Quali interventi possiamo fare da noi, quando serve il tecnico e come utilizzare correttamente il nostro apparecchio
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In questi giorni si sta verificando il primo picco di caldo dell’estate: per mantenere in casa una temperatura confortevole si fa ricorso sempre più spesso all’ausilio di un condizionatore o, per lo meno, di un ventilatore. Questi apparecchi sono rimasti inutilizzati per molti mesi: occorre quindi, se non lo abbiamo già fatto nelle scorse settimane, una piccola messa a punto per essere certi del loro corretto funzionamento e per essere certi che l’aria in circolazione negli ambienti sia sana e pulita, oltre che fresca. Ecco che cosa possiamo fare da noi e quando, invece, occorre l’intervento di un tecnico specializzato.
IL VENTILATORE – La manutenzione di questo tipo di apparecchi è davvero minima. Basta spolverarli con cura, anche se la manovra può risultare un po’ difficoltosa a causa della griglia a maglie strette che protegge la ventola; per aiutarci, possiamo adoperare una bomboletta ad aria compressa e il gioco è fatto. Per sicurezza, possiamo consultare il libretto di istruzioni dell’apparecchio e assicurarci che il filo elettrico e la spina siano integri, ma per il resto, a livello domestico, non serve altro.
IL CONDIZIONATORE – Anche in questo caso, di solito gli interventi di manutenzione sono minimi e piuttosto semplici, ma indispensabili per garantire l’efficienza energetica dell’apparecchio e la salubrità dell’aria diffusa negli ambienti. L’ideale sarebbe effettuare la pulizia principale a fine stagione, per evitare che lo sporco si incrosti, rendendo più difficoltosa la sua rimozione: se non abbiamo provveduto a suo tempo, non ci resta che rimediare adesso. Innanzi tutto, assicuriamoci che l’apparecchio sia disinserito dalla corrente elettrica, poi passiamo alla pulizia sia dell’unità interna che di quella esterna, utilizzando della semplice acqua e uno sgrassatore neutro sulle parti esterne dell’apparecchio. Non utilizziamo invece alcun detergente sull’involucro e sulle alette dell’unità interna: gli eventuali residui rimasti sulla macchina potrebbero essere rilasciati nell’aria che respiriamo e risultare nocivi. Anche i filtri devono essere puliti periodicamente, e sempre all’inizio della stagione: si tratta di semplici griglie di plastica che si estraggono e si reinseriscono senza particolare difficoltà, seguendo le istruzioni contenute nel libretto in dotazione all’apparecchio. Una volta rimosse, si lavano semplicemente con acqua corrente, evitando se possibile l’uso di detersivi. Prima di rimontarli, devono essere asciugati accuratamente.
QUANDO SI DEVE CHIAMARE IL TECNICO – È opportuno invece chiamare l’assistenza tecnica quando le unità sono collocate in posizioni scomode da raggiungere, ad esempio se occorre arrampicarsi o sporgersi: in questo caso, per evitare incidenti, è meglio lasciar fare il lavoro a mani esperte che possono agire in sicurezza. È indispensabile l’intervento del tecnico se abbiamo il sospetto che il condizionatore perda gas refrigerante: questo problema si traduce in un calo di efficienza della macchina, in maggiori consumi elettrici e, non meno importante, in un danno per l’ambiente. Il livello del gas refrigerante andrebbe controllato di tanto in tanto per mano di un tecnico specializzato, in grado di provvedere anche all’eventuale ricarica. Lo stesso vale per il buon funzionamento del condensatore. Se invece constatiamo perdite di acqua, prima di rivolgerci all’assistenza, verifichiamo che il tubo di scarico non sia ostruito o che il contenitore di raccolta non sia pieno.
COME USARE CORRETTAMENTE IL CONDIZIONATORE – Infine un piccolo vademecum sul corretto utilizzo degli apparecchi, per garantirci una temperatura gradevole e non rischiare di ammalarci per il troppo freddo o per gli sbalzi di temperatura.
-Temperature ragionevoli - Inutile impostare l’apparecchio su una temperatura siberiana: anche se fuori fa molto caldo basta regolare il termostato per avere quattro o cinque gradi in meno rispetto all’esterno: proveremo comunque un senso di fresco e non rischieremo un malanno passando da un ambiente all’altro.
-Teniamo chiuse porte e finestre quando il condizionatore è in funzione: l’apparecchio porterà “a temperatura” la stanza più rapidamente e risparmieremo sul consumo energetico. Ricordiamo semmai di arieggiare di tanto in tanto gli ambienti, nelle ore più fresche e quando il solo non bette direttamente sulle finestre.
- Nelle ore più calde della giornata o quando le finestre sono esposte al sole diretto, teniamo le persiane socchiuse o le tapparelle abbassate, per limitare l’esposizione ai raggi solari più ardenti.
- Ricordiamoci di spegnere il condizionatore quando usciamo da una stanza o addirittura di casa. Se vogliamo trovare la casa fresca al nostro arrivo, utilizziamo un temporizzatore.
- Di notte: anche nelle nottate più afose evitiamo di tenere il condizionatore accesso “a palla” per tutto il tempo: il rischio è svegliarsi intirizziti e magari buscarsi una infreddatura. Meglio raffrescare la stanza un’ora prima di andare a dormire e poi selezionare una temperatura “di mantenimento” o la funzione “dry”: la macchina deumidificherà l’aria, mantenendo una piacevole frescura, ma senza arrivare a un freddo troppo intenso.
- La funzione dry - Quando abbiamo raggiunto una temperatura gradevole, utilizziamo il comando di deumidificazione: contribuisce a mantenere l’aria fresca e asciutta e consuma molto energia elettrica. A titolo indicativo, il grado di umidità relativa ideale è compreso tra il 40 e il 60%.