Obiettivo serenità

Natale: come affrontarlo con una famiglia allargata

Riunire figli, mezzi fratelli, nonni, ex partner e nuovi compagni è un’impresa complicata, ma possibile

18 Dic 2018 - 12:27
 © istockphoto

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Le famiglie allargate sono ormai numerosissime: in questi casi il Natale può essere un momento complicato, specie se sono coinvolti bambini piccoli e i gruppi di persone sono numerosi. Se decidiamo di ricreare, almeno per un giorno, il clima familiare unito e sereno che caratterizzava la famiglia al suo inizio, è opportuno essere consapevoli di alcuni aspetti della situazione e trovare un accordo preciso con l’ex coniuge, con i nonni e con gli altri adulti eventualmente presenti.

NON E’ UN OBBLIGO – Questo è il primo aspetto da non dimenticare quando si organizza la festa. Le Festività sono momenti in cui le tensioni familiari tendono a venire a galla con più facilità: accade anche nei nuclei tradizionali, dove le baruffe sotto l’albero tra suocera e nuora, tra cognate o tra cugini e cuginetti sono all’ordine del giorno. Figuriamoci che cosa può accadere se intorno alla stessa tavola si riuniscono ex partner, nuovi compagni e figli nati da unioni differenti. Per cui interroghiamoci con sincerità: siamo proprio certi di voler creare questa mistura potenzialmente esplosiva? Se i convitati si conoscono da precedenti incontri e se i rapporti sono perlomeno cordiali si può tentare, altrimenti è meglio lasciar perdere e festeggiare in momenti diversi e situazioni separate.

FAMIGLIA UNITA, ANCHE SE NON LO E’ – Meglio lasciar perdere anche se siamo consapevoli che la riunione “allargata” è dettate dal senso di colpa nei confronti dei figli per averli privati, con la separazione, dell’altro genitore. Ricreare ad arte, e per un giorno solo, una situazione di armonia a solo beneficio dei bambini, è artificioso e oltremodo difficile. Si può fare solo se papà e mamma sono in ottimi rapporti, ma anche in questo caso occorre cautela: specie se i bambini sono piccoli, si può trasmettere loro l’illusione che i genitori potrebbero tornare insieme e far ricominciare la vita di prima. La delusione successiva sarà cocente.

Sì AL NATALE ALLARGATO – La giornata di Natale tutti insieme va bene invece se i genitori sono freschi di separazione e i bambini sentono molto la mancanza dell’altro genitore. In questi casi vale la pena stipulare una “tregua” con l’ex partner e ingoiare qualche rospo perché la gioia del Natale dei piccoli vale più di ogni altra cosa. In questo modo trasmetteremo ai piccoli la certezza che papà e mamma, anche se non stanno più insieme, sono ancora amici ed entrambi vogliono bene ai loro bambini. Se pensiamo di poter gestire la situazione, partiamo alla grande. Altrimenti facciamo piani diversi: non c’è niente di peggio che avere tensioni e musi lunghi il 25 dicembre.

STEMPERARE LA TENSIONE – Il primo obiettivo è far sì che le giornate natalizie trascorrano in modo sereno. Sì dunque a suddividere la giornata in modo che i figli possano incontrare entrambi i genitori in momenti diversi, ad esempio passando la giornata e il pranzo con papà e la cena e a dormire dalla mamma, oppure la vigilia con il padre e i nonni paterni e il 25 con la mamma e l’altra metà della famiglia. Se ci sono difficoltà logistiche, non lasciamo che siano i figli a scegliere con chi trascorrere la festa: è una decisione troppo grande e gravosa per loro. Questa responsabilità spetta agli adulti, almeno fino a che i ragazzi non sono adolescenti.

NIENTE PRESENTAZIONI – Se i figli non hanno ancora incontrato il nuovo partner di papà e di mamma, le feste di Natale non sono il momento giusto per il primo incontro. Se desideriamo che il nuovo compagno o compagna trascorra con noi le Feste, dobbiamo organizzarci per tempo e presentarlo con alcune settimane di anticipo, oppure rimandare a dopo Capodanno.

RIUSCIAMO A COMUNICARE? – Le Feste di Natale richiedono organizzazione e senso pratico: per gestire il pranzo, i contributi dei vari commensali alle diverse portate e agli altri aspetti della festa non si può contare su messaggini e contatti WhatsApp: occorre parlarsi e prendere accordi, almeno telefonicamente. La cosa ci secca e comunicare ci innervosisce? E’ un chiaro segnale di pericolo, che suggerisce l’ipotesi di non avventurarci su un campo minato. Forse è meglio lasciar perdere.

PRONTO SOCCORSO PER L’UMORE – Prevediamo un “piano B” e un supporto d’emergenza se durante la giornata si dovessero creare momenti di imbarazzo o di eccessiva vivacità dei bambini: pianifichiamo con cura la giornata, prevedendo tante attività in cui coinvolgere adulti e bambini. Vanno bene i giochi da tavolo, un bel film natalizio da guardare tuti insieme, oppure una piccola caccia al tesoro in casa o in giardino, se abbiamo spazio a sufficienza. Potrà essere un po’ faticoso, ma se la giornata avrà successo ci lascerà un grande senso di soddisfazione. E alla fine tireremo un sospiro di sollievo: per fortuna il Natale è solo una volta all’anno.

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