In perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione, ecco le composizioni e le tipologie più trendy del momento
di Stefania Scordio© istockphoto
Il bouquet è l’ultimo tocco che perfeziona il look della sposa: completa l’abito e, insieme al velo, crea la solennità del giorno del sì. Per questo non è ammesso alcun errore. Affidatevi dunque a un esperto fiorista che darà armonia a tutti gli addobbi floreali, compresi quelli della chiesa o della sala scelta per le nozze e per il ricevimento, e vi consiglierà nel modo migliore evitando di inciampare in pericolose cadute di stile. Il bouquet resterà a stretto contatto con la sposa per tutta la cerimonia, sarà quindi fondamentale scegliere fiori che non macchino né rovinino l’abito e che si mantengano perfetti per tutta la giornata.
Durante il ricevimento sarà la sposa a decidere cosa farne del bouquet. Contrariamente a quanto si pensi, l’usanza del lancio è piuttosto recente ed è stata mutuata dalle consuetudini statunitensi. In Italia tradizionalmente il bouquet si lasciava in chiesa, in omaggio alla Madonna, ma negli ultimi decenni anche le spose di casa nostra usano lanciano alle amiche: la fortunata che riesce ad afferrarlo prenderlo si sposerà (dice la leggenda) entro l’anno. Oggi alcune spose lo regalano alla migliore amica, oppure sfilano qualche fiore per donarlo alle invitate e poi lo conservano. Chi decide di conservarlo e vuole farlo essiccare deve solo appenderlo a testa in giù in una stanza buia e poi conservarlo in una scatola per proteggerlo dalla polvere. Se volete tenerlo per ricordo, senza rinunciare al lancio, potreste anche farvene confezionare uno simile, anche un po’ più piccolo, da usare proprio per questo gioco con le amiche nubili.
La tendenza del 2018 attinge poco dalla tradizione romantica che predilige rose, peonie, orchidee: fa invece l’occhiolino ad interessanti commistioni di genere. La sposa sofisticata sarà entusiasta di portare all’altare un bouquet fatto di rose di campo e ranuncoli, l’ecochic preferirà invece un bouquet green con foglie verdi e note di fiori bianchi. La dark lady resterà affascinata dalle calle nere e dai tulipani blu, mentre chi ha un gusto più esotico apprezzerà orchidee e ortensie con innesti multicolor. E poi c’è l’intramontabile scelta minimal che punta su margherite o rose bianche, o lo stile bucolico creato attraverso dalie e un mix di fiori chiari. Chi si sposa d’inverno ha invece a disposizione mughetti, calle, ranuncoli, bucaneve e bacche di vario tipo. Le più originali adoreranno anche l’innesto di ortaggi, come ad esempio i carciofi, che renderanno il tutto più interessante, grazie a un pizzico di ironia.
Esistono diverse tipologie di bouquet, ma tre sono le principali: il mazzolino piccolo e circolare, il bouquet a cascata e il bondu. Quest’ultimo è caratterizzato da drappi di tessuto che tengono insieme i fiori e danno un’aria più stilosa alla sposa. Il modello a cascata è ricco di fiori e piante dal taglio lungo ed è anche piuttosto impegnativo da portare: quindi sceglietelo solo se sarete sicure di non sentirvi impacciate, altrimenti potrebbe spezzare l’armonia della vostra figura. Il bouquet piccolo e circolare è pratico e raffinato, con quello vi sentirete a vostro agio e sarà più comodo lanciarlo alle vostre amiche durante il ricevimento.
Rispettare le proporzioni è sempre la regola d’oro. Se avete scelto un abito a sirena, a principessa o stile impero avete ampio margine di scelta. Importante sarà rispettare la vostra figura: se siete spose curvy evitate una composizione troppo piccola, o troppo grande. Se il vostro fisico è longilineo il bouquet a cascata è l’ideale, ma andrà bene anche il modello piccolo e compatto oppure bondu. Per quelle un po’ più basse di statura, fiori e piante dal taglio lungo andrebbero evitati, anche se potreste trovare una soluzione intermedia per non rinunciarvi.Ricordate: il sogno è sempre a portata di mano!