I consigli per Feste più sostenibili nel rispetto dell’ambiente e della natura
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Natale è il momento dell’anno in cui cerchiamo di sentirci più buoni: vale la pena estendere questo atteggiamento positivo anche al nostro Pianeta, oltre che ai nostri simili. Le Feste di fine anno non sono solo un periodo in cui si consuma (e si spreca) di più, ma anche un momento in cui si adottano stili di vita e comportamenti ancora meno sani e rispettosi verso l’ambiente rispetto al resto dell’anno. Ecco allora una lista di consigli, dal modo di spostarsi, agli addobbi, dai regali al menù per i cenoni e per i brindisi, che ci aiuta a comportarci in modo più rispettoso e sostenibile, compilato da Grrenpeace.
1 - GLI SPOSTAMENTI – Le giornate pre-natalizie sono quelle in cui si registrano con più frequenza ingorghi di auto e code. Cerchiamo, per i nostri spostamenti, di privilegiare mezzi di trasporto più sostenibili, come la bicicletta o, quanto meno, i mezzi pubblici. Meglio lasciare a casa l’auto, soprattutto se è un diesel: il biossido di azoto è cancerogeno ed è particolarmente nocivo sui bambini.
2 - LE LUCI – Per i decori e per la nostra casa preferiamo le luci a led. A parità di illuminazione, questa tecnologia consente un risparmio energetico che va dal 50 all’ 80%.
3 - LA TAVOLA – Per apparecchiare la tavola evitiamo di usare piatti, cannucce, tovaglioli e bicchieri usa e getta. Se proprio non abbiamo voglie di tirare fuori il servizio di porcellana per non dover lavare i piatti, scegliamo almeno le alternative compostabili.
4 - IL MENU’ – Scegliamo per i nostri cenoni i prodotti locali e stagionali, meglio se provenienti da agricoltura biologica e privi di Ogm. Se vogliamo anche fare un gesto di solidarietà, acquistiamo legumi e zafferano provenienti dalle zone colpite dal terremoto in Italia centrale, per aiutare l’economia locale a ripartire.
5 - IL PESCE – Facciamo attenzione a scegliere quello “giusto”: scegliamo il pesce fresco locale, offerto dalla piccola pesca artigianale, e preferiamolo a merluzzo, salmone, gamberi, tonno rosso e pesce spada.
6 - ABITI – Se regaliamo ad amici e parenti (ma anche a noi stessi) un capo di vestiario, scegliamolo verificando che non contenga sostanze chimiche pericolose e privilegiando il cotone biologico. Possiamo anche orientarci su un capo vintage di seconda mano.
7 – OCCHIO ALLO SPRECO - In media, una persona acquista il 60 per cento in più di prodotti d’abbigliamento ogni anno, mentre la loro durata media dei capi si è dimezzata rispetto a 15 anni fa, producendo montagne di rifiuti tessili. Meglio preferire capi d’abbigliamento di qualità, che durino nel tempo e possano essere riparati in caso di usura o di “incidente”.
8 - COSMETICI – Prima di acquistare prodotti di bellezza o per l’igiene personale, verifichiamo che non contenga microsfere di plastica (in etichetta sono indicate tra gli ingredienti alla voce Polietilene o Polipropilene). Vengono inserite nei prodotti per il loro potere abrasivo, ma poi finiscono in mare con effetti inquinanti. Vengono anche ingerite dai pesci e in questo modo ce li ritroviamo addirittura sulla nostra tavola.
9 – PACCHI E PACCHETTI – Quando andiamo a fare shopping, portiamo con buste e sacchetti riutilizzabili. Meglio utilizzare prodotti ecosostenibili e cercare di limitare al massimo gli imballaggi: Possiamo anche creare i nostri regali e le relative confezioni con materiale di riciclo e con un po’ di fantasia.
10 – IL NOSTRO CONSIGLIO – Ai nove punti di Greenpeace, ne aggiungiamo uno nostro. Prestiamo attenzione a quello che abbiamo in frigorifero e agli avanzi dei nostri super pasti. Riutilizziamo con cura quello non siamo riusciti a consumare durante i cenoni, senza lasciare che frutta, verdura e pane avanzato si deteriorino e vadano a male: basta congelare il sovrappiù e riutilizziamolo nei giorni successivi. Infine, non tralasciamo la raccolta differenziata dei rifiuti: in particolare della carta e dei cartoni di imballaggio. Il nostro Pianeta ci ringrazierà.