Le “bufale” non conoscono stagioni: ecco le più diffuse tra quelle legate al mare alla vita di spiaggia, da sfatare una volta per tutte.
© istockphoto
Sotto il solleone fioriscono… le bufale e i falsi miti. Non sono solo consigli della nonna dei quali è stata dimostrata l’inefficacia, ma anche convinzioni radicate, forse perché le sentiamo ripetere da quando siamo piccoli, che possono essere fastidiose da seguire e addirittura creare danni alla salute. Vediamo le più comuni.
DOPO AVER MANGIATO NON SI PUÒ FARE IL BAGNO – E’ un tormentone che ci ha ossessionato quando eravamo bambini e che ci ha privato dei giochi in acqua per almeno due-tre ore dopo ogni pasto. La minaccia era quella di andare incontro a una pericolosa congestione, che poteva anche metterci in pericolo di vita. In effetti, tuffarsi dopo un pasto molto abbondante e mentre ci si trova in piena digestione, specie se l’acqua è molto fredda, può provocare uno shock termico e quindi la congestione. Il malessere può causare uno svenimento e quindi si può rischiare di affogare Non si corre alcun rischio invece se abbiamo consumato un pasto più leggero, ad esempio un panino, o un pezzetto di pizza, o un’insalata di riso e frutta. In questo caso si può fare il bagno tranquillamente, magari usando l’accortezza di immergersi gradualmente in modo da abituarsi alla temperatura dell’acqua.
FARE PIPÌ SULLE PUNTURE DI MEDUSA – Altra convinzione da sfatare: l’urina non ha alcun effetto sul veleno urticante delle meduse. Il suo ph non è infatti sufficientemente acido da neutralizzare l’alcalinità della sostanza urticante prodotta dai tentacoli e potrebbe al contrario aumentare l’irritazione della pelle. Meglio utilizzare uno stick apposito, da acquistare in farmacia e da tenere a portata di mano nella borsa da spiaggia, utile anche in caso di morsicatura di zanzara. Se abbiamo la disavventura di un incontro ravvicinato con uno di questi sgradevoli molluschi occorre ripulire cura la parte colpita, rimuovendo con delicatezza gli eventuali frammenti di tentacolo, e sciacquare con acqua e bicarbonato. Se l’area colpita è estesa o se il fastidio è molto intenso, può essere opportuno consultare il medico.
SE IL CIELO È NUVOLO NON CI SI SCOTTA – I raggi UV passano anche attraverso la copertura nuvolosa del cielo, anche se, ovviamente, in misura minore rispetto alle giornate soleggiate. La crema solare va utilizzata sempre, anche se si sta sotto l’ombrellone: in questo caso i raggi vengono riflessi dalla sabbia e ci scottano comunque. Per ripararsi con sicurezza meglio indossare una maglietta.
LA CREMA SOLARE CI PROTEGGE TUTTO IL GIORNO – Non è così. Per avere tutta la protezione che ci serve, occorre applicare la crema almeno mezz’ora prima di esporsi al sole e ripetere l’operazione più volte al giorno, specie se si suda molto e si fa spesso il bagno.
SE NON MI SCOTTO NON MI ABBRONZO – Sbagliatissimo. La scottatura solare, oltre ad essere dolorosa e pericolosa per la salute, porta la pelle a desquamarsi rapidamente e quindi è quanto di peggio si possa immaginare per ottenere una bella abbronzatura uniforme. Un buon solare è indispensabile, abbassando gradualmente il fattore di protezione man mano che la pelle produce melanina.
MAI STARE AL SOLE SE SI ASSUMONO FARMACI – Questo è vero, ma dipende dai farmaci. Gli antibiotici, ad esempio, non vanno d’accordo con i raggi solari e possono causare macchie sulla pelle e altri inconvenienti . La pillola anticoncezionale non sembra causare problemi, a quanto si sa al momento, anche se esiste ancora un certo dibattito in proposito. Nessun problema invece con vitamine e integratori. Cautela anche con i farmaci per regolarizzare la pressione: il caldo può favorire l’ipotensione, per cui i due effetti potrebbero sommarsi. Nel dubbio, consultare il medico o leggere attentamente i foglietti illustrativi.
MAI PORTARE IN SPIAGGIA LA MAIONESE – La maionese è una salsa delicata e facilmente deperibile, specie se di preparazione domestica. Quella in vasetto, invece, è acidificata per ridurre il deterioramento e uccidere i patogeni eventualmente presenti ed è quindi sicura. Naturalmente non va portata avanti e indietro più volte tra casa e spiaggia e va conservata nella borsa termica evitando di esporla al calore. Semmai è meglio farne a meno perché aggiunge grassi e calorie inutili al nostro pic nic.
I SEMI DELL’ANGURIA FANNO MALE E NON VANNO INGOIATI – E’ falso. I semi passano attraverso l'intestino senza fare danno: se dovessimo masticarli ad uno ad uno, l’unico inconveniente sarebbe ingerire una quantità eccessiva di calorie. Tra l'altro, i semi dell'anguria sono perfettamente commestibili e fanno parte della cultura gastronomica di Paesi come la Nigeria e la Cina.
UN GELATO COME PRANZO – Sostituire il pasto con un gelato è uno sfizio che ci si può concedere solo occasionalmente. Un bel cono è infatti molto ricco di grassi e zuccheri, quindi molto calorico, ma privo dei nutrienti che ci trasmettono senso di sazietà. Quindi, oltre ad aver ingurgitato l’equivalente energetico di un pasto, ci troveremo ad avere fame di nuovo nel giro di poco tempo e saremo portati a mangiucchiare in continuazione. Un vero autogol per la linea.
SPORT DRINK AL POSTO DELL’ACQUA – Chi sostituisce l’acqua con le bevande saline pensate per lo sport non fa un favore al suo organismo: invece di integrare le sostanze perse con il sudore, farà il pieno solo di alcuni minerali come il potassio, calcio e il magnesio, mentre rimarrà in carenza di sodio. Meglio dissetarsi con l’acqua e reintegrare i sali con frutta e verdura.