soprattutto nei Paesi dell’est è ancora così, si donavano uova vere, di solito sode, con il guscio dipinto e decorato seguendo una tradizione nata addirittura nel Medioevo.  Le uova di cioccolato sono state invece inventate nel 1873 da un pasticcere di Bristol, in Gran Bretagna, mentre le uova più preziose mai donate nella storia sono quelle create dall’orafo Peter Carl Fabergé: il primo risale al 1883 ed è stato il dono pasquale dello zar Alessandro III alla zarina Maria Fëdorovna.

LA COLOMBA – Insieme alle uova di cioccolato è il dolce pasquale per eccellenza e raffigura la creatura simbolo della pace e della fratellanza universale. La leggenda vuole che nel Medioevo il re longobardo Alboino, dopo aver conquistato la città di Pavia, pretese la consegna di tutte le fanciulle vergini della città per saziare le sue voglie. Per placare il sovrano e distoglierlo da questa crudele pretesa, le donne della città presentarono al re un dolce a forma di colomba, volatile del quale il re era molto ghiotto, e il gesto ebbe successo. 

AGNELLO E CAPRETTO - La consuetudine di consumare queste carni in occasione della Pasqua risale alla Bibbia. Il Signore, prima di scagliare l’ultima piaga contro l’Egitto, ordinò a Mosè e alle famiglie del popolo ebreo di chiudersi in casa, di uccidere un agnello o un capretto da cucinare per cena e di tracciare con il sangue della bestiola un segno sulla porta. Quella notte l’Angelo vendicatore uccise tutti i primogeniti d’Egitto, risparmiando solo le case contrassegnate con il sangue. L’indomani mattina il Faraone accordò a Mosè e al suo popolo il permesso di mettersi in viaggio verso la terra promessa. Se vogliamo rispettare la tradizione, ma garantire ad agnelli e capretti una Pasqua cruelty-free, possiamo consumare un dolce tradizionale a forma di agnellino, tutto di pasta di mandorle. 

IL CONIGLIETTO PASQUALE – E' un piccolo simpatico personaggio molto amato soprattutto nell’Europa Nord Orientale. Simbolo di fertilità e di buon augurio primaverile, porta doni a tutti i bambini: questi però devono dare la caccia alle uova che la bestiolina dispettosa ha disseminato per tutto il giardino.

LE STREGHE – Non tutti i personaggi pasquali sono buoni e simpatici. Il folclore dei Paesi scandinavi è popolato anche di streghe malvage, in volo nelle notti comprese tra il venerdì e la domenica Pasqua. Per tenerle lontane, nella notte del Sabato Santo si accendono grandi falò per scacciarle e tenerle lontane dalle case e dai villaggi. 

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