Le nostre infreddolite gambe necessitano di calze che le possano riscaldare ma anche profumare.
di Ornella MollicaIl settore delle calze non conosce più limiti. Continua a lanciarsi sul mercato con idee all'insegna dell'originalità. Questa volta si impone proponendo addirittura i calzini profumati. Speriamo che nessuno scambierà la nuova proposta per un valido motivo contro un sano pediluvio.
Entrare in uno store dedicato alle calze vuol dire scoprire un nuovo cosmo, per certi versi inesplorato. Non si tratta più di scegliere la 'maglia', il colore o il taglio più adatto alle nostre esigenze. Tendenza superata e fuori moda. Adesso si può creare, grazie ad un collant o ad una 'parigina', tanti outfit quante le calze che riuscite ad infilare nei cassetti. Persino i gambaletti: simbolo della sensualità chiusa a chiave dentro l'armadio delle povere zie zitelle, ha trovato una fetta di mercato a dir poco dignitosa.
I colori più o meno sono sempre i soliti: nero, blu, grigio antracite e altre tonalità sobrie. A differenza del passato (10 anni fa, circa, le calze hanno iniziato la loro ascesa con colori esplosivi) si propongono per trame e fantasie. Gettonatissime quelle vagamente sensuali: con disegni intrecciati e coinvolgenti al punto da lasciar poco spazio all'immaginazione. Credo che siano consigliate per serate a lume di candela. Come ogni anno non mancano quelle con Babbo Natale e la Befana. Si passa da un genere ad un altro, da un sogno osé ad uno natalizio. I gambaletti, che ancora oggi basta soltanto nominarli per essere guardate con disgusto, sono in realtà utilissimi. Grazie alla versione 100 denari potete pure avventurarvi con una 'chanel' sulla neve. Inoltre le versioni a fantasia vi permetteranno di indossarle con gli stivali e di far vedere proprio in prossimità del ginocchio un bel ricamo. La maggior parte sono state pensate per essere messe in bella mostra non più nascoste e mortificate sotto i pantaloni. Sfatiamo quindi il mito del triste e penoso gambaletto. Non dimenticate che un tempo erano soprattutto color carne ma tendente al giallo (direi una versione della nostra pelle poco salutare). Avevano, inoltre, un bordo così rinforzato che per toglierle bisognava sedersi, concentrarsi e infilare le mani per sfilarle con cura. Erano tempi in cui i collant erano in assoluto un lusso: parola di nonna! Costavano, mettevano in crisi il budget della famiglia quindi quando si bucavano, si cucivano. Adesso si buttano e si rimpiazzano con altri 4 o 5 paia: ogni volta trovi l'offerta prendi 5 paghi 4 e ti regalano la tessera, il buono e il catalogo. Non dimentichiamo quelli che riescono a snellire le gambe e quelli che alzano il sedere. Insomma il mondo della calza sta giocando tutte le sue carte per far saltare in aria gli armadi.
Ma quelli che veramente vogliono attentare ai nostri risparmi sono i calzini taglio caviglia (da me definiti 'caviglini', non trovo una parola migliore per definirli). Presentati soprattutto in nylon e a fantasia, rare le tinte unite. Vi consiglio di indossarli con gli stivali che tracciano una linea di confine sulla vostra caviglia. Anche loro, come il rivisitato gambaletto, presenta un creativo bordo. Abbinate un pantalone lungo fino al polpaccio (o appena sotto) e l'outfit è servito. Certo un po' d'arietta fresca attraverserà le vostre gambe ma essere fashion richiede anche qualche raffreddore. Non scoraggiatevi!