Da Medea a Marge Simpson, il meglio e il peggio tra le figure femminili nel loro rapporto con i figli, tra le pagine di poesia, letteratura e cinema
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Di mamma ce n’è una sola. Per fortuna, verrebbe da dire in qualche caso. Perché, accanto a figure amorevoli ed esemplari, vere icone di coraggio e spirito di sacrificio, la storia e la letteratura hanno tramandato anche personaggi di raccapricciante crudeltà. In occasione della Festa della Mamma ecco una breve rassegna di mamme meravigliose, a cui magari vorremmo che nostra madre assomigliasse il più possibile, e di genitrici cattivissime, davanti alle quali siamo felici che la nostra sia esattamente così com’è.
LE MAMME CATTIVE…
MEDEA – E’ sicuramente la madre più perfida e crudele della storia. Secondo la mitologia greca, si innamora perdutamente di Giasone, l’eroe incaricato della ricerca del Vello d’Oro. Pur di aiutarlo, Medea non esita a uccidere il fratello Apsirto, gettando i suoi resti in mare pezzo per pezzo, per costringere il padre a rallentare il suo inseguimento. Nella tragedia di Euripide si racconta che Giasone, dopo averla sposata e trascorsi con lei alcuni anni, pur di salire al trono, non esita ad abbandonarla per sposare la figlia del re di Corinto: per vendicarsi, Medea uccide i figli avuti con lui, per negargli la discendenza.
GERTUDE – Un altro celebre personaggio con una mamma difficile è Amleto: secondo William Shakespeare, sua madre Gertude, dopo appena due mesi dalla morte del marito, re di Danimarca, decide di sposare il cognato Claudio, pur sapendo che si tratta dell’assassino del re. Amleto soffre immensamente di questa sua scelta, che tra l’altro lo priva della possibilità di salire al trono, ma soprattutto perché Gertude ora riversa tutto il suo affetto sul figlio del secondo marito, nel peggiore dei tradimenti.
MADAME BOVARY – Nell’omonimo romanzo di Gustave Flaubert, Emma è una donna romantica, ma insieme profondamente egoista. La figlioletta Bertha è lo specchio delle sue insicurezze e dei suoi errori, tanto che Emma è incapace di prendersi cura di lei. Alla fine Emma si uccide, abbandonandola definitivamente.
MRS. BENNET – In “Orgoglio e pregiudizio”” di Jane Austen è la mamma della protagonista Elisabeth. L’autrice la dipinge come una donna inadeguata, ignorante e chiassosa: proprio la sua invadenza e il suo continuo tentativo di trovare un marito alle cinque figlie sarà il principale ostacolo alla felicità delle ragazze. Per fortuna le due maggiori, Elisabeth e Jane, troveranno uomini di prim’ordine, in grado di “neutralizzare” l’ingombrante suocera.
LA REGINA DELLA NOTTE – E’ l’astrifiammante e crudele personaggio dell’opera “Il Flauto Magico” di Wolfgang Amadeus Mozart. Madre della giovane Pamina e signora dell’Oscurità, all’inizio sembra buona e amorevole, ma si rivela dispotica e senza cuore, tanto da costringere la figlia a scegliere tra l’amore verso la madre e quello per il suo diletto Tamino, imponendole anche di uccidere il sacerdote Sarastro, custode dela sapere e della conoscenza. La ragazza però non commetterà l’omicidio e si unirà al suo amato.
… E QUELLE BUONE
PENELOPE – Secondo la mitologia greca è l’irreprensibile moglie di Ulisse e madre di Telemaco. Resta fedele al marito durante i lunghi anni della sua lontananza durante la guerra di Troia e nei dieci anni di peripezie del viaggio di ritorno in patria, rifiutando le profferte dei Proci, che aspiravano alla sua mano e al trono di Itaca. E’ esempio di integrità e di amore materno senza limiti, come la tela da lei tessuta di giorno e disfatta di notte per rimandare all’infinito la scelta tra uno dei pretendenti.
MRS MARCH – E’ la mamma amorevole ed esemplare delle quattro Piccole Donne create dalla penna di Louisa May Alcott, Meg, Jo, Beth ed Amy. Riesce a prendersi cura delle sue figlie anche senza l’aiuto del marito, partito per la guerra, e anche nelle maggiori difficoltà non perde mai la capacità di trasmettere amore e sicurezza. E’ un po’ la mamma che tutti vorremmo avere.
MOLLY WEASLEY – E’ la mamma di Ron, l’amico del cuore di Harry Potter nella celebre saga del maghetto di J.K. Rowling. E’ una mamma chioccia, accogliente e protettiva, ma anche autorevole, ansiosa e un po’ burbera, capace di mandare avanti con amorevole piglio una famiglia di ben sette figli. La sua casa, chiamata affettuosamente La Tana, è una delle più accoglienti e gaie della letteratura inglese.
HESTER PRYNNE – Nel romanzo “La Lettera Scarlatta” di Nathaniel Hawthorn, Hester è una donna coraggiosa e risoluta. Sposata con un anziano scienziato, ha avuto una figlia da una relazione adulterina e per questo è costretta a portare sul petto il marchio infamante di una lettera A ritagliata nel panno rosso. Hester si rifiuta di rivelare il nome del suo amante e deve combattere duramente per non perdere la custodia della figlia Pearl, da lei amatissima.
MARGE SIMPSON – La mamma più gialla dei cartoons, con la sua caratteristica pettinatura a torre nella quale raccoglie i lunghi capelli blu. E’ moglie di Homer Simpson e madre di Bart, Lisa e Maggie. Dolce e paziente, rappresenta la tipica moglie e madre americana, comprensiva, affettuosa, tutta casa e famiglia e a volte un po’ perbenista. Anche se a volte appare ingenua e credulona, si fa perdonare con il suo atteggiamento sempre amorevole, giudizioso e protettiva nei confronti dei figli. Come le altre madri della nostra carrellata, è uno specchio della sua epoca e un’icona del nostro tempo.