Doni sotto l’albero

Regali di Natale: piccola guida alla strenna perfetta

In un anno difficile come il 2020 i doni assumono un significato ancora più intenso e vanno scelti a prova di sbaglio

04 Dic 2020 - 05:00
 © Istockphoto

© Istockphoto

Mai come in questo tormentato 2020 il dono di Natale si carica di significati intensi: a chiunque sia destinato, specie se si tratta di persone dalle quali siamo stati forzatamente separati, è un segnale di affetto e un modo per sentirsi vicini nonostante la distanza imposta dalle necessità di contenimento della pandemia. Per questo, anche se ci limitiamo a un “pensierino”, la scelta deve essere accurata e saper trasmettere al ricevente il calore della nostra vicinanza, se non nel contatto fisico, almeno in quello emotivo e affettivo. Vale sempre la regola per cui non occorre investire un grande budget, ma anche un piccolo oggetto deve essere scelto con cura e con fantasia. Ecco allora qualche linea guida, perché mai come quest’anno è proibito sbagliare regalo. 

Immedesimiamoci – Per scegliere il regalo giusto occorre innanzi tutto immedesimarsi nella persona che riceverà il regalo. A orientare la nostra scelta deve essere quello che piace a lui (o lei) e non quello che vorremmo noi. Per ispirarci, pensiamo alle sue caratteristiche, ai suoi hobby, a quello che gli piace fare nel tempo libero. Se non ne sappiamo abbastanza, informiamoci presso gli amici comuni: specie nel caso di amici di fresca data è meglio non improvvisare. 

Questione di osservazione – Dato che il tempo da dedicare allo shopping quest’anno è molto ristretto, prestiamo attenzione a che cosa il ricevente ci fa notare quando chiacchieriamo o facciamo shopping insieme; cerchiamo di ricordare davanti a quali vetrine si ferma, che cosa attira la sua attenzione e quali commenti esprime. 

Esplorare, ma non troppo – Se siamo super esperti in un certo campo, meglio non cadere nella trappola del dono iper specialistico: il ricevente potrebbe non comprendere e alla fine non apprezzare. Se pare interessato, si può fare un tentativo con un oggetto entry-level, per incuriosirlo e aiutarlo a scoprire un interesse nuovo. Se al contrario è lui il nerd della situazione, sarà difficile sorprenderlo con qualcosa che non abbia già: a meno di avere una dritta specifica o una richiesta diretta, meglio esplorare un ambito del tutto diverso. 

Abbigliamento – Un accessorio trendy è uno dei regali a cui si fa ricorso più di frequente, anche quando si è a corto di idee. Anche qui serve cautela: i capi di abbigliamento sono uno dei doni che, secondo i sondaggi, le persone ricevono meno volentieri. A fare la differenza è la nostra capacità di assecondare i gusti del destinatario del dono: un accessorio modaiolo, un bijoux fashion o un capo in linea con lo stile del ricevente possono essere molto graditi. Meglio evitare invece le stravaganze, i colori troppo accesi e, soprattutto, le taglie di cui non siamo del tutto certi. 

Quello che piace o quello che serve? – In linea di massima il regalo deve piacere, prima che essere utile. Il 2020 è un anno del tutto particolare, per cui il Natale può essere l’occasione per regalare qualcosa di davvero necessario. Questo si può fare solo se si è in grande confidenza con il ricevente e se c’è una specifica richiesta da parte sua. In tutti gli altri casi, almeno a Natale, prima il piacere e poi il dovere.  

Riciclo dei doni – Saper reindirizzare a un’altra persona un oggetto che abbiamo ricevuto a nostra volta è un’arte sottile che richiede cautela e massima precisione. Innanzi tutto, accertiamoci che il nuovo destinatario del dono e chi lo ha regalato a noi non si conoscano e non abbiamo amici in comune. Sarebbe imbarazzante che uno dei due si accorgesse del “trasferimento di regalo”. L’oggetto che viene riciclato deve essere in perfette condizioni, confezione esterna compresa, senza conservare alcuna traccia del nostro “passaggio”. Infine, via libera al regalo bis se si tratta di un oggetto che abbiamo doppio o che non si adatta al nostro stile o alla nostra casa: se invece ci pare semplicemente brutto, meglio lasciar perdere e tenerlo da parte per una pesca di beneficenza: ci sono buone probabilità che lo consideri orribile anche il nuovo destinatario, amica antipatica compresa. 

Con i bambini – Fare doni ai bambini riserva sempre grande soddisfazione, ma anche con loro occorre una certa cautela. Massima attenzione va riservata all’età: i piccoli e soprattutto i piccolissimi devono ricevere solo oggetti pensati esclusivamente per loro, fatti con materiali idonei, non pericolosi e certificati, acquistati in negozi di fiducia. Con tutti e sempre è opportuno consultare i genitori, per essere certi che il dono non sia un doppione o che non incontri il favore di mamma e papà. 

Per dovere, no - Un dono è un segno di affetto o per lo meno di simpatia. Se a guidarci è unicamente il senso del dovere, ad esempio perché ci sentiamo in obbligo, perché ci pare di doverci sdebitare, o se ci pare che la persona “se lo aspetti da parte nostra”, allora è meglio lasciar perdere. Soprattutto quest’anno, in cui vedersi è difficile e complicato, siamo invitati a restringere il nostro pensiero agli affetti più intimi e sinceri. 

Se ancora siamo disperati – Proprio non ne veniamo a capo e non troviamo l’idea giusta? Scegliamo la via della franchezza e chiediamo direttamente all’interessato. In fondo, siamo adulti e i doni per noi non arrivano più da Babbo Natale. Troviamo un modo spiritoso per introdurre il discorso e poniamo la fatidica domanda senza imbarazzo. 
 

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri