Quattro consigli di pensiero positivo e un libro di storie per insegnarlo anche ai più piccini
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Mai come in questo periodo abbiamo avuto bisogno di buonumore e, naturalmente, non è mai stato altrettanto arduo conquistarlo e mantenerlo. Eppure, con il sorriso tutto diventa più facile: se poi abbiamo dei bambini in casa è ancora più urgente creare intorno a loro un ambiente sereno e rassicurante che li protegga dall’incertezza del mondo esterno: dato che i piccoli sono come spugne e percepiscono immediatamente lo stato d’animo delle persone che li circondano, per preservare la loro tranquillità non c’è altra strada che conservare ottimismo e buonumore a nostra volta. La missione può sembrare difficile, ma non è certamente impossibile.
Come possiamo noi genitori aiutare i nostri piccoli a coltivare il buonumore? Ecco alcuni consigli dello psicologo Terenzio Traisci, formatore di Psicologia Positiva specializzato in Edutainment, ovvero formazione attraverso l’intrattenimento, ed esperto nella gestione dell’umore, della motivazione e del cambiamento. Terenzio Traisci ha anche fornito consulenza alla creazione del nuovo libro di Barbara Franco intitolato “Alla scoperta del buonumore” (edizioni Gribaudo nella collana Quid+) con cinque storie illustrate pensate per i bimbi a partire dai 2 anni e corredato da un libro guida per i genitori. Nel libro, i due piccoli protagonisti imparano a vedere le cose dal lato giusto. Terenzio Traisci, per aiutare i genitori a vivere essi stessi in prima persona in modo sereno e positivo, invita gli adulti a tenere a mente questi quattro tips, utili nella vita di tutti i giorni.
IL BUONUMORE È UN MEZZO, NON UN FINE – Lo stato d’animo con cui affrontiamo le nostre giornate dipende in larga misura da noi. L’ottimismo e il sorriso non sono un traguardo da raggiungere, ma un importante strumento per arrivare ai nostri obiettivi. Se lo trasformiamo nel nostro fine ultimo, finiamo con il delegare ad altri il controllo del nostro umore. Affrontare la vita con il sorriso sulle labbra, al contrario, significa conquistare uno strumento per gestire le emozioni difficili. Insegnare questo atteggiamento ai bambini, anche da piccoli, è importantissimo per dare loro gli strumenti utili a rapportarsi alle difficoltà e alle situazioni negative con un approccio positivo.
LE QUATTRO A DELL’OTTIMISMO – La capacità di sorridere ha anche una componente biochimica: sappiamo che nel nostro organismo sono presenti alcune sostanze che modulano il tono del nostro umore: la serotonina è uno dei più importanti. Per stimolare la produzione di questa molecola dobbiamo tenere presenti quattro importantissime A: Ambiente, Allenamento, Alimentazione e Atteggiamento. Stare in un ambiente sano, possibilmente in mezzo alla natura e frequentare persone positive, fare attività fisica, alimentarsi in modo completo e variato e conservare un atteggiamento positivo aiuta grandi e piccoli a stimolare la produzione di serotonina e quindi ad essere di buonumore.
CAMBIARE IL PUNTO DI VISTA – Per coltivare un atteggiamento positivo anche nei confronti di realtà negative dobbiamo imparare (e insegnarlo ai nostri figli) a cambiare il nostro punto di vista sulla realtà. Ad esempio, posiamo ricordare a noi stessi che ogni difficoltà ha sempre una soluzione e che ciascuno di noi ha le risorse per trovarla. Possiamo così aiutare i nostri bambini a rapportarsi alle situazioni quotidiane con la consapevolezza: che, se anche capita qualcosa di brutto, c’è sempre un aspetto buono da cui ripartire. In questo modo li aiuteremo ad “allenarsi” al pensiero positivo, migliorando anche la loro sicurezza e padronanza di sé.
CON I PICCOLI: L’IMPORTANZA DELLE DOMANDE GIUSTE – Per insegnare ai nostri bambini ad essere di buon umore e a guardare la realtà con ottimismo, dobbiamo aiutarli a porre le domande che li aiutino a stabilire una diversa prospettiva sulle cose. Il potere delle domande che i bimbi rivolgono agli adulti di riferimento, ma anche a se stessi, è molto importante ed è il modo naturale in cui i piccoli si rapportano alla realtà. La persona che sa osservare con ottimismo il mondo circostante, grazie al suo stato d’animo sereno può riconoscere più facilmente il modo più favorevole di agire, gli ambiti i