Arianna Alessi, CEO di Red Circle Investments e Diesel Farm e Vice Presidente di OTB Foundation
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Arianna Alessi, CEO di Red Circle Investments e Diesel Farm e Vice Presidente di OTB Foundation, si racconta a Tgcom24
di Carlotta TennerielloVolitiva, determinata, piena di energia, attenta alla sostenibilità e al sociale: è Arianna Alessi, la top manager veneta che affianca nella vita e nel lavoro Renzo Rosso, patron di Diesel, il famoso brand di jeans.
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Arianna, buongiorno. So che non hai molto tempo perché hai mille cose da fare…
Ho giornate sempre molto piene, ma non mi pesa perché quando fai qualcosa che ti piace, non senti la stanchezza.
Top manager, madre, moglie: una vita davvero intensa.
Sono una persona molto determinata. Figlia di imprenditori, fin da ragazza avevo chiaro quel che volevo fare: ero affascinata dal mondo aziendale. Nessun dubbio quindi nello scegliere di frequentare una delle più prestigiose università milanesi con un percorso di studi in economia e legislazione d’impresa, a metà tra economia e giurisprudenza. Man mano che studiavo, mi sentivo sempre più attratta da quel mondo, tanto che ancor prima di laurearmi accettai uno stage in una banca d’affari, dove poi rimasi oltre tre anni. Nonostante avessi studiato con impegno e dedizione, nel momento in cui entrai nel mondo del lavoro mi accorsi che oltre alla teoria, c’era molto altro da imparare nella pratica. Imparai velocemente quel che potevo sui bilanci e capii che nutrivo una vera passione per il mondo delle operazioni straordinari, cioè fusioni e acquisizioni di aziende, che mi divertono ancora tantissimo. Terminata l’esperienza in banca, ho iniziato a collaborare con prestigiosi studi e diversi fondi di investimento. Oggi la cosa che mi appassiona di più è fare scouting di aziende individuando quelle con necessità di riorganizzazioni interne, oppure con opportunità di crescere a cui presentare partner strategici.
In tutto questo hai incontrato Renzo Rosso, il fondatore di Diesel e padre di tua figlia.
È stato un autentico colpo di fulmine. Nonostante siamo entrambi veneti, ci siamo conosciuti in Sardegna dodici anni fa, io tra l’altro in quel periodo viaggiavo molto per lavoro tra Milano, Dubai e Londra. Arrivavo da un periodo molto difficile della mia vita a seguito di un lutto che mi ha segnato profondamente, e tenermi impegnata col lavoro mi aiutava molto. L'arrivo di Renzo nella mia vita ha riportato la gioia di vivere, la voglia di pensare al futuro e di creare una famiglia. Siamo molto diversi, ma con molte cose in comune, a partire dalla passione per lo sport, all’amore per il lavoro che facciamo, all'interesse per la sostenibilità e la tecnologia e, non ultimo certamente, all’impegno per difendere e supportare chi si trova in situazioni di difficoltà.
La nascita della bambina ha in qualche modo influito sul tuo impegno professionale?
Come dicevo, io amo fare tante cose, ma fortunatamente sono una persona organizzata per cui riesco a trovare il tempo per conciliare i vari impegni. La sveglia è all’alba, per potermi dedicare a un’oretta di sport. A seguire la lettura dei quotidiani, che commento con Renzo mentre facciamo colazione. Alle 8,30 accompagno Sydne, che adesso ha cinque anni, a scuola e poi via in ufficio a lavorare fino a sera: meno male che ci sono i nonni che mi danno una gran mano. Vivendo a Bassano del Grappa, ho la fortuna di avere vicino gli affetti che sono una fonte di grande sostegno; quando si poteva viaggiare, il sapere di poter lasciare Sydne ai miei genitori mi ha sempre dato grande serenità. Avere avuto mia figlia a 40 anni mi ha permesso di dedicarmi alla professione da giovane per cui oggi riesco a gestire al meglio il lavoro e a godermi mia figlia appena possibile. Quando ho un’ora libera, mi chiudo in camera con lei senza telefono, fondamentale per "staccare" davvero, e assieme giochiamo con le Barbie, il mio passatempo preferito di quando ero piccola, ma la faccio giocare perfino con le mie bambole dell’epoca. Quando posso, mi piace scappare in montagna con lei e Renzo, qui vicino, ad Asiago, e pranzare in una baita in mezzo alla natura e agli animali: cose semplici, ma preziose.
Da qualche anno ti occupi di OTB Foundation: me ne parli?
