Dipendenza da app

Gioco d'azzardo: i bambini sono in pericolo?

Le app di giochi d’azzardo per bambini si moltiplicano e si rendono sempre più seducenti agli occhi dei piccoli giocatori

17 Ott 2014 - 09:00
 © agenzia

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Fino a pochi mesi fa si contavano sulle dita di una mano, ora sono più di 30 e sono in costante aumento. Parliamo delle app che mascherate da giochi innocenti, celano dietro alla loro grafica accattivante e colorata, un vero e proprio embrione di gioco d'azzardo. I premi sono virtuali (come l'accesso ai livelli successivi per esempio) ma l'accanimento e la dipendenza sviluppati nei bambini sono più che reali. Basta fare una piccola ricerca negli store dei vari device per averne la riprova e rabbrividire.

Il pericolo più grave sta nel fatto che le app in generale, sono spesso motivo di confronto e dialogo tra i bambini e, in alcuni casi, uniscono fasce d'età diverse: i più piccoli, per sentirsi “grandi”, scaricano le app dei loro amici delle medie. E così il tam tam corre veloce e l'app viene scaricata da migliaia di ragazzini. In un'epoca in cui la paghetta può essere versata su una carta di credito ricaricabile che poi il ragazzino connetterà al proprio store, il passo tra giocatore e dipendente dal gioco d'azzardo è veramente troppo breve. Il boom delle scommesse virtuali tra i ragazzi del liceo ne è un triste esempio.

Esistono dei movimenti contro il gioco d'azzardo, come il Movimento No Slot, attraverso i quali ci si può informare e capire come poter prevenire il fenomeno; in linea di massima il tema riguarda anche i genitori che devono avere la consapevolezza che le app simil slot sono da evitare così come l'esperienza della scommessa virtuale sotto una certa età.

Il Movimento No Slot conduce sia a Milano che a Pavia, la città dove è più grave il tema dell'azzardo, degli incontri nelle scuole in cui i ragazzi stessi hanno capito il pericolo da evitare e sono diventati ambasciatori di una cultura della legalità. Cultura che i genitori dovrebbero trasmettere ai figli fin da piccolissimi.

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