Maternità

Mamme e figli: quando tornare al lavoro fa bene a entrambi

Il distacco provocato dal rientro al lavoro dopo la maternità aiuta i bambini ad acquisire indipendenza e a costruirsi un’idea più avanzata della parità tra uomo e donna

10 Mar 2015 - 17:15
 © agenzia

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Numerosi sondaggi rivelano che sono rimasti in pochi a dubitare che una donna che ha anche un impiego retribuito fuori (o in) casa, riesca anche a svolgere appieno e al meglio il lavoro di mamma. Questi giudizi gratuiti che la società riversa sulle neomamme fanno sì che, al momento di rientrare al lavoro dalla maternità, esse abbiano dubbi e ripensamenti.

E invece le notizie che arrivano tramite una recente ricerca pubblicata sul Psychological Bulletin sono ottime: ricominciare a lavorare poco dopo la nascita di un figlio, influisce poco sul suo sviluppo psicologico e sulle sue future prestazioni scolastiche.

Se si tratta di una famiglia con difficoltà economiche, la scelta della mamma di rimanere a casa e, quindi, di lasciare il lavoro, avrà più ripercussioni negative che positive.

Dal punto di vista educativo, avere una mamma che lavora è un ottimo esempio. Per le figlie femmine questa situazione offrirà un modello positivo in cui identificarsi e uno stimolo a superare gli stereotipi di genere, a pensarsi come esseri umani completi e liberi. I figli maschi, invece, avranno modo di abituarsi a non vedere alcuna differenza tra il genitore maschio e il genitore femmina: stessi diritti e stessi doveri.

Le mamme lavoratrici dovrebbero sapere che il loro ruolo è importantissimo, e che quella che a volte viene da loro percepita come assenza, come una mancanza quotidiana o come piccola imperfezione nel rapporto madre-figlio, per i bambini è meno importante di quanto si pensi.

Infatti a partire dai 4-5 anni l'influenza dei coetanei è per molti aspetti più profonda di quella familiare, e quindi è importante che i nostri figli stiano con altri bambini per imparare a costruire relazioni, gestire i conflitti e farsi rispettare.

La felicità dei bambini non dipende da quanto sarà lucida e pulita la casa, bensì da quanto si sentiranno amati e da quanto tempo di qualità verrà loro dedicato. Dipende da come deciderete di costruire il rapporto con loro. Chi lo dice che farvi aiutare a riordinare casa non potrà essere divertente oltre che educativo? E soprattutto, uscendo per lavorare, regalerete loro l'opportunità di essere più indipendenti e di imparare a relazionarsi con altri adulti come i nonni o la tata che avranno tanto da insegnare loro oltre quello che potranno imparare fra le mura domestiche.

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