Nuovi scenari

Tagesmutter: cos’è e come farlo diventare un lavoro

Come far diventare quello della mamma anche un lavoro con una remunerazione, quali sono i requisiti, qual è la formazione prevista e tutto quello che devi sapere su questo insolito ruolo professionale

07 Gen 2015 - 08:00
 © agenzia

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Tagesmutter è una parola tedesca e significa letteralmente “mamma di giorno”. Infatti queste nuove figure professionali sono proprio delle donne con dei figli che però decidono di occuparsi della cura e dell'educazione di bambini di altre famiglie presso il proprio domicilio. Una specie di asilo in casa nel quale delle figure professionali adeguatamente formate fanno da bambinaie. Si tratta di un'iniziativa che offre un'opportunità innovativa sia nel panorama dei servizi socio-educativi per la prima infanzia ma anche uno sbocco professionale alternativo per le mamme che vogliono conciliare al massimo casa, lavoro e famiglia.

Premesso che le Tagesmutter sono in primo luogo delle mamme che mettono la propria esperienza a disposizione delle “colleghe”, ci sono molti pareri discordanti riguardo alla tipologia di formazione che dovrebbe avere una Tagesmutter (corso, diploma, laurea) e ancora non esiste in Italia una vera e propria regolamentazione sull'argomento.

Attualmente per diventare Tagesmutter c'è solo l'obbligo di seguire un percorso formativo specifico che fornisce un'istruzione di base riguardo la psicologia infantile, le tecniche di animazione tramite il gioco, gli elementi per la sicurezza e la salute e i suggerimenti per la salvaguardia dell'allattamento al seno. Per chiarire un po' le idee però,si può dare un'occhio ai requisiti formativi che vengono richiesti nelle altre nazioni europee dove questo servizio è istituzionalizzato da più tempo.

L'Inghilterra è la nazione più simile all'Italia da questo punto di vista. Non è necessaria infatti alcuna qualifica ma è obbligatorio essere registrati all'Ofsted (Office for Standards in Education, Children's Services and Skills) prima di poter accudire bambini al di sotto degli 8 anni. La registrazione all'Ofsted avviene dopo aver studiato il materiale informativo che viene consegnato dal Family Information Service e completato un form che fa quasi le veci di un primo test attitudinale. Successivamente occorre superare un'ispezione, un controllo medico e partecipare ad un corso di primo soccorso pediatrico di 12 ore e avere la fedina penale pulita (per sè e per tutti coloro che abitano nella propria casa). Concluso tale iter si ottiene l'approvazione al registro delle childminders in massimo tre mesi.

In Francia basta solo seguire un corso di formazione a carico del proprio département (provincia) di 60 + 60 ore o avere il diploma EP1 del “Cap petite enfance”. In Belgio è necessario frequentare un corso riconosciuto (260 ore circa) o diploma in discipline psico-medico-sociali. In Irlanda si deve semplicemente essere in possesso di un attestato che certifica di aver seguito il First Aid training (corso di primo soccorso). Viene, inoltre, raccomandato, ma non è obbligatorio, il Quality Awareness Programme (QAP), un corso di formazione senza esami.

In Germania, Austria e Svizzera bisogna aver frequentato un corso di 160-300 ore (in Svizzera sono sufficienti 18 ore più 3 ore di aggiornamento annuale). Sono necessari anche un certificato di buona condotta di tutti i membri del nucleo familiare minorenni, aver frequentato un corso di primo soccorso, una certificazione medica. Non esiste una normativa nazionale unica in quanto ogni stato Federato e ogni cantone (nei casi di Austria e Svizzera) ha una propria normativa.. La Danimarca è quella che semplifica più di tutte la burocrazia. Basta infatti avere figli o esperienza nell'accudimento dei bambini. Viene effettuata periodica valutazione da parte del supervisore (che “controlla” anche il nucleo familiare dell'operatrice).

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