La suddivisione del "chi fa cosa", anche per un pasto semplice e informale, non è da trascurare per vivere serenamente la convivialità
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Il picnic è proprio un grande classico quando si decide di trascorrere una giornata all'aria aperta circondati dalla natura. Veloce da organizzare, semplice da preparare, è una pausa pranzo all'insegna dell'allegria. Ideale per trascorrere con gioia e serenità qualche ora in compagnia della famiglia o degli amici, dovrebbe però contemplare un'equa suddivisione dei compiti.
Se è vero che nelle cucine italiane si racchiude un vero e proprio universo di saperi culinari e sapori, è anche vero che questo insieme articolato di tradizioni contempla delle regole non scritte. Per esempio, quelle per cui ciascun componente familiare ha un compito preciso: chi decide il menù, chi cucina o chi apparecchia e sparecchia. Il che vale, più o meno, anche quando si decide di preparare un pranzo al sacco per la gita domenicale.
In Italia, culla della dieta mediterranea, il tempo trascorso in famiglia durante i pranzi o le cene è infatti considerato particolarmente importante. Secondo una ricerca commissionata da HelloFresh, servizio di box ricette a domicilio, oltre la metà degli italiani (56%) vorrebbe trovare più tempo per mangiare insieme alla propria famiglia, percentuale che si alza al 67% se si considera la fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni.
secondo quanto emerge dalla survey commissionata all’istituto di ricerca Censuswide, il 57% degli italiani condivide pranzi o cene insieme al proprio partner durante la settimana, e un terzo anche con i propri figli. I dati fanno emergere inoltre la progressiva evoluzione del concetto di famiglia in Italia: il 6% dei rispondenti, infatti, dichiara di condividere i pasti con gli amici e l’1% con i coinquilini, mentre ben il 17% risponde di consumare i pasti da solo.
per quanto riguarda la suddivisione dei compiti, quasi il 60% dei rispondenti afferma di essere in prima persona il responsabile della decisione in merito a che cosa cucinare in famiglia. Le mamme rappresentano il 18%, mentre i papà si attestano al 2%. D'altra parte non sorprende che un italiano su due tra i 16 e i 24 anni dichiari che sia più spesso la propria madre a decidere cosa cucinare: un ruolo che ancora rimane fortemente legato alla figura femminile.
gli italiani hanno un forte legame con la cultura gastronomica locale e le famiglie giocano un ruolo fondamentale nel passaggio generazionale delle conoscenze e delle abilità culinarie, anche per un picnic. Ma chi è la principale fonte di ispirazione degli italiani in cucina? Per 6 intervistati su 10 sono le mamme a ispirare le ricette, seguite dalle nonne (31%) e dai propri partner (20%). Da quanto emerso dal sondaggio, ben 6 italiani su 10 (64%) dichiara infatti di ritagliarsi del tempo per tramandare le conoscenze gastronomiche alle generazioni più giovani.
secondo il sondaggio, nella top 5 dei migliori cuochi del proprio nucleo familiare il primo posto spetta proprio ai rispondenti (39%) che si auto-proclamano miglior cuoco o cuoca. Le mamme, nonostante tutto, conquistano solo un secondo posto, mentre il terzo gradino del podio è occupato dal partner. A seguire, si posizionano le nonne al quarto posto, mentre al quinto a pari merito i papà (4%) e i propri fratelli/sorelle (4%).
per un picnic goloso, bisogna ovviamente trarre ispirazione dalla stagione e dalla location e quindi stilare un menù. Per preparare il pasto, quasi un terzo dei rispondenti (32%) conferma di impiegare le capacità culinarie ereditate dai propri genitori o dai propri nonni anche tutti i giorni, mentre la metà le utilizza solo qualche volta come guida. Il 14% le impiega raramente e solo il 2% le rinnega completamente, tanto da non utilizzarle mai.