Non c’è posto nell’armadio

Moda: le mire espansionistiche del velluto

Fra tutti gli evergreen riesumati poteva mancare proprio questo tessuto?

di Ornella Mollica
24 Nov 2016 - 17:16

È arrivato anche il suo momento. Pian piano inizia la sua ascesa. Ancora si vedono pochi vestiti e completi in velluto, ma molti capi che lo ospitano insieme ad altri tessuti. In realtà qualche brand lo sta già celebrando dedicandogli intere collezioni. Il colore preferito rimane il nero, ma non mancano all'appello anche il bordeaux, il verde, il grigio e il blu in varie tonalità.

Per le tinte più accese vi consiglio di pensare prima all'outfit che desiderate. Il velluto è un tessuto dalla forte personalità, quindi non potete indossarlo senza stile. Abbinate al tutto un pizzico di creatività e vi troverete addosso un capolavoro.
I tessuti hanno il dono di esaltare la vostra mise ma anche di mortificarla: quindi scegliete il capo giusto. Il velluto ve lo consiglio, ma con le dovute accortezze, buonsenso prima di tutto. Soprattutto perché fra i diversi tipi: a coste, rigato, opaco e lucido, sta prendendo piede soprattutto quest'ultimo. Fortunatamente non ha ancora strapazzato il fashion universe. Al momento stuzzica la curiosità della meglio gioventù e fa perdere nei ricordi la stagionata gioventù.

Era riemerso dalle pagine stinte della storia della moda già da qualche anno ma adesso ha decapitato la timidezza e si sta appropriando di interi scaffali, cassetti e armadi. I negozi hanno srotolato per lui il tappeto rosso. È più leggero rispetto al classico, una variante più "easy". E proprio questa sua glorificata leggerezza garantisce una maggior vestibilità. Non per niente è gettonato come spolverino e si può indossare pure sotto un cappotto. Ma non snobbate le camicie, le casacche, le vestaglie e l’intimo con e senza pizzo. Il velluto per il momento ha trovato il suo palazzo proprio negli store dedicati un tempo soltanto alla lingerie, adesso ci trovi pure i bidoni per la raccolta dei vestiti usati (fascino della sustainability). In questi luoghi acchiappa soldi entri per comprare un paio di slip, una canotta e torni a casa con camicie, maglie e gilet (in tutte le varianti) e adesso pure con il velluto ‘stracondito’. Oltre al pizzo ci troviamo il raso, la seta, gli strass e le paillette. Speriamo che ci risparmino la ciniglia.

Acquistate con criterio altrimenti poi vi giocate la vestaglia a tombola. Sarebbe un peccato. I postumi "Ma dai, visto che ci sono compro anche questo", si patiscono quando guardi l'estratto conto con un occhio solo perché l'altro conosce la verità e non ha il coraggio di guardarlo.

Personalmente adoro il velluto in tutte le sue forme, compresa quella delle vecchie poltrone che ti garantiscono il colpo di frusta: per resuscitare dal fosso puoi soltanto puntare i piedi e inarcare la schiena, il resto è roba da ortopedico. Ma non importa. Il velluto è affascinante, delicato e armonioso. Persino quando cala un sipario ti senti ancora parte della pièce teatrale, quel tendone rosso affascina e imbambola. Inutile fare l'elenco dei capi in velluto che dimorano nel mio guardaroba. Gli evergreen non vanno mai sepolti. Non ho, però, un capo in velluto leggero ed extra lucido. Il mio personalissimo style code non mi permette certi azzardi. Sono sicura che il mio armadio non ne soffrirà.

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