Secondo una recente ricerca, quando i bambini imparano a leggere, i genitori smettono di raccontare favole. Passando il testimone a tablet e smartphone
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Leggere ad alta voce, raccontando storie e favole ai bimbi è fondamentale per la loro crescita. Già dai 6 mesi di età un neonato è capace di ascoltare e la lettura precoce contribuisce a sviluppare le sue capacità cognitive, aiutandolo nell'alfabetizzazione linguistica. Non solo: le favole della buonanotte sviluppano anche le capacità emotive e relazionali del bambino, che si immedesima nei personaggi e nelle trame delle storie, stimolando anche l'intelligenza logica.
I genitori dei bambini tra 0 e 6 anni sembrano molto propensi a questa attività. Che però viene abbandonata troppo precocemente: già a 7 anni, cioè quando i bambini imparano a leggere da sé. La lettura ad alta voce, soprattutto nel momento che accompagna il sonno, lascia il passo all'intrattenimento con tablet, pc o televisione! Secondo un'indagine della Oxford University Press, condotta su un campione di mille genitori con figli tra i 5 e gli 11 anni, il 44% di loro smette di leggere ai bambini intorno al settimo anno di età. Un errore secondo James Clement, ex preside di scuola elementare, secondo il quale continuare a leggere assistiti da mamma e papà è fondamentale per i piccoli allievi.
Infatti i bambini che leggono per piacere al di fuori dell'orario scolastico risultano più bravi sia in inglese, che in matematica! Lo dice il recente rapporto della London School of Education, cercando di incoraggiare l'amore per la lettura in casa, un valore capace di garantire il successo e la felicità futura dei figli. Soffermarsi su parole nuove e discutere degli argomenti letti stimola l'apprendimento dei bambini, oltre a costituire del "tempo di qualità" passato con i figli. Non servono ore passate sui libri: 10-15 minuti al giorno sono sufficienti per stimolare l'apprendimento scolastico.
Anche in Italia esistono vari progetti per sensibilizzare le famiglie all'importanza della lettura ad alta voce. Il progetto "Nati per Leggere" promuove l'attitudine alla lettura nella popolazione infantile già dal 1999, avvalendosi della collaborazione tra pediatri e bibliotecari. "Leggere per Crescere" è invece un progetto della Glaxo Smith Kline nato nel 2004 che si prefigge di diffondere l'amore per i libri fin da piccoli, grazie alla lettura ad alta voce condivisa dai familiari.