Stanze dal piacevole tepore anche senza spingere al massimo il riscaldamento? Puoi, con alcune piccole accortezze e i consigli della nonna
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Non appena arriva l'autunno, il desiderio è immediatamente quello di avere un "nido" caldo. Certamente, i caloriferi fanno la loro parte ma anche sistemando a dovere la casa si può creare un'oasi di gradevole tepore senza aumentare a dismisura i consumi del riscaldamento. Anzi, i termosifoni a massimo regime non solo inquinano ma tendono a rendere l'aria molto secca. In questo caso, i consigli della nonna risultano preziosi ed efficaci: dal forno acceso ad hoc agli indimenticabili serpentoni da piazzare sotto le finestre e ovunque vi siano spifferi.
Il doppio uso del forno - Cosa c'è di più piacevole di una torta o un arrosto preparati in una sera autunnale? Il forno, in questo caso, può diventare un valido sostituto al termosifone. Il calore sprigionato in cottura e molto tempo dopo, garantirà un gradevole tepore in cucina ma anche nelle stanze limitrofe. E si può persino spegnere momentaneamente il calorifero della cucina o della sala da pranzo godendosi il doppio lavoro del mai così utile elettrodomestico.
Bye bye spifferi - Tra i principali alleati della dispersione di calore in casa, troviamo sicuramente gli spifferi. Poco presenti nelle abitazioni di nuova costruzione (con infissi in alluminio e doppi vetri), gli spifferi sono invece all'ordine del giorno nelle case un po' datate e con le finestre in legno. Per chiuderli, sono sufficienti i mitici serpentoni imbottiti che utilizzavano le nonne vicino alle finestre. Oggi disponibili in diverse forme e colori (addirittura in versioni design) per assecondare ogni tipo di gusto, compreso quello dei bambini. Non solo finestre, però: gli spifferi maggiori spesso arrivano anche dalla porta di casa! Quindi, un giro di ricognizione è d'obbligo prima che arrivino i rigidi climi invernali.
Caloriferi liberi - I termosifoni andrebbero lasciati il più possibile liberi da orpelli e mobili, affinché il calore si espanda in tutta la stanza. Dunque no ai classici davanzali o ai copri-termosifoni che ne limitano il raggio d'azione. Sì, invece, alle termovalvole (tra poco obbligatorie e quindi già installate nei nuovi condomini) che permettono di regolare finalmente la temperatura dei caloriferi a seconda delle differenti ore della giornata. Addio quindi ai climi tropicali in salotto (con conseguente picco dei consumi) e a infradito e canotte in pieno inverno.
Se il bagno è freddo - Tra le stanze più temute dai freddolosi, svetta il bagno. Di norma, infatti, i riscaldamenti vengono accesi verso le sette del mattino e, per chi si alza prima, il bagno può diventare una vera e propria tortura. Per evitare risvegli traumatici, si possono unire necessità e piacere regalandosi un magnifico bagno caldo nell'attesa che i termosifoni arrivino a temperatura. Per chi preferisce la doccia, è consigliabile lasciar scorrere un po' di acqua calda e, al contempo, eliminare l'eccesso di umidità con un piccolo termoventilatore da posizionare lontano da lavandini, box doccia e vasche.