Consuetudini

Tradizioni: perché il rosso è il colore del Natale

Non solo a causa di Babbo Natale, ma per ragioni più antiche e simboliche

20 Dic 2022 - 05:00
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Il rosso è da sempre il colore principe del Natale e delle Feste di fine anno, anche se la moda ci suggerisce spesso nuove tendenze e nuove tonalità per decorare la casa e l’albero natalizio, È una tinta brillante ed energetica, simbolo di ottimismo, di passione e di mentalità vincente, alla quale vengono attribuite virtù propiziatorie nei confronti della buona fortuna: un colore importante, dunque e ricco di significati, ma perché è anche legato intimamente al Natale? Oltre a influenzare positivamente il nostro umore, il rosso ci riporta ad antiche simbologie che lo collegano da un lato al sangue, e quindi alla nascita di una nuova vita, dall’altro alla regalità, compresa quella divina. 

IL COLORE DELLA VITA E DELL’ENERGIA - Fin dall’epoca primitiva, il rosso era simbolo della vita: rosso è il sangue che scorre nelle vene e ci permette di esistere, è il flusso mensile delle donne, segno di fertilità e di ingresso delle ragazzine nell’età adulta. Ci riporta quindi all’idea di riproduzione e di nuove nascite, tra cui quella di un Bambino molto speciale e molto atteso, il piccolo Gesù. Secondo la cromopsicologia, ovvero la scienza che studia l’impatto dei colori sulla psiche umana, il rosso è il colore caldo per eccellenza, e quindi quello che meglio esprime vicinanza, coinvolgimento e contatto: è anche in grado di catturare subito l’attenzione e parla di amore e di passione. 

ESPRIME REGALITÀ - Il rosso è anche un colore che manifesta regalità fin dal primo sguardo. Ai tempi degli antichi romani, era riservato ai ricchi e ai notabili, i quali indossavano vesti e mantelli tinti di porpora, un costoso pigmento estratto da un mollusco, il murice comune; per riuscire a tingere anche una sola veste ne occorrevano migliaia di esemplari ed era quindi preziosissimo e riservato a chi poteva permetterselo. Anche nei secoli successivi il colore rosso era prerogativa dei potenti, re, imperatori e autorità religiose, che indossavano mantelli e toghe bordate di ermellino, come simbolo di potere e di grande fasto. Il richiamo in questo caso si rifà alla regalità divina di Gesù Bambino, il quale, pur essendo nato povero, era il sommo Re. Con il passare dei secoli questo tipo di simbologia si è affievolita, anche perché le democrazie hanno soppiantato le monarchie assolute: vestirsi di rosso continua comunque a esprimere la volontà di attirare l’attenzione, l’energia e la passione.  

IL COSTUME DI BABBO NATALE - Il personaggio più amato dai bambini, e simpatico dispensatore di doni, discende storicamente da San Nicola, ma le fattezze con cui lo conosciamo oggi sono frutto di una brillantissima operazione di marketing moderno  San Nicola era il santo protettore dei bambini: il santo, infatti, era vescovo di Myra, oggi Demre, una città situata nell'odierna Turchia e di lui si racconta che riportò in vita tre fanciulli, rapiti e uccisi da un brutale oste. Da San Nicola (per i Paesi dell’Europa Centrale e Settentrionale Santa Claus o Santa Klaus) discendono tutte le diverse versioni di anziano barbuto e dispensatore di doni: resta da sottolineare che l’iconografia rappresenta San Nicola in abiti vescovili e abbigliato in diversi colori, tra cui il rosso, ma principalmente il verde. Secondo il folclore britannico è vestito di verde, con un lungo mantello orlato di pelliccia, anche il personaggio barbuto e panciuto di cui narra Charles Dickens nel suo celebre “Canto di Natale” e che impersona lo Spirito del Natale Presente È invece abbigliato di bianco e di blu Nonno Gelo (In russo Ded Moroz), la figura corrispondente a Babbo Natale dei bambini russi, che costituisce una personificazione dell’inverno. Per arrivare al signore vestito di rosso, con un po’ di pancetta, la barba bianca e i capelli candidi che conosciamo oggi, occorre l’intervento della Coca Cola: la figura del vecchio amichevole con il costume rosso è stata creata nel 1931 dall'illustratore Haddon Sundblom per una campagna pubblicitaria natalizia. Prima di questa campagna, Babbo Natale era abbigliato in vari modi, persino da elfo; in alcuni casi il suo costume era rosso, ma è stata la popolarità e la diffusione globale della bibita a fare la differenza. Il personaggio, riproposto anno dopo anno nelle pubblicità ha finito per entrare nell’immaginario collettivo, con il suo sgargiante costumo rosso ormai diventato iconico.  

INSIEME AL ROSSO, IL VERDE O IL BIANCO - Il rosso Natale spesso è associato da altri colori, tra cui il verde e il bianco. Il verde è il colore dell’abete natalizio, ma anche del vischio e delle piante sempreverdi che si accompagnano al Natale. È il colore della natura, degli alberi che non cedono al gelo dell’inverno e rappresenta la speranza e la capacità di affrontare le difficoltà quotidiane. È un colore che esprime il rinnovamento ciclico del mondo naturale e il messaggio di attesa di un mondo migliore, rappresentato da Gesù Bambino. Il bianco è invece il colore dell’inverno e della neve, ma è anche simbolo di purezza, di spiritualità e di luce. 

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