Dalle bomboniere ai fiori passando per gli inviti e il catering: ecco quali sono le accortezze per il giorno più bello in versione green
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Un matrimonio sostenibile e vicino agli obiettivi di impatto minimo sull'ambiente: è questa la scelta che sempre più coppie perseguono per festeggiare il giorno più bello della loro vita. Un'occasione di festa, che sia lontano dagli eccessi inutili, che poi spesso si trasformano in sprechi, in versione green. Una tendenza ormai consolidata, quella dell’eco-wedding, che a poco a poco sta conquistando una sempre più ampia popolarità tra i futuri sposi.
tanto per cominciare, per essere davvero green le nozze devono svolgersi in una location che rispetti appieno questa filosofia. La scelta deve quindi ricadere su luoghi adatti, possibilmente originali, ma assolutamente autentici. In quest'ottica, sono perfetti un agriturismo, un vecchio casale, e perfino uno spazio museale, che adeguatamente aggiustato può trasformarsi in una location unica e ricca di personalità per garantire un giorno indimenticabile. Anche semplici giardini domestici vanno benissimo per l'occasione: ormai, sempre più coppie puntano a condividere il giorno del sì con pochi e sceltissimi invitati, quindi potrebbero non rendersi necessari grandi spazi, purché la location individuata sia opportunamente sistemata. Quanto alla luna di miele, pur costituendo il viaggio per eccellenza, in una logica green non dovrebbe comportare eccessivi spostamenti in aereo. Invece delle consuete mete esotiche, con lidi da sogno e infinite distese di sabbia bianca, sì a luoghi semplici, ma densi di storia e tradizione e magari immersi nella natura che spesso offre, anche in Italia, panorami davvero mozzafiato.
per essere sostenibile, uno sposalizio non può prescindere dall'evitare lo spreco di cibo. Secondo le statistiche, finisce nella spazzatura tra il 30 e il 50% del catering servito durante il ricevimento. Uno sciupio davvero considerevole, tanto più che si può evitare abbastanza agevolmente. Infatti, si può preventivare pensare di donare il cibo avanzato alle diverse associazioni benefiche che si mettono a disposizione per il ritiro o concordando in anticipo con la società di catering come smaltire gli eventuali residui. Il suggerimento è di verificare attentamente se questa sia un'opzione possibile. Un'altra simpatica soluzione è quella di organizzarsi con la cucina nella preparazione di piccoli pacchetti per gli ospiti, che al termine della cerimonia potranno portare via un pezzo di torta o un ottimo antipasto. La "doggy bag" è abitudine ormai riconosciuta in tantissimi paesi ed è la soluzione perfetta per evitare sprechi che consente anche di godersi un ottimo pasto pronto quando si torna a casa.
Per contenere i costi e sposarsi secondo le regole della sostenibilità, ecco qualche semplice suggerimento da mettere in pratica senza troppa fatica. Si può partire con le partecipazioni: invece di utilizzare quelle classiche in cartoncino, si può mandare l'invito via e-email, evitando anche la spesa del francobollo e nello stesso tempo avendo la certezza della ricezione quasi istantanea. Per contenere le emissioni, l'ideale è organizzare trasporti collettivi per gli ospiti: meno auto private da gestire, anche per il parcheggio, e tanto divertimento in più per amici e familiari che possono godersi la giornata in serenità dall'inizio alla fine. Quanto all'outfit, per l'abito da sposa oggi si punta sui tessuti naturali oppure su vestiti realizzati con la plastica riciclata, bellissimi e super green. Infine, per le bomboniere vince la scelta solidale: permettono di condividere la gioia dell'occasione speciale e, allo stesso tempo, di sostenere una causa importante.
un tempo dell'organizzazione delle nozze si occupavano direttamente le famiglie e naturalmente gli sposi stessi. Negli ultimi anni, però, è diventata centrale la figura del wedding planner, una specie di direttore lavori che si occupa della cerimonia sotto tutti gli aspetti: dalla chiesa alla scelta dei fiori, dal catering all'intrattenimento, fino all’abito della sposa e al servizio fotografico. È una scelta per molti aspetti condivisibile, soprattutto per quel che riguarda l'ottimizzazione dei tempi: quando gli sposi hanno impegni professionali o di altro tipo, non devono preoccuparsi pressoché di nulla e si risparmiano anche un bel po' di ansia e stress legati alla preparazione dell'evento. Tuttavia, alleggerirsi di questo peso toglie anche un po' di quel mordente che fa di questo giorno il "grande giorno", intriso com'è di emozioni, inciampi e incidenti di percorso, e priva inoltre delle grandi e piccole soddisfazioni che pure lo rendono indimenticabile. Inoltre, far da sé significa anche creare una cerimonia unica e originale e non la riproposizione adattata di qualcosa di già visto. Ultimo, ma non meno importante, aspetto da tenere presente è il budget: il wedding planner è ormai una figura molto ricercata, la cui preparazione diventa sempre più specifica e costosa. Maggiore è il livello di professionalità richiesto, maggiore sarà l'importo da pagare: una variabile da non sottovalutare nell'economia complessiva del giorno del sì.