Non è certo un mistero che le camicie siano sul red carpet da sempre, ma ultimamente è impossibile rinunciare alla loro performance.
di Ornella MollicaConfesso di averci messo un po' di tempo per ammetterlo: certe verità fanno male, inoltre tifavo per le t-shirt. Ma dopo una giornata di shopping ossessivo compulsivo al risparmio mi sono arresa e ho scoperto un sistema stellare di camicie. Sono stati sdoganati tutti gli stili, tutte le stoffe, tutti i disegni, le forme e i colori. Più camicie per tutti. Mi sembra lo slogan più calzante per l’eroico attacco al nostro guardaroba.
Al di là di tutti i fronzoli, parliamoci chiaro possono proporla in seta, in viscosa, in cotone, possono aggiungere fiocchetti, campanellini natalizi ma poi si devono fermare. E invece no! Siamo di fronte ad una rivoluzione. La camicia vuole conquistare l'armadio. Inchiodare lì il suo trono e piantarci i tuberi. I diversi modelli che ci vengono suggeriti nei tessuti e nei colori più di tendenza creano degli outfit totalmente nuovi e, per i tempi sciatti e confusi che viviamo, forse originali. Sono camicie con una loro identità e personalità. A differenza delle classiche non ti impongono una giacca, un gilet, un maglione o un accessorio. Potete indossarle preferendo una gonna a un pantalone, tanto tutti vedranno soltanto lei. Purtroppo per gli uomini le camicie non godono ancora di questa totale autonomia di stile. Ammettiamolo un uomo 'a maniche di camicie' insidia sempre il dubbio che abbia dimenticato la giacca da qualche parte. La moda femminile lascia più spazio alla creatività.
Alcune però si vogliono imporre in maniera un po' troppo provocatoria o scioccante. Mi riferisco in primis a quelle eccessivamente trasparenti. Mi piacciono, ma alle 8:00 del mattino stonano proprio col contesto. Per vestirsi bene bisogna guardare anche l'orologio oltre a non staccare gli occhi dallo specchio quando ci si veste.
Comunque se proprio desiderate indossarle esiste la versione con le maniche trasparenti. Mi sembra un buon compromesso col 'tempo'. Quelle scioccanti meriterebbero un capitolo della storia della moda perché sono delle incomprese. Non è possibile catalogarle. In un negozio io e una mia amica abbiamo passato diversi minuti a capire se il capo piazzato di fronte alla nostre pupille fosse una camicia o qualcos’altro a noi ignoto. Taglio del colletto come da copione, lo stesso per l'abbottonatura, tanti veletti e tagli ben organizzati grazie alla complicità del colore e del tessuto. Insomma niente di nuovo nel negozio ma dopo averla presa per provarla abbiamo capito che qualcosa non andava. Da quel momento è partita l’indagine perché la parte sulla schiena era in poliestere ma dai fianchi partiva un altro pezzo di stoffa di seta e ricami vari fino a metà gamba. Abbiamo analizzato bene la parte davanti e ci siamo accorti che un pezzo di raso si estendeva fino al cavallo. Difficile immaginare un vestito così tirchio di stoffa, soprattutto sul davanti. La proprietaria del negozio ha fugato tutti i nostri dubbi: era una camicia. Indubbiamente nata per nascondere le ‘passioni’ che dimorano dai fianchi in giù.