Women Power

Valentina Albaceli e Marika Grigoletto: "Le nostre differenze sono diventate gli aspetti positivi sui quali lavorare"

Valentina Albaceli e Marika Grigoletto, Sales and Customer Service Managers di Bettio Flyscreens, si raccontano a Tgcom24

di Carlotta Tenneriello
03 Nov 2022 - 05:00

Legate da profonda stima, da sincera amicizia e complicità, hanno iniziato quasi contemporaneamente il loro percorso professionale in Bettio Flyscreens, azienda leader nel settore delle zanzariere: loro sono Valentina Albaceli e Marika Grigoletto.

Valentina Albaceli e Marika Grigoletto, Sales and Customer Service Managers di Bettio Flyscreens

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© Ufficio stampa
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Marika e Valentina, è la prima volta che propongo un’intervista doppia. Come mai la scelta di fare questa chiacchierata insieme? 
Valentina: In realtà abbiamo colto l’occasione che ci era stata prospettata in relazione all’attività dell’azienda per la quale entrambe lavoriamo. Inizialmente, tuttavia, abbiamo tergiversato tenuto conto che sia io che Marika amiamo svolgere il nostro lavoro un po’ dietro le quinte. Alla fine, però, ci siamo confrontate e abbiamo pensato che forse era arrivato il momento giusto per raccontarci e quindi eccoci qua.
Marika: Abbiamo afferrato l’opportunità di parlare un po’ di noi e della nostra storia anche per sfatare il mito secondo cui è difficile lavorare tra donne. Io e Valentina ricopriamo lo stesso ruolo, ma in due ambiti differenti: io sul mercato estero e Valentina su quello nazionale. Siamo cresciute professionalmente insieme e nel tempo abbiamo imparato a compensarci a vicenda.

So che siete del Veneto, una terra in cui il lavoro è determinante…
M: Sicuramente sì, ci piace lavorare bene e con determinazione e se ci prefiggiamo un obiettivo, ci concentriamo al massimo per raggiungerlo a tutti i costi.
V: Sì, al 100%. Mi confronto con tante persone in tutta Italia e tantissime volte mi sono sentita ripetere che noi del Veneto siamo unici, cosa di cui sono orgogliosa. A onor del vero, bisogna anche aggiungere che a livello personale a volte bisogna fermarsi e capire che si lavora per vivere e non il contrario, ma quando si cresce con una cultura che è radicata nel profondo è certamente difficile cambiare rotta. È importante trovare un giusto equilibrio tra vita personale e lavoro, cosa non facile.

Cosa sognavate di fare da bambine?
V: Da piccola mi sarebbe piaciuto fare la maestra o l’estetista. Adoro i bambini e credo che stare con loro sia benefico in generale: riescono a far scoprire punti di vista nuovi, freschi e spontanei, che crescendo si perdono, perché la visione delle cose da adulto è disincantata e si dimentica un po’ la magia di ciò che ci sta intorno. Quanto all’estetista è una passione perché amo tutto ciò che gira intorno al mondo del beauty, mi piace prendermi cura di me stessa, mi rilassa. Poi in realtà i miei studi si sono orientati in tutt’altra direzione.
M: Il mio sogno era diventare una parrucchiera. Crescendo però ho scelto un percorso scolastico che mi ha portata a diplomarmi nel settore turistico e a quel punto il mio sogno nel cassetto è diventato quello di aprire un’agenzia di viaggi!

Come nasce dunque l’interesse per le zanzariere?
M: Come capita a molti, una volta terminati gli studi si ha la necessità di trovare un lavoro per iniziare a essere indipendenti. Ho fatto domanda e sono stata assunta in Bettio, l’azienda dove ancora oggi lavoro, come impiegata del Back Office Italia. Una combinazione di avvenimenti mi ha portata successivamente a essere collocata nell’ambito estero, anche grazie alla mia conoscenza delle lingue straniere, e oggi rivesto un ruolo e delle responsabilità diversi pur essendo rimasta in Bettio.
V: Io sono stata assunta in Bettio giovanissima, praticamente è stato il mio primo lavoro attinente ai miei studi. Sono arrivata quasi per caso, perché una mia conoscente mi aveva fatto sapere che Bettio cercava una persona che sapesse parlare due lingue. Ho iniziato come impiegata per poi crescere professionalmente in questi 24 anni fino al ruolo che ricopro oggi. Qui ho trovato amici, l’amore e una vera famiglia, che mi è sempre stata vicina anche in momenti per me molto difficili.

