Buone abitudini

Lavare la frutta prima di mangiarla: serve davvero?

Le nonne lo consigliano da anni e la scienza lo conferma: è un’operazione necessaria per l’igiene e la salute

29 Ago 2018 - 14:30

E’ una delle norme di igiene consigliate dalla tradizione domestica di mamme e nonne: la frutta va mangiata preferibilmente con la buccia, ma dopo averla ben lavata. Lo stesso vale per la verdura che si consuma cruda. Molti pensano che l’acqua serva solo a rimuovere sostanze che non sono comunque dannose per la salute e che non elimini comunque quelle pericolose eventualmente presenti: il lavaggio sarebbe quindi superfluo o addirittura inutile. Gli studi scientifici dimostrano però che le cose non stanno così e che lavare accuratamente frutta e verdura è una sana abitudine a cui non rinunciare. Non tutti i lavaggi però sono ugualmente efficaci: ecco allora come procedere per tutelare il più possibile la nostra salute.

IL LAVAGGIO E I SUOI PERCHE’ – La raccomandazione viene dal CDC di Washington, il Centro per il Controllo delle Malattie della capitale statunitense: anche senza considerare i trattamenti a cui sono sottoposte le piante durante la coltivazione e le impurità che alcuni ortaggi possono raccogliere dal terreno, prima di arrivare sulla nostra tavola frutta e verdura subiscono una lunga serie di passaggi durante i quali vengono trattati e manipolati in molti modi. Possono quindi subire diversi tipi di contaminazioni, riconducibili a due diverse tipologie: batterica e da pesticidi. Contro la prima, un buon lavaggio con una soluzione di acqua e bicarbonato è efficace nel garantire la pulizia e l’igiene; molto più difficile è rimuovere i residui di sostanze chimiche. Quelli presenti sulla buccia vengono rimossi abbastanza efficacemente dal lavaggio con acqua, mentre poco si può fare per quelli sistemici. La migliore precauzione sta nell’acquistare frutta e verdura provenienti da fonte sicura, leggere bene le etichette dei prodotti confezionati e, al limite, sbucciare frutta e ortaggi prima di consumarli, anche se la maggior parte dei nutrienti si trova proprio nella buccia.

L’ACQUA NON BASTA – La domanda quindi non è se lavare frutta e verdura prima di mangiarli: il tema è semmai come fare per igienizzarli nel modo più efficace. Una sciacquata veloce sotto il getto dell‘acqua del rubinetto serve a ben poco: dopo un primo passaggio sotto l’acqua, per rimuovere gli eventuali residui di polvere e terra, occorre immergere i vegetali in una apposita soluzione igienizzante di tipo chimico oppure in una di preparazione domestica a base di acqua e bicarbonato (un cucchiaio di bicarbonato di sodio per litro d’acqua) e lasciare in immersione per 5-15 minuti. Se la frutta o le foglie di verdura vi sembrano molto sporche, può essere opportuno ripetere brevemente l’operazione una seconda volta rinnovando la soluzione. Acqua e bicarbonato sono sufficienti per rimuovere la maggior parte delle impurità e dei batteri, compresi quelli più “cattivi” come la salmonella e l’Escherichia coli. In alternativa al bicarbonato si può utilizzare una soluzione di acqua e aceto, in proporzione di 2 a 1 (ad esempio due bicchieri di acqua e uno di aceto): si immergono i vegetali nella soluzione per 15-30 minuti, poi si sciacqua in acqua strofinando bene la buccia. Si può anche mischiare in una tazza d’acqua da 250 ml un cucchiaino di bicarbonato di sodio e un cucchiaio di succo di limone; quando il composto è ben amalgamato si inserisce in uno spruzzatore e si vaporizza su frutta e verdura; si lascia agire per una decina di minuti e poi si lava in acqua, strofinando bene la buccia.

LE INSALATE IN BUSTA – Teoricamente le insalate confezionate dovrebbero essere già igienizzate e pronte l’uso. In realtà occorre leggere attentamente le etichette: se la dicitura parla di “insalata mondata”, significa che si tratta di foglie scelte e, appunto, mondate, ma no lavate. Occorre quindi procedere alla normale igienizzazione prima di condire e mangiare. L’insalata confezionata e dichiarata come “pronta da condire” è invece selezionata, sottoposta a diversi lavaggi e asciugatura, poi confezionata ed etichettata con data di scadenza. In questo caso si può saltare il lavaggio, a meno che non siano presenti foglie appassite e altri guasti visibili, segnale che in qualche momento potrebbe essere stata interrotta la catena del freddo.

LA SCORZA DEGLI AGRUMI – Merita particolare attenzione, anche quando la si utilizza in una ricetta. In alcuni casi, di solito segnalati con cartellini sui banchi del mercato o della grande distribuzione, la scorza potrebbe essere non edibile, se il frutto è stato trattato con alcuni tipi di sostanze conservanti. Meglio utilizzare frutti di provenienza sicura, meglio ancora se biologica. In ogni caso è indispensabile un lavaggio molto accurato per eliminare residui di terra, polvere o altra sporcizia.

IL LAVAGGIO PERFETTO – Ecco un piccolo vademecum per un’efficace pulizia di frutta e ortaggi.
1- Prima di toccarli, lavarsi accuratamente le mani
2 – Non lavare frutta e verdura se si ha intenzione di conservarla in frigorifero perché potrebbero svilupparsi dei microrganismi. Meglio procedere prima del consumo
3 – Lavare sotto il getto dell’acqua corrente e potabile per togliere lo sporco, ridurre la carica batterica e eventuali tracce di sostanze chimiche rimaste sulla buccia
4 – Lavare anche i frutti che poi verranno sbucciati
5 Usare per il primo lavaggio acqua tiepida: solo l’insalata va lavata in acqua fredda
6 I frutti e gli ortaggi con la buccia dura possono essere sfregati e spazzolati leggermente
7 Eliminare le eventuali parti ammaccate o graffiate, nelle quali possono svilupparsi batteri e altri microrganismi
8 Igienizzare seguendo le istruzioni esposte sopra.

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