LA DATA – La data della Pasqua viene calcolata in base al calendario lunare e per questo varia a seconda degli anni. Per i cattolici cade sempre di domenica perché, secondo i Vangeli, Gesù Cristo è risorto il primo giorno dopo il sabato. In particolare, la Pasqua cade la prima domenica dopo il primo plenilunio di primavera: dato che la primavera inizia con l’equinozio, quindi il 21 marzo, la festa può cadere tra il 21 marzo e il 25 aprile, a seconda delle annate. La Pasqua ortodossa e quella delle chiese orientali è calcolata invece secondo il calendario giuliano e non secondo quello gregoriano usato dai cattolici, per cui le due date non coincidono quasi mai. La Pasqua ebraica celebra il passaggio del popolo di Israele dalla schiavitù dell’Egitto alla libertà della Terra Promessa: la parola ebraica Pesach significa infatti “passaggio”.
LE UOVA – Sono il simbolo della nascita e quindi del passaggio a nuova vita. Secondo la tradizione, il pulcino che esce dall’involucro dell’uovo è una metafora che raffigura Gesù nell’atto di scoperchiare il Sepolcro al momento della Resurrezione. Le uova fin dall’antichità, con la loro forma perfetta, sono simbolo dell’unione di terra e cielo o dei quattro elementi (acqua, aria, terra, fuoco). Come guscio inerte che racchiude in sé la vita, sono segno della rinascita primaverile: le uova ricomparivano sulla tavola il giorno di Pasqua dopo il periodo di penitenza quaresimale. L’abitudine di portare in dono uova artificiali risale al Medioevo e alle classi nobiliari: si utilizzavano materiali preziosi come oro e argento, mente le prima uova con la sorpresa all’interno sono state costruite dall’orafo francese Peter Carl Fabergé alla fine dell’Ottocento su ordinazione degli zar di Russia. Le uova di cioccolato sono state inventate invece a metà dell’Ottocento dai maestri cioccolatieri di Francia e Germania. All’inizio le uova erano piene poi, con l’affinarsi della tecnica di lavorazione, sono diventate cave, in modo da nascondere una sorpresa all’interno.
LA COLOMBA – Rappresenta lo Spirito Santo, che discende sugli Apostoli di Gesù (e dopo di loro su tutta l’umanità) e permette loro di comprendere che il Signore è risorto. E’ anche simbolo di pace e di fratellanza universale. La ricetta originaria di questo delizioso dolce risale ai primi del Novecento ed è probabilmente di tradizione lombarda, sebbene negli anni si siano sviluppate le più creative varianti da regione a regione.
L’AGNELLO E IL CAPRETTO – La consuetudine di consumare agnello e capretto risale alla spiritualità ebraica. In occasione della Pasqua, il popolo di Israele, in schiavitù in Egitto, ricevette l’ordine dal Signore di riunirsi in famiglia e chiudersi in casa, dopo aver segnato la porta con il sangue di un agnello o di un capretto offerto in sacrificio e consumato per cena. Nella notte, l’Angelo del Signore uccise tutti i primogeniti del regno d’Egitto, uomini o animali, tranne quelli al riparo nelle case contrassegnate dal sangue sacrificale. Il mattino successivo il Faraone, anch’egli privato del suo figlio maggiore, concesse a Mosè il permesso di partire con il suo popolo verso la Terra Promessa.
IL CONIGLIETTO PASQUALE – E’ un antico simbolo della primavera di origini pagane, che appartiene alla cultura anglosassone e a quella germanica. La tradizione è nata nel XV secolo e dall’Europa si è trasferita negli Stati Uniti, dove è molto diffusa. Questo animaletto fantastico e un po’ dispettoso, simbolo di primavera e di fertilità, secondo la tradizione porta in dono ai bambini un cesto di uova colorate, ma le sparge per tutto il giardino, nascondendole un po’ dappertutto. E’ compito dei bambini, la mattina di Pasqua, andarne a caccia e recuperarle. E’ celebre la gara di “Corsa pasquale delle uova” che si corre il Lunedì dell’Angelo nei giardini della Casa Bianca a Washington in compagnia del Presidente e della First Lady.
LE TRADIZIONI CURIOSE – In Germania e in Alsazia vengono creati veri e propri alberi di Pasqua, decorati con le uova dipinte, come a Natale si usano le sfere luccicanti. Decisamente più macabra è l’usanza russa di fare la colazione di Pasqua al cimitero, sulle tombe dei propri cari ai quali si portano come offerta pietanze festive e piccole golosità. Tra le tradizioni più curiose del nostro Paese, oltre alle numerosissime processioni di penitenti, incappucciati e flagellanti della Settimana Santa, ricordiamo i Pasquali di Bormio, una gara di carri e portantine intagliati in legno alla ricerca del più bello; lo Scoppio del Carro a Firenze, in cui un razzo nascosto sotto le sembianze di colomba bianca fa scoppiare un carro carico di fuochi artificiali in Piazza Duomo; infine Prizzi, in provincia di Palermo, la mattina di Pasqua ospita il Ballo de Diavoli, in cui le figure infernali tentano di impedire l’incontro di due simulacri di Cristo e della Madonna, ma alla fine vengono sconfitti dagli Angeli, simboleggiando la vittoria del bene sul male.