La Fondazione è il braccio filantropico del gruppo OTB, la società fondata e presieduta da Renzo: si tratta di un ambito verso il quale ho sempre nutrito grande interesse pur non conoscendolo. Da quattro anni ho iniziato ad occuparmene con grande impegno: quando Renzo mi chiese di dargli una mano accettai, chiarendo però che la mia sarebbe stata una gestione con un’ottica finanziaria e quindi molto concreta, sostenibile nel tempo, con un impatto sociale diretto. La Fondazione ha sede nel quartier generale di OTB e questo ci agevola nell’avere il supporto dei dipendenti del gruppo, modalità che ci consente di vantare costi di gestione prossimi allo zero. Tutto quello che raccogliamo viene utilizzato per finanziare i progetti della Fondazione fino all’ultimo centesimo. Personalmente, ogni volta che vedo qualcosa di ingiusto, provo un forte senso di responsabilità e vorrei migliorare, anche se di poco e come posso, la situazione. Questo è quello che mi spinge ogni giorno.
Oltre a OTB Foundation sei impegnata anche in Red Circle Investments.
Red Circle Investments è la società di investimenti privata di Renzo. L’attuale portafoglio partecipazioni, che sono minoritarie in società ritenute strategiche, spazia dal mondo digitale (dalla social app Depop alla società di investimenti ICONIQ Capital, che investe nel settore tecnologico con alcuni dei nomi più importanti della Silicon Valley), al mondo dell’occhialeria (con partecipazioni in Marcolin e in Retrosuperfuture). Red Circle Investments ha partecipazioni anche in alcuni dei fondi di investimento più quotati al momento come Aurora ed Epic, in cui sono presenti le più importanti famiglie in Italia e negli Stati Uniti. Recentemente siamo entrati nel capitale azionario di Masi Agricola, uno dei produttori italiani di vini pregiati più conosciuti e premiati al mondo; e al tempo stesso abbiamo puntato la nostra attenzione su ambiente e salute, grazie a una serie di investimenti realizzati nel settore medicale e della ricerca come WOW Technology, CoImmune (biotech) e TechWald (società med-tech). L’ultima acquisizione è Cortilia, un innovativo e-commerce che mette in contatto i consumatori con agricoltori, allevatori e produttori artigianali, per fare la spesa come in campagna. Questa food-tech company, leader italiano nella spesa online di qualità a filiera corta, è un modello di sostenibilità che si sposa perfettamente con i nostri valori.
Ma non è finita qui: che mi dici di Diesel Farm?
Diesel Farm nasce quasi trent'anni fa dalla passione di Renzo, che ha origini contadine, per la terra e per il mondo del biologico e biodinamico. Abbiamo imparato che una coltivazione senza sostanze chimiche e attenta al mantenimento della fertilità è possibile, può dare un futuro all’agricoltura e quindi preservare il pianeta anche per i nostri figli. Grazie a studi e ricerche per migliorare il benessere di piante e terreno, oltre alle pratiche tipiche dell’agricoltura biodinamica, siamo arrivati ad un’azienda eco sostenibile, in equilibrio con l’ambiente circostante. Ci occupiamo della produzione di vino (Bianco di Rosso, Rosso di Rosso, Merlot, Celebrating 55 metodo classico), grappa e olio extra vergine di oliva, tutto rigorosamente biologico.
Maternità e lavoro: difficile?
Potrebbe essere più facile se ci fossero delle politiche di sostegno e la possibilità di far accudire i nostri bambini mentre lavoriamo. Lo smart working è stata una straordinaria opportunità per portare avanti le attività professionali anche in epoca di pandemia, ma per consentire alle donne di lavorare occorre che ci si possa prendere cura dei loro piccoli. Il gruppo OTB, ad esempio, dopo il lockdown per poter riaprire nel più breve tempo possibile l’asilo aziendale, il Brave Garden, ha investito nell'acquisto di tutta l'attrezzatura necessaria per mettere la struttura in sicurezza: purificatori di aria, termoscanner all'ingresso, eccetera. Inoltre, è stato inserito ulteriore personale per la suddivisione dei gruppi di gioco dei bimbi e raddoppiato il numero degli armadietti, accogliendo sin da subito i figli dei dipendenti. Solo prendendoci cura dei più piccoli possiamo consentire alle mamme di continuare a lavorare.
Un suggerimento alle donne che desiderano fare un percorso di carriera?
Bisogna lavorare ogni giorno come se fosse il primo, mantenendo sempre lo stesso entusiasmo e la voglia di fare. Occorre ragionare sul lungo periodo, dandosi degli obiettivi quotidiani per tenere sempre alto il livello di impegno e di coinvolgimento. Noi donne siamo multitasking, fatica e dedizione non sono certo un ostacolo.
Una curiosità: che mi dici dei jeans?
Li adoro! Ne ho tantissimi, che ripongo con grande ordine nell’armadio, ma quelli che preferisco sono i jogg jeans, comodi e realizzati con un tessuto morbido, perfetti anche per fare pilates. Amo i jeans personalizzati, che Renzo fa realizzare con le nostre iniziali sulle tasche, ma ammetto che non posso rinunciare alla camicia e al giubbino di jeans, capi che uso sia in estate che in inverno e che trovo versatili e adatti a molte occasioni. Il tacco dodici non fa per me, molto meglio un paio di sneakers.