Donne e manager: difficile?
V: In azienda nessuna difficoltà, anzi. Piuttosto all’inizio è complicato guadagnare la fiducia dei clienti, tenuto conto che il nostro interlocutore principale è il serramentista quindi un professionista molto tecnico. Nei vari incontri, meeting o corsi normalmente sono l’unica donna ed è sempre faticoso anche solo inserirsi nella conversazione in quanto suppongono che io non possa avere una adeguata competenza tecnica sui prodotti o sulle tecniche di posa. In ogni caso, quando riesco a rompere il muro iniziale, colgo la sorpresa di chi si rende conto che anche una donna può saperne molto nell’ambito di un prodotto molto tecnico com’è oggi la zanzariera. 
M: Non è sempre facile, perché il segmento di mercato è il B2B, cioè non si tratta con il consumatore finale, e i nostri referenti sono principalmente maschi. Le trattative o la gestione stessa dei clienti nel nostro settore si basa molto sugli aspetti tecnici del prodotto, ragione per la quale a volte ci sono una certa titubanza e diffidenza nel valutare quanta effettiva preparazione ci sia anche da parte di una donna che opera in quest’ambito.

Siete le due uniche donne in Bettio in ambito commerciale: com’è il rapporto tra voi? Cosa apprezzate l’una dell’altra e cosa invece vorreste che fosse diverso?
V: Abbiamo caratteri diversi, dove non arriva l’una arriva l’altra. Ci confrontiamo su moltissime situazioni, pur affrontando mercati differenti e ci aiutiamo a vicenda. Di Marika apprezzo la sua creatività, il suo lato artistico, che a me manca perché sono più razionale. A volte vorrei che avesse più coraggio e più fiducia nelle sue capacità.
M: Le nostre differenze sono diventate, col tempo, solo aspetti positivi sui quali lavorare. Ritengo che essere riuscite a trovare sempre i giusti compromessi, esserci supportate nei momenti di bisogno abbia portato un grande valore aggiunto a noi e all’azienda per la quale lavoriamo. Di Valentina apprezzo moltissimo la sua forza e determinazione, non vorrei avesse proprio nulla di diverso; ho un solo appunto da farle: di osare con abiti più colorati, visto che le donano moltissimo!

Famiglia e lavoro, a volte può essere complicato…
M: Ci vogliono la giusta dose di organizzazione, pazienza, nervi saldi e una famiglia che ti sopporta e supporta. 
V: Sicuramente sì, ma non è impossibile se si ha un marito o un compagno che capisce, supporta e collabora nella gestione familiare. Quando è nato Riccardo, mio figlio che ora ha 16 anni, è stata dura, durissima, soprattutto per le tante ore fuori casa e quindi il grande senso di colpa che diventa parte di te. Quando aveva circa tre anni sono stata sul punto di mollare: amavo il mio lavoro, ma volevo anche poter trascorrere più tempo con mio figlio. Grazie a mio marito ho tenuto duro e ora ne sono contenta perché i figli crescono, hanno la loro vita e il loro bisogno della mamma diminuisce progressivamente, anche se non svanisce mai.

Qualcosa su di voi: hobby o curiosità?
V: Amo il mare e appena posso ci vado, in qualsiasi periodo dell’anno. Per fortuna ce l’abbiamo a poca distanza, quindi anche d’inverno una passeggiata nel week-end non me la faccio mai mancare: mi rigenera. Sono stata una subacquea per tantissimi anni e con mio marito abbiamo viaggiato moltissimo.
M: Mi piace stare a contatto con la natura e passeggiare all’aria aperta e infatti ho seguito un corso di nordic walking. Adoro il mare perché mi trasmette il senso di libertà e di relax allo stesso tempo. Amo cucinare e grazie a questo cerco di seguire un’alimentazione attenta e salutare. Tra i miei hobby ci sono anche la fotografia e il nuoto e da poco ho iniziato anche un corso di pilates.

Un suggerimento alle ragazze che devono affrontare il mondo del lavoro.
M: Occorre farsi conoscere dalle persone non solo dal punto di vista professionale, ma anche da quello personale. Bisogna capirsi e capire le persone, supportarsi e supportare.
V: Bisogna perseverare, perché la vita ci mette sempre davanti tanti ostacoli.

Il vostro sogno nel cassetto, se ne avete uno…
V: Ovviamente vivere al mare: vorrei poter guardare il mare tutti i giorni dalle finestre di casa mia!
M: Nessun sogno nel cassetto in particolare. Mi auguro solo di stare bene e di vivere come sto facendo oggi con il motto “vado dove faccio la differenza, non dove faccio numero!”

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