Esprime i modi in cui l’individuo interagisce con gli altri e sul modo in cui ci rapportiamo ai nostri simili
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Proseguendo nell’approfondimento dello studio del nostro Tema Natale, non possiamo fare a meno di studiare il significato e la simbologia delle dodici Case Astrologiche. Ogni Casa rappresenta infatti determinati settori della vita, che vanno interpretati di pari passo con il Segno in cui questa Casa ha inizio o con la simbologia dei Pianeti che in essa transitano.
Percorrendo lo Zodiaco, ci imbattiamo così nella Terza Casa, ricordando che il punto in cui essa ha inizio prende il nome di “cuspide” e può essere in un qualsiasi grado di qualsiasi Segno. La Terza Casa astrologica è considerata per eccellenza la Casa della comunicazione. Va quindi analizzata per studiare come l’individuo interagisce (e quindi comunica) con gli altri.
Le prime persone con cui si comunica nell’infanzia sono i fratelli e sorelle, perciò questa Casa astrologica ci dà preziose indicazioni anche sul rapporto che abbiamo con loro. Può capitare di avere nella propria Terza Casa il Pianeta governatore del Segno Zodiacale di un fratello (per esempio, Venere nella terza Casa potrebbe indicare un fratello o sorella del Toro o della Bilancia).
Si parla di comunicazione verbale, scritta, ma anche senza il bisogno che si tratti proprio di parole. Qui possiamo scoprire se ci sono difficoltà di comprensione nella lettura, oppure se vi è una particolare predisposizione alla scrittura (e quindi alla carriera di giornalista, editore o professioni legate alla radio).
In questa Casa possiamo scoprire anche la tendenza del nativo ad avere modi di parlare aggressivi o pacifici, un tono di voce pacato o alto, eventuali difficoltà nel pronunciare alcune lettere dell’alfabeto (come la S o la R).
Si può comunicare anche con il movimento, come fanno ad esempio ballerini o trapezisti, che trasmettono grandi emozioni con i loro spettacoli.
La Terza Casa è anche quella degli spostamenti brevi e potrebbe indicare, a seconda della configurazione presente, la predisposizione dell’individuo alla guida dell’auto, un’eventuale paura o al contrario la tendenza ad essere spericolati.