Trend estivi

Moda: i mini abiti e i look con le gambe in primo piano

Anche se le lunghezze di quest’anno sono più “coperte”, gli outfit corti e cortissimi restano un classico di stagione

08 Giu 2018 - 16:15

Le sfilate per la moda estate 2018 non hanno lasciato dubbi: la lunghezza delle gonne ha qualche centimetro in più rispetto alle passate stagioni: l’orlo tende a coprire le ginocchia per look femminili e discreti. I modelli che lasciano le gambe in primo piano, però, sono grandi amici delle giornate più calde e di chi vuole sentirsi sexy: non tramontano dunque del tutto, anche se per lo più quest’anno non arrivano alle dimensioni “micro” che abbiamo visto nelle passate stagioni. Insomma, sì a mini abiti e pantaloncini corti, ma conservando qualche centimetro di stoffa in più.

Le proposte degli stilisti sono improntate sempre alla massima femminilità, con tinte pastello, forme morbide e gentilezza seducente. E’ così per Giorgio Armani, che propone incantevoli e raffinate gonne e abitini che scoprono le ginocchia e un pezzetto di gamba, ma ingentiliscono la silhouette. Stessa filosofia per Luisa Beccaria, Laura Biagiotti e Bottega Veneta, Etro. Femminili e seducenti anche i mini-dress di Chanel, che più di altri stilisti ha declinato il tema nella sua collezione primavera estate 2018, con moltissimi incantevoli modelli in tinte pastello, accostati spesso a giacche, trench e, soprattutto, fantastici stivali in pvc trasparente: tutti noi ci auguriamo però che il tempo smetta di fare i capricci e di questi accessori anti pioggia si possa fare finalmente a meno. Blumarine, infine, opta per mini abiti sottoveste, da portare con lo spolverino a vestaglia.

Più audaci sono i modelli di Ermanno Scervino, che punta sull’accostamento, diventato anch’esso iconico, di rosa e rosso, di Versace, di Antonio Marras, con meno stoffa e più pelle in vista, per uno stile decisamente più dinamico.

Un discorso a parte meritano i mini abiti-scultura di Yves Saint-Laurent: il corpo femminile e trattato come elemento portante di creazioni scultoree di stoffa e di volumi inediti, che ridisegnano la silhouette e, nello stesso tempo, lasciano ben poco all’immaginazione. Peccato che solo poche possano permetterseli, e non solo in senso economico.

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