Come arrivare al capovolgimento di prospettive che aiuta a rendere il tempo libero appagante anche senza viaggiare
© Istockphoto
Staycation, ovvero la vacanza trascorsa a casa o negli immediati dintorni: è una delle tendenze che si va diffondendo in queste ultime estati, a volte per scelta, altre per necessità. In fatto di non partire verso luoghi lontani non significa rinunciare a riposarsi e a trarre il maggior godimento possibile dal proprio periodo di congedo dal lavoro. Occorre solo un certo cambio di prospettive e un "capovolgimento mentale" capace di rendere ristoratore e soddisfacente il periodo in cui non andiamo a lavorare anche senza fare un vero viaggio.
Il termine staycation viene dall’unione di due parole inglesi stay (restare) e vacation (ovvero vacanza, tempo libero) e indica appunto le ferie trascorse a casa. Per molte persone si tratta di una necessità che si ripropone con una certa frequenza, ad esempio per motivi economici, o per l’impossibilità di allontanarsi dal lavoro o da un familiare, o ancora perché nel periodo in cui ci si potrebbe assentare non si trova compagnia e non si vuole partire da soli. Fino a qualche tempo fa, semplicemente, ci si arrendeva all’dea di non poter andare in vacanza e tanto bastava, ingoiando l’invidia nei confronti di chi era più fortunato. Negli anni del Covid, però, quando l’impossibilità di allontanarsi troppo da casa è diventata un fatto collettivo, si è cominciato a parlare di “vacanze di prossimità” o, appunto di staycation. Una volta superata l’emergenza dettata dalla pandemia, l’idea di non allontanarsi troppo da casa ha continuato a proporsi come una possibilità piuttosto gradita o, per lo meno, accettata più di buon grado da parte di molti. Certo, è più difficile staccare la spina e riposarsi davvero senza allontanarsi da casa: con qualche strategia, però, e con un po’ di autodisciplina è senz’altro possibile.
La dottoressa Cassie Mogilner Holmes, docente di marketing presso la Anderson School of Management dell'Università della California, in un ricerca del 2020 ha studiato come si possono ottenere i benefici di una vera vacanza anche in semplice fine settimana, dimostrando che il valore di un periodo di riposo dipende soprattutto da elementi mentali. La studiosa e il suo team di collaboratoti hanno coinvolto un gruppo di lavoratori, suddividendoli in due: una metà è stata istruita a trascorrere un fine settimana dedicandosi alle consuete attività che ciascuno svolgeva durante il weekend, l'altro è stato invitato a organizzare il tempo come se fosse una vacanza, lasciando ciascuno libero di interpretare ciò che, nello specifico, significava per loro. "Quello che abbiamo scoperto è che coloro a cui avevamo chiesto di trattare il fine settimana come una vacanza erano significativamente più felici quando tornavano al lavoro il lunedì rispetto a quelli che lo avevano vissuto come ogni altro weekend", ha detto Holmes, sottolineando che le persone del gruppo in vacanza aveva anche dichiarato di aver apprezzato di più i due giorni liberi. È da sottolineare il fatto che il gruppo “vacanziero” non aveva speso più denaro del consueto, ma aveva trascorso meno tempo sul proprio telefono e sulle consuete attività quotidiane: tutto sembrava consistere, quindi, in un atteggiamento soprattutto mentale.
Ecco allora qualche consiglio per trasformare i giorni di ferie da trascorrere a casa o nei dintorni in una vacanza vera:
-Disconnettersi mentalmente: la regola numero uno sta nel non utilizzare il tempo per mettersi in pari con i lavori domestici o con gli arretrati dell’ufficio, ma dedicarlo a se stessi e al proprio piacere come facciamo quando siamo in vacanza: dormiamo fino a tardi, se è questo che ci piace, o passiamo la serata a leggere o a guardare film senza guardare l’orologio, come faremmo se fossimo via da casa.
-Invidia al bando: proibito inseguire i post degli amici in vacanza, consumandosi di invidia davanti alle loro foto con spiagge e panorami mozzafiato. Se proprio non possiamo fare a meno di provare questi sentimenti (del tutto comprensibili, ma velenosi per noi), teniamoci alla larga dai social e dedichiamo il tempo a qualche attività gratificante.
-Scopriamo che cosa amiamo in particolare di una vacanza e riproduciamolo, per quanto possibile, a casa: ad esempio, se amiamo la scoperta di luoghi nuovi, trasformiamoci in turisti della nostra città ed esploriamo i musei, le bellezze architettoniche e i luoghi di interesse che di solito trascuriamo peer mancanza di tempo, oppure, se amiamo la natura, concediamoci qualche gita nel verde, o in bicicletta in una località vicina. E se non siamo riusciti a seguire le indicazioni del punto precedente, scattiamoci qualche bel selfie e postiamo sul nostro profilo le nostre avventure. Questo allenterà la sensazione di aver trascorso le ferie “senza fare niente”.
-Creiamo le aspettative: numerosi studi hanno dimostrato che l'anticipazione e l'attesa di andare in vacanza rende felici addirittura più che il viaggio in sé: cerchiamo di creare lo stesso clima di attesa, pianificando una gita o un'escursione e pregustandone il divertimento.
-Concediamoci un po’ di ozio e di noia: oziare non significa semplicemente stare senza fare niente, ma dedicarsi a un’attività senza uno scopo preciso. Lasciamo la mente libera di vagare come faremmo se fossimo sotto l’ombrellone o davanti ai monti, concedendo al cervello il tempo e la quiete per “resettarsi” e per recuperare le energie.
-Dedichiamoci a un po’ di moto: l’attività fisica moderata fa bene, così come lo stare all’aria aperta e in effetti, in vacanza ci comportiamo così. Quindi, compatibilmente con le condizioni del meteo, tra caldo intenso e temporali improvvisi, cerchiamo di svolgere un po’ di moto, meglio se open air: i raggi del sole ci regaleranno un colorito più “vacanziero” e libereremo più endorfine, gli ormoni del buon umore.
-Il palato vuole la sua parte: se la vacanza è l’occasione in cui gratifichiamo il palato con nuovi sapori, dedichiamo un po’ del tempo libero di cui finalmente godiamo per cucinare qualcosa di buono o di inconsueto. Oppure informiamoci sul calendario delle sagre gastronomiche che si svolgono nella nostra zona e partiamo in esplorazione di prodotti e di territori che magari non conoscevamo.